Mauro Moriconi – Die Mauer

  • LATO

Informazioni Evento

Luogo
LATO
Piazza San Marco 13, Prato, Italia
Date
Dal al

lunedì/venerdì 9-13:00 - 15-19:00

Vernissage
07/07/2011

dalle ore 21:00

Artisti
Mauro Moriconi
Generi
arte contemporanea, personale
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La serie “Die Mauer” adotta tutti gli schemi della fotografia di moda, ma simultaneamente dichiara l’operazione di imitazione impacchettando i modelli come altrettanti fantocci.

Comunicato stampa

Mauro Moriconi – Stati alterati di conoscenza

È quasi tutto falso, oggi. O può disinvoltamente diventarlo, grazie alle immediate possibilità fornite da tecnologie di foto e video ritocco ormai accessibili a chiunque, e soprattutto grazie alle formule collaudate di relazioni e status sociali che vengono acquisite e poi esperite come abiti identitari già confezionati (non solo in riferimento alle così dette subculture veicolate dalla comunicazione main stream, ma anche ai panorami più colti ed esclusivi dell’arte, della politica, eccetera). Così la finzione prende il posto della realtà in una serie di episodiche invenzioni che riguardano circoscritte sfere di autori e spettatori, nuclei artificiali che nel segno di una presunta autosufficienza sfruttano al massimo le possibilità mimetiche disponibili, e si affermano per estromissione di tutti quei fattori che potrebbero strappare il loro cielo di carta, o di plastica.

Mauro Moriconi esplora le pieghe di questo mondo contraffatto e lavora sull’insensatezza dei contenuti e sul collasso delle forme. I suoi strumenti sono gli stessi che vengono utilizzati per mistificare la realtà (le tecnologie digitali), ma lui se ne appropria per renderli funzionali allo svelamento dell’inganno: nel suo lavoro la manipolazione digitale contiene una insolita estetica dell’errore e della manualità che denuncia l’insofferenza verso le adulterazioni del reale.

Questa attitudine distingue la ricerca di Moriconi in un panorama fin troppo intasato dall’emergere di talenti e fenomeni artistici, tutti in movimento sulla corsia preferenziale dell’invenzione spiazzante, della novità a tutti i costi, della velocità interconnessa. Mauro lavora sul medium per divaricare la sua identificazione con il messaggio (in netta opposizione agli assunti di McLuhan). In questa prospettiva, nelle foto stampate su alluminio, la presenza un po’ evanescente delle geisha negli scenari high-tech di Tokio alludono a una condizione plausibile quanto improbabile, e l’oscillazione di senso che ne deriva viene amplificata proprio dal modo in cui viene utilizzato lo strumento. L’intervento di incisione di alcuni profili ribadisce un punto di vista deciso a derogare da immedesimazioni fittizie.

Gli scenari messi in opera da Moriconi hanno un potere di straniamento di matrice brechtiana: portano l’osservatore a disporsi all’esterno, gli impongono l’assunzione di un atteggiamento critico, che sia capace di isolare i processi che compongono l’opera e ricostruire le fasi narrative. Ugualmente, il sentimento di denuncia che innerva buona parte del percorso dell’artista sembra essere una buona guida in operazioni sottili che corrono sul limite del rischio formalista, ma lo lasciano brillantemente sullo sfondo.

La serie “Die Mauer” adotta tutti gli schemi della fotografia di moda, ma simultaneamente dichiara l’operazione di imitazione impacchettando i modelli come altrettanti fantocci. Gli uomini e le donne “in corsa” contro una superficie di mattoni sono paralizzati in un gesto che non contiene né passato né futuro, e si risolve nella piatta deroga della propria presenza agli status precostituiti di cui sopra. E il muro che li accoglie si svela immediatamente per quello che è, una superficie orizzontale, chiamando di nuovo in causa la tentazione delle finzioni, virtuali e non.

Un’ultima cosa va detta: dietro le superfici convenzionali, sotto le patine delle combinazioni virtuali, permane la realtà, lo indica l’artista, ed è ancora emozionante, irritante, imprevedibile e per sempre irriducibile a una serie finita di possibilità.

Pietro Gaglianò

MAURO MORICONI

Nato a Lucca nel 1980.Vive e lavora a Prato.

Mauro Moriconi concentra il suo interesse su temi vari, come il paesaggio urbano, la natura, elementi di plastica e le diverse facce e stati d'animo dell'essere umano. In un senso più ampio, si concentra sui contrasti, legati soprattutto al bene e al male, al passato e al presente, a tradizione e modernità.
Le figure umane, spesso trasfigurate attraverso la reminiscenza artistica e collocate in contesti in cui la natura è stata manipolata con l'introduzione di industrie, case, monumenti, solleva sempre la questione della funzione dell'uomo nel mondo, della sua forza creativa, ma anche del suo potere distruttivo. I contrasti sono pertanto provocazione e fungono da stimolo per un costante interrogarsi sulla nostra realtà futura. Come sarà il nostro mondo futuro? Cosa accadrà agli animali e alla vegetazione? E al nostro cibo? Che cosa della nostra capacità di riproduzione? Questo è ciò che suggeriscono le foto di Moriconi. Un impegno artistico che rivela una sensibile attenzione a questioni come ambiente e inquinamento.
Così, egli usa la fotografia digitale, arricchita da preziose incisioni che esaltano le luci e le ombre di ogni elemento visivo, al fine di ri-creare possibili scenari futuri e dare una ipotetica risposta, tracciando una via personale, surreale, per re-interpretare il mondo, immaginandolo attraverso uno sguardo visionario che filtra comuni paure, ansie e incertezze. Nonostante il messaggio di critica dietro le sue opere e l'ambiguità in cui in esse sono abbinati alcuni elementi, le sue immagini trasmettono un senso di straordinario equilibrio e di pacata bellezza. L'interazione tra uomo e natura rappresentata da Moriconi è in grado di risvegliare nuovi significati e nuove situazioni, e solleva dubbi riguardo a una possibile soluzione. Il fantasma di grandi e imminenti cambiamenti aleggia sulle sue foto e scatena la fantasia dell'osservatore, sfidandolo a un coinvolgimento in questo sforzo di profezia e voyance.