Luca Pignatelli – Ascoltare Bellezza

Informazioni Evento

Luogo
BIBLIOTECA - CLASSENSE
Via Alfredo Baccarini 3, Ravenna, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato, 10-18. Domenica e lunedì, 14.00- 18.00

Vernissage
23/09/2018
Artisti
Luca Pignatelli
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra un’opera che dialoga con il pavimento musivo della sala, reperto archeologico risalente al 600 d.C di straordinaria importanza artistica e storica, fra i più notevoli mai rinvenuti in area ravennate.

Comunicato stampa

Come in un momento di raccoglimento, ogni giorno dell'inizio della stagione si apre con un omaggio alla natura attraverso l'arte; forse la più miracolosa espressione della creatività, quella che ci permette di esteriorizzare ciò che è racchiuso dentro di noi e ristorarci nell'ascolto della bellezza. Per questo, ad ogni solstizio od equinozio, nella Sala del mosaico della Biblioteca Classense di Ravenna, si è scelto di esporre un’opera che dialoghi con il pavimento musivo della sala, reperto archeologico risalente al 600 d.C di straordinaria importanza artistica e storica, fra i più notevoli mai rinvenuti in area ravennate.
Dopo Daniela Alfarano e Giovanni Frangi, è la volta di Luca Pignatelli, artista contemporaneo tra i più significativi della sua generazione, che per l’occasione ha scelto di esporre Persepoli, affascinante opera monumentale – 396 x 313 cm – realizzata su un antico tappeto persiano, capace di innescare riflessioni e rimandi concettuali tra iconografia occidentale e orientale.

Il momento inaugurale, domenica 23 settembre alle ore 19.00 verrà aperto dai saluti dell'Assessora alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino, dal Direttore della Biblioteca Classense Maurizio Tarantino e da una lettura scenica di Dario Bolotti, che interpreterà un testo selezionato dallo stesso Luca Pignatelli, presente in sala.

L'opera Persepoli sarà visibile fino al 23 novembre 2018 con ingresso da via Alfredo Baccarini, 3.
Orari di visita: da martedì a sabato, 10-18. Domenica e lunedì, 14.00- 18.00. Ingresso libero.
L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna – Istituzione Biblioteca Classense.
Poi, a salutare l'inverno, venerdì 21 dicembre sarà presentata un'opera del pittore modenese Giovanni Manfredini.
Informiamo i visitatori che è stato diffuso anche il programma di Ascoltare Bellezza per l'anno 2019, con altri quattro importanti artisti contemporanei: Daniele Galliano dal 20 marzo; Nanni Balestrini dal 20 giugno; Arnold Mario Dall'O dal 22 settembre e Nicola Samorì dal 21 dicembre.

NOTE BIOGRAFICHE:

Luca Pignatelli nasce a Milano il 22 giugno 1962, città dove vive e lavora.
Figlio d’arte, completati gli studi superiori, si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel biennio 1981. Frequenta in quegli anni i corsi di Giorgio Grassi e Daniele Vitale, segnate dalle intuizioni di Aldo Rossi e spronate dall’idea della crescita sedimentaria della storia che per Pignatelli assumerà poi nei riguardi della pittura un rapporto particolare, legato alla ricerca sul Tempo e sulla memoria.
Da sempre attento ai cambiamenti che intercorrono negli scenari dell’arte, della pittura e dell’architettura, Pignatelli è capace di condensarli con una riflessione storica trasversale. La città e la storia dell’arte rappresentano per l’artista una sorta di scena fissa delle vicende dell’uomo, oltre che una dimensione con cui intrattenere una ricerca e operare delle analogie, come dei cambiamenti. L’artista è spinto a visitare le aree di stoccaggio, i grandi cantieri dell’ingegneria, magazzini e depositi militari per i quali da sempre nutre una profonda attrazione e curiosità.
È affascinato dalle architetture anonime delle città portuali, ma anche da quelle del Vignola, di Loos e di Mies van der Rohe, incontrate nei suoi percorsi attraverso le città europee, da Milano, città di nascita e luogo d’elezione, e allo stesso modo dalle città americane, come New York, dove soggiorna per lunghi periodi a partire dal 1986. Pittore in grado di affrontare la sfida delle grandi dimensioni, Pignatelli lavora di norma su supporti anomali, recuperati e già di per sé pittorici: teloni di canapa, legni, ferri, carte assemblate, sui quali interviene sovrapponendo la propria selezione di immagini, icone della memoria collettiva, tratte da una sorta di repertorio universalmente noto.

Le sue opere scandagliano tra immagini, spesso reperti di aulica classicità, ma anche paesaggi urbani o di montagna, talvolta treni, aerei, elementi simbolici ai quali l’artista ricorre per costruire, decostruendo, un nuovo ed evocativo repertorio visivo.

Tra le personali più recenti ricordiamo: Gran Teatro La Fenice, Venezia (2017); Palazzo Cucchiari. Carrara (2017); Galleria degli Uffizi, Firenze (2015); Galleria d’Arte Moderna, Torino – GAM (2015); Museo di Capodimonte, Napoli (2014); Istituto Nazionale per la Grafica, Roma (2011); Musée d’Art Moderne et Contemporain de Nice – MAMAC, (2009); MANN, Napoli (2008); Santa Maria delle Grazie, Milano (2008); Teatro India, Roma (2007); Annex Plus – White Box & Ethan Cohen Fine Arts, New York (2006); Galerie Daniel Templon, Parigi (2005); Generous Miracles Gallery, New York (2004, 2003, 2000); Galleria Thomas Levy, Madrid (2002); Fondazione Mudima, Milano (1999); Friedlander Limn Gallery, San Francisco, CA (1999); Leighton House Museum, Londra (1991).

Tra le mostre collettive citiamo: Gallerie dell’Accademia, Firenze (2014); Palazzo Chiablese, Torino (2014); “Co-existance”, MAXXI di Roma & The Jerusalem Foundation, Tel Aviv (2010); 53a Esposizione Internazionale Biennale di Venezia (2009); Galleria Gino Di Maggio, Berlino (2004); “New Acquisitions”, Everard Read Gallery, Johannesburg (2004); “Arte è Pace”; 50a Esposizione Biennale d’Arte di Venezia (2003); Palazzo del parlamento Europeo, Strasburgo (2003); Académie Royale de Belgique, Bruxelles (2002); Isetan Tokyo Museum, Tokyo (2000); PAC - Padiglione d’arte Contemporanea, Milano (2000); Musée Nicolas Sursock, Beyruth (1997); Musée Pully, Losanna (1996).