Nanni Angeli – La janna a lianti-Genti strutture e oggetti degli stazzi della Gallura contemporanea

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO COMUNALE CASA LAI
Via Regina Margherita , Gavoi, Italia
Date
Dal al

La mostra potrà essere visitata il 10 e 11 ottobre dalle 10 alle 20, rimarrà aperta fino al febbraio 2016 in giorni e orari da stabilire.

Vernissage
09/10/2015

ore 18

Artisti
Nanni Angeli
Generi
fotografia, personale
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Prende forma su carta il lavoro fotografico di Nanni Angeli “La ‘janna a lianti-Genti, strutture e oggetti degli stazzi della Gallura contemporanea”.

Comunicato stampa

Prende forma su carta il lavoro fotografico di Nanni Angeli “La ‘janna a lianti-Genti, strutture e oggetti degli stazzi della Gallura contemporanea”. La prima esposizione sarà inaugurata a Gavoi, presso il Museo Comunale ex Casa Lai, il 9 di ottobre alle 18. Fa parte del programma della sagra "Ospitalità nel cuore della Barbagia".

La mostra, fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Gavoi, è sostenuta dalla Fondazione Banco di Sardegna. Fa parte della rassegna Figuras, rassegna espositiva curata dall'Associazione Ogros in collaborazione con l’Associazione Sarditudine, che ha già proposto le mostre di Romano Cagnoni e Mario Dondero, due maestri del fotogiornalismo italiano.

“La ‘janna a lianti” nasce con l'obiettivo di mostrare come lo Stazzo, inteso come casa e terreni circostanti, cellula socio-economica della società rurale gallurese fino alla prima metà degli anni ‘60, pur avendo spesso perso la propria funzione originaria, costituisca ancora oggi un elemento di originalità e di interesse. Un progetto nato per amore, in maniera quasi inconsapevole, dalle prime fotografie dell’autore nel 1990, che prende forma in maniera organica tra il novembre del 2010 e l'ottobre 2011, durante una campagna fotografica finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna, a cura dell’Isre.

Durante la fase di ripresa, Nanni Angeli ha percorso 12.000 km in auto, e molti altri a piedi, ha visitato e fotografato oltre 200 stazzi distribuiti su tutto il territorio gallurese. Nella fase di selezione il fotografo ha scelto un campione di circa 60 stazzi, che restituiscono un panorama quanto più possibile esaustivo delle differenze dei contesti, naturali e paesaggistici, in cui sono collocati; delle diversità nelle strutture architettoniche e nei molteplici utilizzi attuali. Ne è nato un racconto per immagini delle condizioni in cui versa oggi l’agro gallurese, dell’umanità che quotidianamente lo lavora e lo abita o semplicemente lo frequenta, utilizzando il proprio stazzo come dimora non abituale o come “casa di villeggiatura”. Un racconto che dice come e quanto la globalizzazione ha cambiato il paesaggio, l’architettura, l’economia e la socialità della Gallura, di come d'altra parte permangano elementi tradizionali, resistenze, a volte museificate o ricontestualizzate, a cui è stata data una nuova vitalità.

“Ritengo che fotografare oggi questo contesto significhi congelare lo status quo, cercando i segni residuali di un passato prossimo quasi impercettibile ma presente, i brandelli di una memoria viva, forse ancora per poco; significhi indagare questi segni e contemporaneamente mettere a fuoco le direttive di probabili sviluppi futuri di queste comunità e di questi luoghi. Fotografare oggi la realtà dello Stazzo è un tentativo di appagare la sete di memorie vicine ma in estinzione, attualità deboli e in rapido cambiamento e di comprendere un futuro molto prossimo”, racconta Nanni Angeli. La prima uscita pubblica del lavoro è del dicembre 2014 con il sito web multimediale www.nanniangeli.it/laportaalevante che presenta un ampia selezione del lavoro (ripreso anche nella versione online dal National Geographic Italia).

La mostra, che si compone di 61 immagini (12 bianco e nero e 49 a colori), con didascalie in lingua gallurese, presenta un ulteriore selezione e contrazione del lavoro. Il fotografo si concede una maggiore libertà “poetica”, dando ampio spazio alle foto di persone ed agli oggetti, senza tralasciare i contesti (case e paesaggi). Una storia locale e di appartenenza. È singolare ed importante che questa Gallura venga presentata in Barbagia. Una scelta chiara dell'amministrazione gavoese che vuole connotare "Ospitalità nel cuore della Barbagia" come “sagra di comunità”. In attesa che le immagini tornino nei comuni galluresi, “La Janna”, porta d’ingresso dello stazzo, al riparo dai venti dominanti, è ancora aperta!