L’immagine di sè. Video arte e performance in Svizzera 1990-2010

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Via Jacopo Ruffini 3, Genova, Italia
Date
Dal al

martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9-18.30;
sabato e domenica 10-18.30;
lunedì chiuso

Vernissage
04/02/2015
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

In collaborazione con PROHELVETIA Fondazione svizzera per la cultura e il Consolato Svizzero

Artisti
Pipilotti Rist, Roman Signer, Com&Com, Yan Duyvendak, Andrea Loux, Chantal Michel, Bernhard Huwiler, Katja Schenker, Franticek Klossner, Dominik Stauch
Curatori
Bernhard Bischoff
Generi
arte contemporanea, performance - happening, collettiva, video
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Villa Croce presenta L’immagine di sé, una mostra che riunisce lavori di dieci artisti svizzeri che indagano le diverse forme di rappresentazione del sé attraverso video arte e performance.

Comunicato stampa

L’IMMAGINE DI SE’

Video arte e performance in Svizzera, 1990-2010
a cura di Bernhard Bischoff

Villa Croce presenta L’immagine di sé, una mostra che riunisce lavori di dieci artisti svizzeri che indagano le diverse forme di rappresentazione del sé attraverso video arte e performance.

Negli anni‘80,la video arte ha conosciuto un notevole sviluppo soprattutto in Svizzera: partendo dalla grande quantità di materiale disponibile, sono state selezionate alcune opere tra le più significative che pur nella loro diversità possono essere classificate in quattro gruppi: quelli ispirati dall’estetica dei video clip musicali (Com&Com, Pipilotti Rist), quelli che indagano la relazione con lo spazio (Yan Duyvendak, Andrea Loux, Chantal Michel), opere caratterizzate da un approccio ludico (Bernhard Huwiler, Katja Schenker, Roman Signer) e, infine due autoritratti realizzati con speciali macchine fotografiche che forniscono allo spettatore un inedito punto di vista sulla rappresentazione del sé (Franticek Klossner, Dominik Stauch).Tutti i lavori in mostra sono accomunati dal fatto che le performance o le azioni sono state pensate esclusivamente per essere trasformate in video e non possono, per questo essere considerati semplici documentazioni. La mostra vuole mettere a fuoco questo specifico aspetto della video arte attraverso un impianto allestitivo non invasivo. L’uso di micro proiettori e di tecnologie minimali contenute in valigie oltre a facilitare la fruizione delle opere ha permesso di presentare la mostra in diverse sedi espositive come Madrid, Barcellona, Tbilisi, Belgrado e ora Genova.

In collaborazione con PROHELVETIA Fondazione svizzera per la cultura e il Consolato Svizzero