MAPS | SPAM

Informazioni Evento

Luogo
VILLA CELIMONTANA
Via della Navicella, 12, Roma, Italia
Date
Dal al

Spazio espositivo:
Società Geografica Italiana - Palazzetto Mattei - Via della Navicella, 12, 00184 Roma RM
Orari di apertura: su appuntamento
Project Manager : Pietro Stori

Vernissage
19/03/2018

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Fabio Barile, Sabrina Casadei, Michele Tiberio, Giovanni Dal Sasso, Meletios Meletiou
Curatori
Alessandra Arancio
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Mostra collettiva d’arte contemporanea
MAPS|SPAM presso Palazzetto Mattei in Villa
Celimontana, sede della Società Geografica
Italiana.

Comunicato stampa

Lunedi 19 Marzo dalle ore 18.30 inaugurerà la mostra collettiva d’arte contemporanea
MAPS|SPAM presso Palazzetto Mattei in Villa
Celimontana, sede della Società Geografica
Italiana.
Saranno esposte le opere realizzate per la
mostra degli artisti Fabio Barile, Sabrina Casadei , Giovanni Dal Sasso, Meletios Meletiou
e Michele Tiberio, accanto ad una selezione di
cartografie antiche provenienti dalla cartoteca
storica della società. La contrapposizione tra le
loro opere e i documenti cartografici, fonte di
conoscenza e di appropriazione dello spazio,
stimola lo spettatore ad interrogarsi sul valore
del segno cartografico e di quello artistico e
sul come la loro differente composizione possa
alterarne il significato, nonche il fine.
On Monday, 19 March 2018, from 18.30 we are
pleased to inaugurate the group show MAPS|SPAM at Palazzetto Mattei, Villa Celimontana,
headquarters of the Società Geografica Italiana.
The show will exhibit new works by Fabio Barile,
Sabrina Casadei, Giovanni Dal Sasso, Meletios
Meletiou and Michele Tiberio alongside a selection of maps from the Society’s cartography
collection. The five artists worked with the theme of spatial representation in order to reflect
upon and interpret the map as a visual, narrative and political instrument. Each artist explores
a given cartographical trope through sculpture,
painting or photography. The juxtaposition of
the artists’ works and the maps on view invite the spectator to reflect upon the value of
art and of cartography, and how their different
frameworks can alter the meaning and indeed
the purpose of both.