Nicola Nannini – La declinazione del paesaggio

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FORNI
Via Farini 26, Bologna, Italia
Date
Dal al

10,30-13,30 e 15-19 - chiuso lunedì e festivi - ingresso libero
* apertura straordinaria per Arte Fiera:
sabato 30 gennaio 10-13 16-24 | domenica 31 gennaio 10,30-12,30 16-19

Vernissage
22/01/2016

ore 18

Artisti
Nicola Nannini
Generi
arte contemporanea, personale
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Come suggerisce il titolo, la mostra presenta una selezione meditata delle più recenti ricerche
di Nannini sul genere del paesaggio, dalle vedute notturne, rappresentate da stranianti notti
bolognesi e gotiche vedute di campagna, alle visioni innevate, illustrate con un gioco minimale di variazioni in bianco e grigio che aprono ad inedite percezioni.

Comunicato stampa

Come suggerisce il titolo, la mostra presenta una selezione meditata delle più recenti ricerche
di Nannini sul genere del paesaggio, dalle vedute notturne, rappresentate da stranianti notti
bolognesi e gotiche vedute di campagna, alle visioni innevate, illustrate con un gioco
minimale di variazioni in bianco e grigio che aprono ad inedite percezioni.

I notturni da sempre accompagnano la poetica dell'autore, in particolare le vedute di città,
scorci del centro di Bologna e di altre cittadine di provincia avvolti da una luce calda e
rassicurante nonostante l’inquietudine generata dal buio, dal vuoto, dal silenzio. Questa stessa
luce si fa invece fredda, febbrile, pulsante nelle opere più recenti e la pittura, fortemente
chiaroscurata e pastosa, descrive brani del paesaggio "elettrico" contemporaneo con il suo
incessante dinamismo. Questi i temi più noti, già esplorati in passato, ma vi sono anche alcuni
soggetti inediti a completare la sezione dei notturni, ovvero ampie vedute campestri, dove
lembi di terra dormienti sono svelati dalla luce bianca e abbagliante dei fari nella notte.
Il paesaggio, celato dall’oscurità, diventa, con un meccanismo simile ma opposto,
protagonista altrettanto “discreto” delle visioni innevate che tanto affascinano Nannini. Il
. FORNI .
Galleria d'arte
richiesta info e immagini: Galleria Forni Silvia Mainardi T. +39 051 231589 [email protected]
territorio perde riconoscibilità, si rivela poco per volta perchè ammantato di un bianco
accecante che ne avvolge gli elementi. Ampi spazi freddi abbracciano le tele e alcuni sparuti
elementi quali alberi, case e strade sembrano galleggiare nel vuoto assoluto della neve, che
nasconde eppure rivela, lasciando spazio a nuove interpretazioni.
Completano l’analisi del vedutismo di Nannini una selezione di lavori appartenenti a cicli
pittorici passati, come le vedute urbane a volo d’uccello titolate “Arazzo”, che rivelano ampi
spazi a perdita d'occhio e orizzonti bassi per descrivere ampi cieli vespertini dipinti a piena
tavolozza, e i paesaggi di Krumau (omaggio a Schiele), dove la ritmica degli edifici avvolge
tutta la tela in un moto circolare che porta la minuzia del dettaglio a perdere definizione man
mano che ci si allontana dal centro del quadro, in un movimento quasi centrifugo che ne
lascia i margini incompleti.
La mostra è, così, un’attenta sintesi dei temi più amati da Nannini. Una meditata selezione dei
cicli pittorici "di paesaggio ", che corrono paralleli o alterni all’indagine sulla “figura umana”,
ma costanti nell’ormai ventennale ricerca.
Saranno una trentina le opere in esposizione, dai piccoli formati eseguiti su tavola alle grandi
tele fino a un massimo di cm. 200x200.
Con l’occasione sarà pubblicato, e presentato la sera dell’inaugurazione, un volume edito da
Pendragon dal titolo “Imperfetto presente”, saggio sulla pittura di Nicola Nannini a cura di
Roberto Cresti con nota introduttiva di Eugenio Riccomini.
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Nicola Nannini nasce a Bologna nel 1972. Vive e lavora a Cento (Ferrara).
Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna dà ben presto inizio alla propria attività espositiva, dedicandosi
quasi interamente alla pittura: ad essa affianca l’insegnamento, come docente di disegno e figura alla Scuola di
Artigianato Artistico di Cento e ai corsi liberi dell’Accademia di Belle Arti di Verona.
Da quando nel ’94 ha cominciato ad esporre, sono state sempre più numerose le mostre collettive e personali alle
quali ha partecipato, organizzate da gallerie private, musei ed enti pubblici, tra cui ricordiamo nel 2007 "Arte Italiana
1968/2007" a cura di V. Sgarbi a Palazzo Reale a Milano, la 58° edizione del prestigioso Premio Michetti, “Il Mito del
Vero. Il Ritratto, Il Volto” alla Fondazione Durini di Milano, a cura di G.M. Prati e P. Lesino e, nel 2011, la
partecipazione alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Emilia Romana, Palazzo Fava, Bologna.
Tra le personali più recenti segnaliamo quella del 2014 alla Galleria Forni di Bologna, “Passaggio a Krumau. Omaggio
a Schiele”, a cura di R.Cresti e nel 2015 La notte e altri viaggi, a cura di M.Fazzini e
GOLEM, installazione, entrambe allestite al Museo d’Arte di San Fermo Maggiore, Verona.