Non Io di Samuel Beckett

Informazioni Evento

Luogo
MAMBO - MUSEO D'ARTE MODERNA DI BOLOGNA
Via Don Giovanni Minzoni 4, Bologna, Italia
Date
Il
Vernissage
04/08/2011

ore 21

Biglietti

Ingresso fino a esaurimento posti: € 10 con accesso alla Collezione Permanente del MAMbo Biglietteria dalle h 19.00

Patrocini

produzione Teatri di Vita

Generi
performance - happening, serata - evento, teatro
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Andrea Adriatico compie una rilettura personale, nella fedeltà del testo, del monologo scritto da Beckett nel 1972, aprendo l’interpretazione a nuove propettive tra performance e installazione, coadiuvato dall’intensa prova attoriale di Francesca Mazza.

Comunicato stampa

Con "Non io" Samuel Beckett entra al MAMbo

Lo spettacolo di Andrea Adriatico
con Francesca Mazza
il 4 agosto al Museo d’Arte Moderna di Bologna

Scritto da Samuel Beckett nel 1972, “Non io” è il monologo convulso di una donna che vive ai margini della società e rievoca in maniera sconnessa la propria squallida storia parlando di sé in terza persona. A riproporlo in maniera originale, tra performance, spettacolo e installazione visiva, è Andrea Adriatico, con l’interpretazione di Francesca Mazza, giovedì 4 agosto alle ore 21 sulla Terrazza del MAMbo (ingresso € 10, fino a esaurimento dei posti disponibili, comprensivo di accesso alla Collezione Permanente). E’ il secondo appuntamento con le opere di Andrea Adriatico e Teatri di Vita all’interno della rassegna “Summertime” del MAMbo, dopo “Biglietti da camere separate” dedicato a Pier Vittorio Tondelli.

Una bocca e le sue parole spezzate, un corpo nascosto in estenuante ricerca: Francesca Mazza torna in scena nel monologo beckettiano Non io, diretto dal regista Andrea Adriatico, per interpretare una donna che rievoca ossessivamente se stessa e il proprio passato. Lo spettacolo è una delle quattro tappe che il regista ha dedicato al grande drammaturgo irlandese nel ciclo “Non io nei giorni felici. Samuel Beckett visto da Andrea Adriatico”, in cui il regista colloca i testi beckettiani in suggestive ambientazioni (tra installazione artistica, videoarte e performance) offrendo nuove prospettive sui testi stessi, con un analisi fino ad ora inesplorata..
Beckett prevede che a interpretare il testo sia la bocca, unico dettaglio visibile della donna, del cui delirio è testimone un misterioso Auditore. Adriatico compie una rilettura personale e, pur mantenendosi fedele al testo, apre l'interpretazione a nuove prospettive, coadiuvato dall'intensa prova dell’attrice. Lo spettacolo, definito dalla critica “un Beckett luminoso”, vede in scena una Francesca Mazza sospesa tra memoria e stallo, incastrata in parole schizofreniche. Al centro del flusso un passato che a fatica è ricostruito tramite un puzzle di parole che escono alla ricerca della propria identità perduta di "bocca" parlante con un corpo da ritrovare.
Andrea Adriatico è regista di teatro e cinema e direttore di Teatri di Vita a Bologna, che ha fondato nel 1991. In teatro ha imposto uno stile spregiudicato di fusione tra i generi, affrontando autori e tematiche complesse con un'ispirazione visiva e narrativa di taglio cinematografico. Tra gli autori messi in scena: Beckett, Koltès, Pasolini, Mishima, Cocteau, Copi e, da ultimo, Cormac McCarthy, di cui ha diretto nel 2010 la prima rappresentazione italiana di The Sunset Limited. Dal 2000 lavora anche nel cinema: i suoi film, tra cui Il vento, di sera (2004) e All'amore assente (2007), sono stati presentati nei maggiori festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Berlino. Nel 2010 ha firmato con Giulio Maria Corbelli il documentario +o- il sesso confuso, racconti di mondi nell'era aids.

Francesca Mazza è una delle protagoniste del teatro contemporaneo italiano: dopo aver fondato negli anni Ottanta il teatro di Leo, con Leo de Berardinis, ha lavorato con Alfonso Santagata, Raul Ruiz, Fernando Solanas, Jacques Lassalle, Julie Ann Anzilotti e Fanny & Alexander. Con la direzione di Andrea Adriatico ha interpretato Madame de Sade, Le quattro gemelle, Donne. Guerra. Commedia, Il ritorno al deserto e il film Il vento, di sera. Ha vinto per due volte il Premio Ubu, nel 2005 e nel 2010.