Piero Simondo

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO ARCHEOLOGICO DEL FINALE
Strada Provinciale Finalborgo Orco Feglino , Finale Ligure, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 17 alle 23; chiuso il martedì

Vernissage
11/07/2011

ore 18

Artisti
Piero Simondo
Curatori
Sandro Ricaldone
Generi
arte contemporanea, personale
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Una antologica di Piero Simondo, nella quale sono documentate, attraverso una quarantina di opere e un importante insieme di materiali tutte le fasi del percorso artistico di questo autore, dai primi anni ’50 ad oggi.

Comunicato stampa

Per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, lo spazio mostre del Comune di Finale Ligure ospita, dal 10 luglio al 7 agosto 2011, una antologica di Piero Simondo, nella quale sono documentate, attraverso una quarantina di opere e un importante insieme di materiali tutte le fasi del percorso artistico di questo autore, dai primi anni ’50 ad oggi.

Del suo lavoro Guido Curto ha scritto:
“In Simondo il colore viene steso senza un contorno predefinito e i pigmenti si effondono liberi il più delle volte su una lastra di vetro, in trasparenza, quindi, nella tecnica da lui usatissima del Monotipo; solo in un secondo momento la pittura viene trasposta e stabilizzata su carta o su tela.
Grazie a questa prassi, Simondo si libera non solo da ogni figuratività e accademismo, ma perviene anche ad una nuova linea dell’informale: più che gestuale e materica, soffusamente magmatica e caotica”.

In occasione della mostra, l’editrice Il Canneto di Genova pubblica il volume di Piero Simondo “L’immagine imprevista. Rendiconti, opere, interviste” in cui, oltre alle riproduzioni di numerosi lavori, sono raccolti gli scritti dell’artista dedicati alle esperienze del MIBI (Movimento Internazionale per un Bauhaus Immaginista) ed alla fondazione dell’Internazionale Situazionista, nonché gran parte delle interviste rilasciate a proposito delle sue ricerche pittoriche.

Sabato 16 luglio, alle ore 18 la Compagnia DAS (DanzAtelierStudios) presenta il site specific “L’immagine imprevista”, con coreografia di Elena Rolla e omaggio a Piero Simondo. La performance avviene negli stessi spazi della mostra, tra le opere dell’artista.

Il site specific è composto da materiale coreografico creato dallo studio dalle teorie del movimento di Rudolf Laban, anche conosciute con il nome “coreologia”; dove grazie all’analisi si ottengono i risultati di composizione tramite la rivisitazione dei ritmi della gestualità del quotidiano, da un lato e dall’altro la danza ed il movimento nel loro valore intrinseco, come per l’arte astratta il segno, il colore ed il materiale. I danzatori: Elisa Bertoli, Alberto Cissello, Vincenzo Criniti, Vincenzo Galano, Francesca Ossola, Elena Rolla, Sayouba Sigué sono i protagonisti di questa performance studiata appositamente per la mostra e per gli spazi in cui è inserita. Il pubblico mentre cammina ammirando le opere vede danzare intorno a sé, in simultanea, i duo, i trio e gli assolo, per una durata complessiva di 40 min circa (ripetuti 2 volte). Il tutto senza musica.
La danza, nel site specific, conduce il pubblico ad ammirare le opere, senza offuscarle e senza mettersi in contrapposizione ad esse. E’ come una meravigliosa musica di sottofondo, un accompagnamento però fatto di danza e non di musica, in quanto quest’ultima è percepita attraverso i movimenti dei danzatori in relazione alle opere e al contesto.

Il site specific ha come obiettivo la creazione di una vera e propria interazione tra pubblico ed arte contemporanea nelle sue forme animate e non.

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PIERO SIMONDO nasce a Cosio d'Arroscia (IM) nel 1928. Allievo di Felice Casorati e di Filippo Scroppo all'Accademia Albertina di Torino, si laurea in Filosofia all'ateneo torinese.
I primi lavori sono ceramiche astratte che espone nel '52 ad Alba, dove si trasferisce, ospitato da Pinot Gallizio, che introduce alla pittura.
Una mostra ad Albisola (estate '55) segna l'incontro con Asger Jorn e porta alla creazione, ad Alba, del Laboratorio Sperimentale del MIBI e alla pubblicazione del Bollettino del movimento, “Eristica”. Nell'estate 1956 Simondo organizza, sempre ad Alba, con Jorn, Gallizio ed Elena Verrone (che sposa l’anno seguente), il Primo Congresso mondiale degli Artisti liberi sul tema "Le arti libere e le attività industriali".
Nel luglio 1957 è tra i fondatori dell’Internazionale Situazionista, da cui si stacca dopo pochi mesi.
Trasferitosi a Torino, fonda con un gruppo di operai e intellettuali il CIRA Centro Internazionale di Ricerche Artistiche (1962-1967), con cui – fra l’altro – progetta installazioni sui temi dell’alienazione e della natura dei media.
Nel 1972 entra all'Università per occuparsi dei laboratori di "attività sperimentali" presso l'Istituto di Pedagogia. Qui insegna poi Metodologia e didattica degli audiovisivi.
La sua attività artistica inizia negli anni ’50 con i “Monotipi”. All’inizio del decennio successivo inaugura la sequenza delle “Topologie”, di forte impatto oggettuale. Nel 1968 dà vita ai “Quadri-manifesto”, cui fanno seguito, nel tempo, le “Ipo-pitture”, i “Nitro-raschiati” e altri cicli pittorici improntati alla sperimentazione di nuove tecniche e materiali.
Negli anni '90, quando "l'angoscia dell'avanguardia si è attenuata", Simondo torna ad usare i pennelli e i pastelli, producendo alcuni grandi polittici. Nell'ultimo decennio si dedica in prevalenza a lavori su carta nei quali rivisita con freschezza inventiva i procedimenti già utilizzati cinquant'anni prima.

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Il DAS (DanzAtelierStudio) è un’Associazione che ha sede a Torino e che collabora costantemente con la Compagnia Egri Bianco Danza, sotto l’egida della Fondazione Egri. Lo scopo principale della compagnia che ne è emanazione diretta è di permettere agli artisti contemporanei delle arti “vive”, quali ballerini, attori, artisti circensi, performers…, di potersi confrontare grazie a scambi e collaborazioni di respiro internazionale, con artisti provenienti da altre realtà.
Direttrici Artistiche: Elena Rolla ed Eleonora Mercatali.
La Compagnia DAS ha avuto l’occasione di sperimentare diverse volte questa tipologia di spettacolo, il site specific, in sedi prestigiose;
“Corpi e Spazi” 2007 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino) nell’ambito della mostra Ambient Tour, 2008 Academia Albertina (Torino) nell’ambito della mostra Nuovi Arrivi, 2009 La Plateforme nell’ambito di Nuit Resonance Biennale d’art Contemporain (Lione )
“Notes” 2010 Palazzo Madama (Torino) nell’ambito di Gemini e Muse
“La Vie en Rose” 2010 sfilata di chiusura del Défilé de la Biennale de Danse (Lione)