Natura: la carne del segno

Informazioni Evento

Luogo
NIART GALLERY
Via Anastagi 4a/6, Ravenna, Italia
Date
Dal al

martedì, mercoledì 11-12,30 / giovedì, venerdì 17 – 19- sabato 11-12,30 / 17-19
altri giorni e orari appuntamento al 3382791174

Vernissage
18/11/2017

ore 18

Artisti
Rosetta Berardi, Nanni Menetti
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Le opere che i due artisti propongono, pur provenendo da percorsi diversi, si ritrovano a convergere verso una meta per loro essenziale: svuotare l’io da tutte le sue cogenze psicologiche.

Comunicato stampa

NATURA: LA CARNE DEL SEGNO
Rosetta Berardi /Nanni Menetti
presentazione di Renato Barilli

Le opere che i due artisti propongono, pur provenendo da percorsi diversi, si ritrovano a convergere verso una meta per loro essenziale: svuotare l’io da tutte le sue cogenze psicologiche, storicamente e spazialmente datate, per farne un luogo di pura accoglienza di ogni possibile epifania dell’essere, nel caso della natura e dei suoi segni o, meglio, dei segni in cui la natura sempre finisce per incarnarsi. Processo più che evidenziato dai titoli delle due sequenze di opere che gli artisti propongono.
Rosetta Berardi, nella serie intitolata Noi eravamo pini (l’evento di riferimento è l’incendio della pineta di Lido di Dante) non solo smonta l’egocentrismo dell’io per aprirlo all’oggetto, ma lo fa addirittura oggetto, sbaragliando ogni differenza tra interno e esterno e facendo del corpo della natura la nostra stessa carne.
Così Nanni Menetti che, nella serie Sempre più lontano da me, codifica un percorso simile di allontanamento da sé per mettersi al servizio del gelo e divenire così un semplice testimone della sua creatività e di quella della natura in generale, ivi compresa quella umana. Il ricorso poi, da parte di entrambi, unicamente al bianco e al nero, ne sottolinea visivamente l’essenza.
La “carne della natura” non ha mai fronzoli colorati o cascami di sorta: operazione, questa, che intende rinverdire una linea di ricerca più che millenaria. Linea che raccogliendo il “Cantami o Diva...” omerico passa per l’ascolto del Genio nel Romanticismo e ancora per la disseminazione dell’io teorizzato dalle avanguardie nel Novecento; linea che Rosetta Berardi e Nanni Menetti considerano non secondaria se si ritiene che l’Arte debba avere ancora una qualche funzione nel costituire il nostro stare con un poco di dignità e di armonia in questo mondo.
La mostra, che inaugurerà il 18 novembre e che sarà accompagnata da un catalogo (Edizioni del Girasole), è realizzata con il patrocinio del Comune di Ravenna.

Rosetta Berardi (all'anagrafe Rosetta Lavatura) è siciliana di nascita, romagnola di adozione. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e si laurea a Bologna in Storia dell’Arte Contemporanea. È sempre stata sensibile al fascino della contaminazione creativa: un percorso libero di interrogarsi apertamente su pittura, installazione, fotografia.
Ha all’attivo numerose personali in Italia e all’estero e le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche.

Nanni Menetti (all'anagrafe Luciano Nanni) è nato a Monzuno (BO) ed è stato professore di Estetica e Semiotica dell’Arte all’Università di Bologna. Attivo fin dagli anni ’60, sia in campo poetico che in quello delle arti visive, dal 1982 in poi ha firmato tutta la sua produzione con il nome di Nanni Menetti (Menetti è il cognome materno). I materiali delle sue opere sono quelli connessi alla pratica della scrittura: carte assorbenti, carta carbone ecc. Scrittura che ultimamente ha coinvolto anche le forze della natura, in particolare il gelo. Le sue opere si possono trovare in collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali.