Ottone Rosai – Ritratti e autoritratti

Informazioni Evento

Luogo
FARSETTIARTE
Largo delle Poste, Cortina d’Ampezzo, Italia
Date
Dal al

10.00-13.00/16.00-19.30 (festivi compresi)

Vernissage
09/08/2018
Artisti
Georg Baselitz, Francis Bacon, Ottone Rosai
Generi
arte moderna
Loading…

L’appuntamento estivo con la mostra di Farsettiarte a Cortina d’Ampezzo è dedicato ad un inedito e interessante confronto tra una serie di ritratti e autoritratti di Ottone Rosai con alcune opere grafiche di Francis Bacon e Georg Baselitz.

Comunicato stampa

L’appuntamento estivo con la mostra di Farsettiarte a Cortina d’Ampezzo è dedicato ad un inedito e interessante confronto tra una serie di ritratti e autoritratti di Ottone Rosai con alcune opere grafiche di Francis Bacon e Georg Baselitz. Questa mostra si propone di sottolineare il ruolo fondamentale di Rosai nell’arte contemporanea alla luce della stima che gli è stata tributata da alcuni dei maggiori rappresentanti dell’arte del Novecento in Europa. In particolare intende mettere a confronto i dipinti di figura (ritratti e autoritratti) di Ottone Rosai con opere grafiche di Francis Bacon e Georg Baselitz che concentrano la loro ricerca pittorica intorno alla figura umana. Rosai e Bacon Nel 1962, parlando dei modelli a cui le sue opere si erano ispirate, il pittore irlandese disse: “Non esito a fare il nome di Ottone Rosai, uno fra i più grandi pittori di questo secolo: soprattutto gli autoritratti e i nudi che egli ha dipinto, gli uni all’inizio, gli altri alla fine degli anni Quaranta, hanno generato in me profonde riflessioni e non pochi trasalimenti”. In maniera analoga Nino Tirinnanzi, allievo di Rosai, ricorda un episodio accadutogli durante un viaggio a Londra. In quell’occasione ebbe la possibilità di incontrare Bacon e questi gli confidò: “Sapesse quanto l’ho ammirato e quanto i suoi quadri degli anni Quaranta siano stati decisivi per la mia formazione”. Non solo: per confermare le sue affermazioni Bacon gli fece vedere che nella sua libreria conservava il catalogo di una mostra di Rosai. Gli spettatori potranno scoprire gli elementi comuni tra le opere di Rosai e Bacon, in particolare il forte senso di dolore e di disagio, fisico e morale, che essi provavano personalmente e vedevano nell’Europa degli anni Trenta e della Seconda Guerra Mondiale. In entrambi appare evidente una profonda meditazione metafisica sul male di vivere, sulle sofferenze interiori che essi avvertono in una società tecnologicamente avanzata, ma non altrettanto progredita dal punto di vista morale ed etico. Nella sua “Autobiografia” del 1935, Rosai ha scritto: “Gli uomini, specie i ben portanti, gli impettiti, coloro che vorrebbero dare a bere di chissà quale missione da svolgere nella vita, furono sempre i miei bersagli preferiti e fino a quando non ho potuto dimostrare la tragedia della loro presenza sulla terra per mezzo di un pezzo di matita, mi son divertito a pigliarli a sassate”. Rosai e Baselitz Un secondo confronto, altrettanto affascinante, è quello con Hans-Georg Rem, meglio noto con lo pseudonimo di Georg Baselitz, derivato dalla città tedesca di Deutschbaselitz, dove nacque il 23 gennaio 1938. In un’intervista di Antonello Guerra, pubblicata il 4 marzo 2017 sul quotidiano La Repubblica, Baselitz, rispondendo alla domanda su quali fossero i suoi maestri, ha risposto: “Nessuno. Ho ammirato Beuys, de Chirico, Giacometti, Fontana, Hartung, Nay, Merz, Rosai, Vedova, conosciuto a Firenze”. Sia nella serie degli Eroi, ma ancor più nelle sue note figure capovolte possiamo individuare le similitudini con Rosai: il tratto nervoso, il gesto rapido e deciso con cui tratta le linee, i forti contrasti cromatici e le atmosfere tese, facilmente riscontrabili anche nelle opere dell’artista toscano.