Little Circus – Sandra Virlinzi

Informazioni Evento

Luogo
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Via Solferino, 44 20121 , Milano, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00

Vernissage
23/06/2011

ore 18.30

Artisti
Sandra Virlinzi
Generi
arte contemporanea, personale
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Antonio Colombo inaugura per Little Circus, spazio situato all’interno della galleria dedicato ai progetti speciali, la mostra personale di Sandra Virlinzi dal titolo CircOndata.

Comunicato stampa

“Mare mosso, abissi, relitti, immersioni, animali marini, frenetici banchetti, balletto luminoso, submarine, corpo di 1.000 balene, traino, strascico, meduse, stelle marine, ippocampi, pesca, marinai, pescatori, esche, promesse da marinai, navi, spugne, filtri, profondità, sabbia, scogli, ammutinamento, isole, vele, naufragi, superstiti, fluido, fluente, ondeggiante, tuffi, superficie, frangionde, schizzi, splash, moto ondoso, flutti, inondazione, forme acquose organizzate, gorgo, marinata, l'infinita frontiera del futuro non è lo spazio siderale ma la vasta estensione sotto il mare, il rosso è la prima lunghezza d'onda assorbita nell'acqua.”

Sandra Virlinzi

Antonio Colombo inaugura per LITTLE CIRCUS, spazio situato all'interno della galleria dedicato ai progetti speciali, la mostra personale di Sandra Virlinzi dal titolo CircOndata.

“Venghino Signori, Venghino…” Ci invita Sandra Virlinzi nel suo circo personale, una mise en scène imbastita secondo un costante cortocircuito tra scultura, installazione, pittura, una sarabanda di oggetti, personaggi, disegni, interventi a parete… E al centro lei, la sua pupazza-avatar, colorata e muta, proiezione del suo io, controfigura di traumi, come quello del sopravvivere all’onda d’urto di uno tsunami, al maremoto dell’esistenza, del vivere comune, delle emozioni, dei dolori, degli sradicamenti che costellano la vita di ognuno. Come se a un certo punto le ragazze freakfriends che popolano l’immaginario di Virlinzi avessero deciso di ribellarsi alla piattezza del foglio invadendo lo spazio e divenendo umane (o pseudo tali), tutte convergono nella grande bambola fulcro dell’installazione, tutte trovano in lei la vivida presentificazione plastica della forma, dopo la liquida corsività del colore e del segno rapido sul foglio o sulla tela.

Come una dea, una novella Venere che esce dalla spuma del mare; tutto ruota attorno a lei: le onde, le reti, i relitti, i quadretti disegnati e dipinti… Vi pare stia annaspando? Pensate che un po’ goffamente cerchi di nuotare e barcamenarsi nel mare dei ricordi all’insegna del ‘si salvi chi può’? Forse, o forse oscilla come la danseuse di un carillon ipnotizzandoci con il suo eterno avvitarsi su se stessa, o è la protagonista di un grottesco carosello, di quel ‘teatro del mondo’ di cui noi stessi siamo di volta in volta protagonisti o comprimari. Ridendo e danzando la bambola-profeta, la bambola-sacerdotessa, la bambola-donna-bambina ci insegna a resistere ai flutti, a sfiorare come dame di compagnia le tracce, i rottami, i brandelli di memoria, ci invita a sorridere, ci offre, forse, una via di fuga… “Io ti salverò… Dammi la mano… gioca con me… balliamo…”

“Mare mosso, abissi, relitti, immersioni, animali marini, frenetici banchetti, balletto luminoso, submarine, corpo di 1.000 balene, traino, strascico, meduse, stelle marine, ippocampi, pesca, marinai, pescatori, esche, promesse da marinai, navi, spugne, filtri, profondità, sabbia, scogli, ammutinamento, isole, vele, naufragi, superstiti, fluido, fluente, ondeggiante, tuffi, superficie, frangionde, schizzi, splash, moto ondoso, flutti, inondazione, forme acquose organizzate, gorgo, marinata, l'infinita frontiera del futuro non è lo spazio siderale ma la vasta estensione sotto il mare, il rosso è la prima lunghezza d'onda assorbita nell'acqua.”

Venghino Signori, Venghino… lo spettacolo deve continuare. (Testo di Marina Giordano)

Inaugurazione giovedì 23 giugno 2011, alle ore 18.30

rimarrà aperta fino alla fine di luglio

da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00

Sandra Virlinzi nasce nel 1973 a Catania dove vive e lavora.

Studia a Roma e nel 1997 si trasferisce a Milano. Con Arcidiacono, Curreri e Sorrentino fonda il gruppo Ultrapop e fino al 2005 ne fa parte. Nel 2006, a Brescia, in occasione della sua terza personale, presenta il suo progetto FreakFriends. A Catania, lo stesso anno, cura la mostra collettiva ‘Tele da Sdraio’ durante ‘Vulcanology’, Festival Internazionale di Musica ed Arte, coinvolgendo molti degli artisti conosciuti nella scena milanese. Nel 2007 si trasferisce a New York per approfondire alcuni dei suoi interessi e frequentare l’Art Students League ed il Fashion Institute of Technology. Dal 2010 vive prevalentemente in Sicilia. (CV in allegato)

In contemporanea, in orario da comunicare:

Massimo Giacon e The Blass

Music for no one

C'è chi fa musica per tutti, e chi non suona per nessuno in particolare. Difficile catalogare la musica di Massimo Giacon e The Blass. L'eclettico artista-cartoonist-designer Massimo Giacon suona dagli anni '80, e i suoi (rari) spettacoli-concerto sono sempre qualcosa da ricordare, nel bene e nel male.

L'uso della forma canzone è una scusa per una cavalcata sui generi, si tratta di musica libera dai conformismi in voga, legata da un'attitudine elettronica che infetta il tango, lo psychobilly, le filastrocche per l'infanzia, l'hip pop, le colonne cinematografiche di improbabili horror. Se conoscete il mondo grafico di Giacon sarete sorpresi di come la musica ne sia l'esatto complemento sonoro, se invece non lo conoscete: www.massimogiacon.com

The Blass (Fabio Bozzetto e Diego Zucchi), duo minimale (basso-batteria) sono inoltre i titolari di Alienatio, minimale studio di animazione : www.alienatio.it

Massimo Giacon: voce, campionamenti, programmazione basi sonore

Fabio Bozzetto: batteria, programmazione basi sonore

Diego Zucchi: basso elettrico

Micol Beltramini: pin up