Manuel Scano Larrazàbal – Trinki Pilinki

Informazioni Evento

Luogo
MORETTO 14
via Moretto 14, Brescia, Italia
Date
Dal al

mar-sab ore 15-20

Vernissage
16/05/2015

ore 17,30

Contatti
Email: infactandinfiction@gmail.com
Sito web: http://infactandinfiction.tumblr.com
Artisti
Manuel Scano
Generi
arte contemporanea, personale
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In Fact and in Fiction propone un programma di residenza invitando l’artista Manuel Scano a partire dal 20 di aprile fino al 20 di giugno, presso il nuovo spazio temporaneo di via Moretto 14 a Brescia. Il programma si articolerà in due fasi progettuali.

Comunicato stampa

Il 16 maggio 2015 IN FACT AND IN FICTION presenta “TRINKI PILINKI” un progetto di Manuel Scano Larrazàbal.

Per questa occasione IN FACT AND IN FICTION propone un programma di residenza invitando l’artista Manuel Scano a partire dal 20 di aprile fino al 20 di giugno, presso il nuovo spazio temporaneo di via Moretto 14 a Brescia. Il programma si articolerà in due fasi progettuali.

Il 16 di maggio avrà luogo l’inaugurazione che vedrà la presentazione di una serie di lavori inediti realizzati durante il primo periodo di permanenza. La stessa sera, a partire dalle ore 20:00 si ospiteranno all’interno delle sale espositive le performance sonore di Jung an Tagen (Austria), Eric Arn (Austria) e Arbre du Tenéré (Italia).

Il 20 e il 27 di maggio Manuel Scano Larrazàbal condurrà un laboratorio didattico rivolto agli alunni del Liceo Artistico Maffeo Olivieri (Brescia) a cura di IN FACT AND IN FICTION, con il supporto della professoressa Paola Sabatti; Il laboratorio si focalizzerà attorno all’idea di disegno, introducendo i ragazzi al concetto di “astratto”.

Seguirà una seconda fase progettuale aperta al pubblico in cui l’artista continuerà ad utilizzare lo spazio come studio di produzione e di ricerca.

Il 16 di giugno a chiusura della mostra IN FACT AND IN FICTION ospita la performance musicale di Jack Name (Los Angeles).

La mostra è accompagnata da una pubblicazione curata da Manuel Scano Larrazàbal e IN FACT AND IN FICTION, in edizione limitata.

Riflettendo sull’automatismo di quelle azioni svolte quotidianamente e riutilizzando gli stessi materiali fino al loro esaurimento, Manuel Scano oppure Manuel Larrazåbal o ancora Manuel Scano Larrazàbal, ridefinisce le proprie abitudini, e di conseguenza, la conformazione dell’opera ragionando sul concetto di appartenenza, sulla dislocazione del soggetto e sul suo contraddittorio destino.

L'ambizione di tornare ad un "folklore" del gesto al fine di far emergere la sua natura più profonda ed arcaica, in una riflessione sul riconoscimento del “sé”. Un interesse che deriva dall’elevata instabilità dell’esperienza personale dell’artista, caratterizzata dalla mancanza di radici, da un'identità che si è formata senza precisi riferimenti culturali.
“Folklore, pertanto, non come qualcosa di esotico, ma come espressione di una cultura saggia che ha trovato la sua fonte di armonia.” Victoria Santa Cruz
Il caso/ l’errore distraggono la volontà, per generare qualcosa di nuovo e inaspettato e per direzionare razionalmente l’azione verso l’inesorabile casualità del divenire.
Dimenticando di volta in volta parte del processo di lavoro, Manuel Scano cerca di cadere in un continuo effetto meraviglia, che lascia aperti inattesi sviluppi nelle possibilità di espressione della materia.

La composizione finale si presenta come la narrazione di piccoli eventi astratti che raccontano involontariamente paesaggi inesistenti o quasi.

Manuel Scano Larrazàbal nasce a Padova il 27 ottobre 1981 da madre venezuelana e padre sardo, trascorre la sua infanzia a Caracas dal 1983 al 1992.
Torna in Italia con la famiglia dopo il colpo di stato di Hugo Chavez.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e continua la sua formazione lavorando come allestitore per varie gallerie e partecipando a workshop con artisti e curatori internazionali tra le quali la Fondazione Spinola Banna e la Fondazione Antonio Ratti.
Nel novembre 2011, partecipa a Torino ad uno strano esperimento di convivenza durato una settimana ideato da Roberto Cuoghi e Gian Antonio Gilli.

