Renato Meneghetti – Optional

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLANO - ARTE CONTEMPORANEA
Via Roma 38, Castelfranco Veneto, Italia
Date
Dal al

martedì/sabato ore 10/12 e 16/19.30
domenica pomeriggio su appuntamento

Vernissage
11/05/2013

ore 18

Artisti
Renato Meneghetti
Generi
arte contemporanea, personale
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Renato Meneghetti espone per la prima volta in una galleria d’arte privata. L’eclettico artista di Rosà, definito da Gillo Dorfles “l’unico fatto nuovo nell’Arte italiani in questi ultimi 20 anni”, presenta un’antologica delle sue opere e installazioni.

Comunicato stampa

Renato Meneghetti espone per la prima volta in una galleria d’arte privata. L’eclettico artista di Rosà, definito da Gillo Dorfles “l’unico fatto nuovo nell’Arte italiani in questi ultimi 20 anni”, presenta un’antologica delle sue opere e installazioni da sabato 11 maggio al 1° giugno in Galleria Castellano Arte Contemporanea a Castelfranco.
Noto in tutto il mondo per le sue opere “Xrays” che, prendendo spunto dalle radiografie eseguite su se stesso, reinterpretano i grandi classici della pittura (celeberrimo il Cristo morto del Mantegna) Meneghetti non ha mai esposto in uno spazio privato, bensì in grandi musei e spazi pubblici. “Optional”, la rassegna ospitata nella Città del Giorgione, eccezionalmente è uno strappo alla sua regola, imposta anche dalla monumentalità di alcune sue installazioni e performance. Una di queste - l’immenso, ma vuoto “cervello gonfiato” che dà l’immagine alla mostra - non mancherà neppure a Castelfranco, anche se soltanto per la sera dell’inaugurazione.
È quasi una antologica, la mostra ideata da Luigina Mazzocca e curata da Ennio Pouchard, che ripercorre le varie tappe degli ultimi quindi anni di intensa produzione di Meneghetti: dal Cristo morto (5 multipli del quale sono stati realizzati esclusivamente per la mostra castellana), alla “sindone”; dalle opere del ciclo “grandi maestri” con opere rivisitate di Magritte, Dalì, Picasso, Schiele, alle “teste d’autore” in ceramica dell’installazione “Indifference”; dalle stampe lambda “clandestini”, alle colonne di light box, fino ai primi e più intimi quadri in cui lo stesso artista svela i suoi denti, le sue ossa... l’essenza stessa del suo guardare “oltre”.
In anteprima europea, fra l’altro, sarà esposta una delle opere - Kiss to Camilla - che fa parte della rassegna “I have come to you again” curata da Francesco Buranelli. Una rassegna che dal 15 marzo al 31 agosto sta portando fra Texas e Missouri (USA) la storia di Papa Giovanni Paolo II, reinterpretata da 19 grandi artisti internazionali.
Di “Optional” verrà pubblicato un catalogo edito da Art&Media - www.artetmedia.it che potrà essere acquistato durante la mostra insieme ad altre pubblicazioni stampa - video e alle opere stesse.

Renato Meneghetti nasce a Rosà (Vicenza) nel 1947 Inizia a dipingere giovanissimo. Dopo i primi interventi, presentati negli anni Sessanta da amici e artisti come Fontana, Munari, Guiducci e una sequela di concorsi ed esposizioni giovanili, inizia una attività espositiva che lo vedrà presente nelle più importanti sedi museali nazionali ed internazionali. Inizia nel 1979 la sua inedita ricerca che lo caratterizza fino ai nostri giorni: usa le più avanzate tecnologie della comunicazione e della riproduzione virtuale di immagini, corpi e oggetti in radiografia. Proiezioni e pitture visive, faranno percepire con più esattezza il messaggio che evoca la luce come potere ed energia.
Meneghetti vive a ridosso del mondo dell’arte dosando puntualmente con discrezione le forme e i tempi della sua presenza pubblica. Questo modo di sottrarsi e di essere presente riassume il senso poetico di chi ama guardare ben oltre il basso profilo della attuale decadenza, con una posizione tutt’ altro che cinica, perché ricca di vita e di speranza fin dentro la linea della “non speranza”.
Nel 2011 è in ben tre sezioni alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia. In precedenza aveva esposto alla Biennale Arte del 2003 e a quella di Architettura del 2010. Nel 2006, fra le tante altre, l’immensa mostra voluta e curata da Achillo Bonito Oliva in quattro prestigiose sedi di Roma.
La prima Biennale di Meneghetti fu però quella della... Musica nel 1982 con “Numero e suono”, international computer music conference e la seconda quella del Cinema (1983) con l’opera “Divergenze parallele” (Sezione De Sica). A testimonianza dell’eclettismo di Meneghetti, a novembre prossimo queste opere e altri video storici saranno al centro di una settimana di proiezioni dedicate esclusivamente all’artista dalla Cineteca nazionale di Roma.