Serena Clessi

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA TOSELLI
via Tortona 31 , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
16/02/2012

ore 18

Artisti
Serena Clessi
Generi
fotografia, personale
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L’opera di Serena Clessi possiede la giocosità rara e preziosa dei linguaggi dei sogni e dei primi pensieri dell’infanzia, età della vita nella quale tutto è nuovo, tutto è possibile e vero, ma è attraversata al tempo stesso da una dolce malinconia per qualcosa che nella nostra civiltà sempre più segnata dall’artificialità (la vittoria dell’inorganico sull’organico) noi abbiamo irrimediabilmente perduto: la natura, il mondo “così com’era” prima dell’uomo.

Comunicato stampa

Da alcuni anni Serena Clessi nel suo lavoro mette in intimo dialogo due temi: gli animali, da un lato, il loro aspetto tenero e affascinante, la loro bellezza e l’incanto che sempre la loro immagine di “esseri diversi” suscita in noi; la finzione, dall’altro, l’apparenza, la vita autonoma che l’immagine vive rispetto alla realtà, o a ciò che, abitualmente, pensiamo essere la realtà.

L’opera di Serena Clessi possiede la giocosità rara e preziosa dei linguaggi dei sogni e dei primi pensieri dell’infanzia, età della vita nella quale tutto è nuovo, tutto è possibile e vero, ma è attraversata al tempo stesso da una dolce malinconia per qualcosa che nella nostra civiltà sempre più segnata dall’artificialità (la vittoria dell’inorganico sull’organico) noi abbiamo irrimediabilmente perduto: la natura, il mondo “così com’era” prima dell’uomo. Forse per questo Serena sceglie gli animali come protagonisti del suo lavoro: perché essi sono creature “prima dell’uomo”.

Gentilmente surreali, le fotografie di questa artista vitale e sincera presentano gli animali in molti modi. Essi appaiono veri e insieme inventati, insomma immaginati e quindi rappresentati: la fiction, lo zoo, le riproduzioni scultoree o grafiche, la creazione ex novo di scene e situazioni, come nelle amate favole, come nella lontana mitologia, il pensiero più antico che permetteva all’uomo di fantasticare di straordinarie bizzarre creature non umane.
La visione di Serena Clessi è carica di stupore, come se non lei ma qualcun altro avesse inventato queste figure di animali per poi metterle davanti ai suoi stessi occhi: l’apparizione di un elefante dal verde degli alberi, orsi, leoni e tigri in cattività, cigni di plastica colorata che galleggiano sull’acqua, musi di cavalli contro il cielo, ali di buffi pinguini pronte a muoversi ma non capaci di volare, giraffa e fenicottero teneramente appoggiati l’uno all’altra, scimmia e zebra dolcemente naso contro naso, panda e cerbiatto, simboli di innocenza, insieme, cavallo e tigre l’uno vicino all’altro, elefante e foca l’uno il proseguimento fisico dell’altra, una nuova generazione di animali che si combinano liberamente tra di loro, che rinasce e vuole essere migliore e più bella di quanto già non sia. Improvvisi ready made graziosi che invitano alla comprensione e all’amicizia. Il mondo un po’ magico di Serena Clessi, così profondamente costituito da immagini e da immaginari, ci richiama, assurdamente, a un gesto di realtà, con un sorriso ci mette davanti alla vita vera, ci parla dell’importanza di porci in ascolto verso la natura alla quale noi stessi apparteniamo, verso quella natura che, senza capire, abbiamo calpestato e dimenticato.

- Roberta Valtorta -