Lucia Finocchito – Brasile. Appunti di viaggio 2

Informazioni Evento

Luogo
ZAP - ZONA AROMATICA PROTETTA
Vicolo Santa Maria Maggiore, Firenze, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato 8,30 – 22,00.

Vernissage
03/02/2015

ore 18

Contatti
Email: eventi@madarte.it
Artisti
Lucia Finocchito
Curatori
Fabio D’Achille
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra della Finocchito può essere definita come un vero e proprio viaggio, sia perché presenta le differenti e contraddittorie sfaccettature del Brasile –che vanno dalle realtà tipiche della tradizione indigena a quelle metropolitane importate dall’Occidente- sia perché è stata trasportata dal Museo d’Arte Diffusa in diverse location.

Comunicato stampa

L’attività di promozione artistica del Museo d’Arte Diffusa si estende ora anche oltre i confini regionali, precisamente a Firenze, dove il 3 febbraio alle 18,00, presso il Palazzo Giovanni ZAP Zona Aromatica Protetta, sarà inaugurata la mostra di fotopittura di Lucia Finocchito Brasil. Appunti di viaggio 2, a cura di Fabio D’Achille. L’esposizione è presentata dall’Associazione Angolana “Njinga Bande” con il Patrocinio del Comune di Firenze in collaborazione con “ZAP Zona Aromatica Protetta” -uno spazio nel cuore di Firenze che si occupa di dare spazio alla formazione, agli incontri, la ricerca e la sperimentazione creativa giovanile- e il Caffè Letterario “Le Murate” in occasione della Settimana Brasiliana, la quale propone una serie di appuntamenti culturali per immergere il pubblico nelle realtà del Paese sudamericano e non solo.
Saranno presenti Sara Funaro, Assessore Pari Opportunità, Accoglienza e Sanità del Comune di Firenze, Matias Mesquita, Presidente Associazione Angolana Njinga Bande, Lorenzo Zambini, Direttore ZAP, e la fotografa Lucia Finocchito. Durante la serata ci saranno interventi musicali di Nico Farruggias.
La mostra della Finocchito può essere definita come un vero e proprio viaggio, sia perché presenta le differenti e contraddittorie sfaccettature del Brasile –che vanno dalle realtà tipiche della tradizione indigena a quelle metropolitane importate dall’Occidente- sia perché è stata trasportata dal Museo d’Arte Diffusa in diverse location: dopo la preview al MAD Lillabox è stata ospitata Al Colonial (dove in parte resterà allestita fino a metà febbraio) per approdare, infine, nella Libreria Fandango Palazzo Incontro a Roma con riproduzioni su grande scala delle istantanee. Negli ultimi due spazi l’esposizione si è configurata ancora come un viaggio tra le varie arti, grazie al suo affiancamento alla presentazione del libro di Tommaso Randazzo “40 giorni a Floripa” e a serate musicali ed enogastronomiche a tema, in una sinergia culturale tipica del Museo d’Arte Diffusa.
Gli scatti realizzati durante il viaggio in Brasile nascono dopo le fotografie eseguite in Francia, dove la Finocchito ha iniziato a sperimentare la tecnica che la contraddistingue, battezzata come fotopittura: un’unione di linee, colori, giochi di sabbia astratti e scelta del soggetto, approfondita poi in post produzione. Il risultato è sorprendente: a primo impatto sembra di trovarsi di fronte a dei dipinti, e solo dopo un’osservazione accurata ci si accorge dell’utilizzo dello strumento fotografico.
L’approccio di Lucia è puramente emotivo, non siamo di fronte a un reportage fotografico, ma alla comunicazione di sentimenti, sensazioni ed emozioni scaturite dalla scoperta delle contraddizioni e differenti sfaccettature del Paese sudamericano: “con gli scatti realizzati tra San Paolo, Rio de Janeiro, le strade sterrate della Mata Atlantica, Peruibe e le spiagge di Sao Sebastiao ho cercato di descrivere le sfaccettature di un Paese che al suo interno ha diversi strati sociali, tra vita quotidiana e disuguaglianze: un mosaico di colori, sapori e odori di una società in rapida trasformazione”, dichiara l’artista.

La passione della Finocchito per la fotografia nasce all’età di 15 anni, dopo aver sperimentato il disegno ad acquerello e a china, ma queste tecniche non le davano l’emozione di fermare attimi, luci e colori, provata invece con le istantanee.
Ha attraversato due ere, quella analogica e quella digitale, e dopo un’iniziale diffidenza per la seconda, è subentrata in lei la curiosità e lo stimolo, nonché la scoperta di riuscire a raggiungere risultati sorprendenti grazie all’unione tra le due tecniche.
L’artista ha partecipato a diversi concorsi fotografici ottenendo buoni risultati, il più importante “I giardini romantici di Ninfa” (gennaio 2014), dove si è classificata prima su 81 partecipanti.