Scultura è di scena

Informazioni Evento

Luogo
EX SCUDERIE GRANDUCALI
Via Del Palazzo , Seravezza, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 24

Vernissage
23/07/2011

ore 18.30

Catalogo
Catalogo: un saggio del critico d’arte Lodovico Gierut.
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Cristiana Cravanzola, Giovanna Ambrogi, Anna Beite, Jenamarie Filaccio, Sylvia Lowew, Cinzia Rossi
Curatori
Cristiana Cravanzola
Uffici stampa
ILOGO
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Un percorso espositivo ci oltre 30 opere tra sculture, installazioni e quadri, realizzate da sei artiste già note ed apprezzate.

Comunicato stampa

Si apre sabato 23 luglio alle ore 18.30 presso le Scuderie Granducali di Seravezza, via del Palazzo 356, ( Lu), la mostra collettiva dal titolo la “Scultura è di scena” curata da Cristiana Cravanzola e organizzata in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee che rimarrà aperta fino al 21 agosto. Un percorso espositivo ci oltre 30 opere tra sculture, installazioni e quadri, realizzate da sei artiste già note ed apprezzate: la stessa Cravanzola, poi Giovanna Ambrogi, Anna Beite, Jenamarie Filaccio, Sylvia Lowew e Cinzia Rossi. Il filo conduttore della raccolta è il lavoro di ricerca e la passione per la materia anche se con temi diversi. In Giovanna Ambrogi è il dato astratto ad emergere, ma ogni sua struttura – ben lontana dall’accademismo – chiarisce un’articolazione espressiva che si fa immagine. Con Anne Beite prevale il viaggio (che è passaggio), con la parola “Solidarietà” a sorreggere una delle sue più significative opere. L’urlo, il grido... il legno e il marmo... eccoci arrivare alla versatilità e l’uso di diversi materiali di Cristiana Cravanzola che ormai da anni vive e lavora in Alta Versilia, a dire della coesistenza di vari linguaggi ed esperienze artistiche tali da affermarne le prerogative. Per Jenamarie Filaccio la forma è per lo più unita alla circolarità, all’assenza di divisione e al contempo a una sorta di perfezione. Le sue “forme organiche” ci consegnano più temi sempre affrontati e risolti sia in terracotta come in marmo statuario o d’altro tipo; non è difficile scorgervi le gemmazioni di piante marine, la rosa dell’amore, o persino il loto egiziano. Sylvia Loew nell’armonia delle forme del marmo ha affermato di aver trovato “forte energia”: dopo averle create in più connotazioni, spesso ama trattenerle a sé con una rete. Ultima alfabeticamente, Cinzia Rossi Ghion, scultrice del monumentale e del piccolo che ha conservato un certo rapporto con la figura umana, portandola tuttavia in essere con essenziale tocco e personale segno, lavorando spesso gomito a gomito con i sapienti artigiani apuani. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 24 ad ingresso gratuito. Il catalogo presenta un saggio del critico d’arte Lodovico Gierut.