Mauro Mazzali – Sub Lucem. Prima che l’alba accenda i colori

Informazioni Evento

Luogo
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA MARIA DELLA VITA
Via Clavature 8, Bologna, Italia
Date
Dal al

Lunedi chiuso
Da martedì a domenica 10.00 – 19.00

Vernissage
21/06/2018

ore 18

Biglietti

Intero - ingresso incluso nel biglietto Museo e Oratorio € 6 Ridotto - ingresso incluso nel biglietto Museo e Oratorio€ 4 scuole; gruppi di min.15 persone; possessori di un biglietto di un’altra sede Genus Bononiae; convenzioni (Tper; Coop; Alitalia; Dante Alighieri); giovani dai 6 ai 18 anni; possessori Card Musei Metropolitani; possessori Bologna Welcome Card; possessori tessera FAI; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) Gratuito bambini fino a 5 anni; disabile con accompagnatore; guida turistica con tesserino; forze dell’ordine; possessori Membership Card Genus Bononiae; giornalisti con regolare tessera dell'Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione all’indirizzo [email protected];

Artisti
Mauro Mazzali
Generi
arte contemporanea, personale
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Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella Città, l’esposizione, curata da Graziano Campanini, ripercorre le tappe più significative dell’attività artistica dello scultore attraverso una trentina di opere in bronzo, legno, terracotta, gesso e gomma siliconica.

Comunicato stampa

Dal 22 giugno al 16 settembre 2018, il Museo e l’Oratorio di Santa Maria della Vita ospitano la mostra Sub Lucem – prima che l’alba accenda i colori, dedicata allo scultore bolognese Mauro Mazzali.
Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella Città, l’esposizione, curata da Graziano Campanini, ripercorre le tappe più significative dell’attività artistica dello scultore attraverso una trentina di opere in bronzo, legno, terracotta, gesso e gomma siliconica.
Mauro Mazzali, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, scultore di alta qualità espressiva, è in grado di plasmare con varie tecniche figure vivide e vive.
In mostra sono presenti busti in terracotta, in gesso, angeli in bronzo espressione di sensualità. Le ultime opere, bassorilievi di grandi dimensioni realizzati utilizzando materiali plastici etereogenei, fanno emergere le problematiche che la natura contemporanea deve fronteggiare aggredita dal cambiamento del clima, dalle guerre e dall’inquinamento prodotto dai rifiuti dell’uomo. La padronanza di tecniche così diverse (gomma, bronzo, terracotta, gesso, legno..) permettono all’artista di raccontare con un linguaggio carico di emotività la realtà che ci caratterizza, ovvero stigmatizzata dai nostri rifiuti.
Una delle opere più significative presenti in mostra è un busto in gesso tratto da una fotografia storica raffigurante il compositore Gioacchino Rossini (che guarda negli occhi un altro da sé, copia derivata dal calco): un tentativo per porre rimedio al grosso equivoco ingenerato dai giovani Bolognesi nel 1848. L’accusa di antipatriottismo provocò il trasferimento di Rossini prima a Firenze e poi a Parigi, da dove non fece ritorno.
I lavori di Mazzali sono presenti su tutto il territorio metropolitano e nazionale con una ricca produzione di opere di carattere sacro realizzate in bronzo: a Bologna nelle Chiese di San Gregorio e Siro, San Procolo e Santa Teresa; nella Provincia di Modena e nella Chiesa di Sestola e Castelfranco Emilia; A San Pietro in Casale e alle Budrie in provincia di Bologna.
Per la Colleggiata di Cento ha realizzato la fontana di San Michele Arcangelo e lo stemma papale per la Sala Stampa del Vaticano. Solo per citarne alcuni.
Ha realizzato una vasta sezione di opere dedicate alla nostra complessa civiltà, sculture più moderne e innovative in gomma siliconica, la cui poetica porta a una riflessione sull’ambiente e sull’ecosistema.
I suoi lavori, nati dall’attento studio del Rinascimento, del Barocco e del Neoclassicismo italiano, sono legati a un mondo reale e concreto, ma allo stesso tempo dietro queste opere esiste un mondo misterioso ed affascinante, onirico e ironico, pieno di sentimento e di cuore. Tutti questi elementi, che variamente mescolati compongono una perfetta sintesi del suo lavoro, in occasione della mostra “Sub Lucem – prima che l’alba accenda i colori” entrano in dialogo e si confrontano con le opere di Niccolò dell’Arca e di Alfonso Lombardi, custodite all’interno del Complesso Monumentale.
Giovedì 21 giugno alle ore 18, nel corso dell’inaugurazione della mostra e nel giorno della Festa della Musica, si terrà un concerto per arpa e soprano con particolare dedica alle musiche rossiniane.
Il catalogo della mostra verrà presentato in anteprima nel mese di luglio in Santa Maria della Vita.