Massimo Buccilli – Flux+Mutability

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO CERERE
Via Degli Ausoni 3, Roma, Italia
Date
Dal al

ogni giorno dalle 10 alle 21,30 (la domenica dalle 9 alle 13)

Vernissage
07/12/2015
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Massimo Buccilli
Curatori
Nicolas Ballario
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra personale di Massimo Buccilli, conosciuto come Mabù, presso il prestigioso Spazio Cerere di Roma: oltre 50 opere della produzione degli ultimi 10 anni.

Comunicato stampa

Flux+Mutability è il nome scelto per la personale di Mabù, al secolo Massimo Buccilli, che inaugurerà lunedì 7 dicembre presso le prestigiose sale dello Spazio Cerere di Roma, all’interno del complesso dell’ex pastificio, diventato celebre negli anni Ottanta come sede del “Gruppo di San Lorenzo”, di cui hanno fatto parte Nunzio, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli.

Un titolo di mostra non casuale, che prende spunto dall’album Flux+Mutability cui David Sylvian e Holger Czukay diedero vita nel 1989 con brani improvvisati. Sono proprio l’improvvisazione e l’estemporaneità, infatti, a comporre il fil rouge che accompagnerà il visitatore nel percorso di mostra, che conta oltre 50 opere del pittore e scultore nato a Roma nel 1954.

L’esposizione, curata da Nicolas Ballario e allestita in modo molto suggestivo, ripercorrerà gli ultimi 10 anni di vita professionale di Mabù, nei quali si può scorgere una citazione alla potente irruenza di Willem De Kooning e alla drastica essenzialità di Franz Kline, attraverso la personale ricerca dell’artista. I lavori in mostra saranno acrilici, china, pigmenti, matite, acquerello: tutti materiali pittorici che asciugano in fretta per appagare, almeno in parte, l’impazienza e l’insofferenza, divenuti i veri tratti distintivi della sua produzione pittorica.

Buccilli è stato protagonista di numerose mostre personali: tra le ultime ricordiamo quella di Palazzo Collacchioni a Capalbio o presso la sede nazionale del CNR di Roma. Le sue opere fanno parte di molte prestigiose collezioni pubbliche e private, come quella della Fondazione Roma.