Tra le mostre personali: 2013, Man Uel Larr Az bal S Can!O, Room Galleria, Milano; 2012, Cleo Fariselli/Manuel Larrazàbal, CRIPTA747, Torino; 2011, Mirror project n°2, Barriera, Torino. Tra le mostre collettive: 2014, Basti che non si sassi in giro, Fondazione per l’Arte, Roma, Contromichael, Museo dell’Alto Garda Arco con MART, Arco; The Remains of the Day, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Corso Aperto, Fondazione Antonio Ratti, Como; 2013, Arimortis, Museo del 900, Milano; T-A-X-I, Almanac, Londra; 2012, RECORD, Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia; 2011, Posso errare, ma non di core, GC. AC, Monfalcone; 2010, Certo sentimento,Torino; SI Sindrome italiana, Le Magasin, Grenoble.

On this occasion IN FACT AND IN FICTION offers an artist residency program and invites the artist Manuel Scano from April 20th until June 20th, to the new temporary space in via Moretto 14, Brescia.
The residency will be articulated in two phases: on May 16th the gallery will host the presentation of a new series of unpublished works created during the initial period of stay. On the same evening from 8.00 pm, inside the exhibition halls, will be hosted the music performances by Jung an Tagen (Austria), Eric Arn (Austria) and Arbre du Ténéré (Italy).
On May 20th and 27th Manuel Scano Larrazábal will lead an educational workshop for the students of the Liceo Artistico Maffeo Olivieri (Brescia), operated by IN FACT AND IN FICTION, with the support of Professor Paola Sabatti; the workshop will focus on the idea of painting, introducing the students to the concept of “abstract”.
This will be followed by a second project phase, opened to the public, in which the artist will continue to investigate the space as a place for research and production.
On June 16th for the closing of the exhibition, IN FACT AND IN FICTION will stage the music performance by Jack Name (Los Angeles).
Reflecting upon the automatism of those daily activities and re-using the same materials until they exhaust themselves, Manuel Scano or Manue Larrazábal or
better Manuel Scano Larrazábal, redefines his own routines and, as a result, the conformation of the work, thinking about the sense of belonging, about the displacement of the subject and the contradictory destiny.
The fate/mistake divert the will in order to create something new and unexpected, but also to direct rationally the action towards the inexorable randomness of what is to become.
Forgetting from time to time the work process, Manuel Scano tries to fall in an endless wonder-effect, which leaves open unexpected developments for the possible expressions of materials.
The final composition is presented as the narration of small abstract events that tell involuntarily non-(or almost)-existent landscapes.
The ambition to return to a ‘folklore’ of the gesture in order to bring out its deepest and archaic nature, in an observation about the identification of the ‘self’. An interest
that resulted from the high-instability of the artist's personal experience characterized by the lack of roots, from an identity shaped with no specific cultural references.
"Folklore, therefore, not as something exotic, but as an expression of a wise culture which has found its source of harmony." Victoria Santa Cruz

Manuel Scano Larrazàbal was born in Padua on October 27th, 1981 from Venezuelan mother and Sardinian father, spends his childhood in Caracas from 1983 to 1992.
He goes back to Italy along with his family after the coup of Hugo Chavez.
He attended the Accademia di Belle Arti of Brera and continues his learning process by installing stands for various galleries and participating in workshops with international artists and curators including the Fondazione Spinola Banna and the Fondazione Antonio Ratti.
In November 2011, in Turin he takes part in a strange experiment, in a one-week cohabitation planed by Roberto Cuoghi and Gian Antonio Gilli.
Among personal exhibitions: 2013, Man Uel Larr Az bal S Can!O, Room Gallery, Milan; 2012, Cleo Fariselli/Manuel Larrazàbal, CRIPTA747, Turin; 2011, Mirror project n°2, Barriera, Turin. Among collective exhibitions: 2014, Basti che non si sassi in giro, Fondazione per l’Arte, Rome, Contromichael, Museo dell’Alto Garda Arco with MART, Arco; The Remains of the Day, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Corso Aperto, Fondazione Antonio Ratti, Como; 2013, Arimortis, Museo del 900, Milan; T-A-X-I, Almanac, London; 2012, RECORD, Fondazione Bevilacqua la Masa, Venice; 2011, Posso errare, ma non di core, GC. AC, Monfalcone; 2010, Certo sentimento,Turin; SI Sindrome italiana, Le Magasin, Grenoble.