Lavoro di donna

Informazioni Evento

Luogo
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Via Del Collegio Romano 27, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
13/06/2011

ore 12.30

Biglietti

ingresso libero

Generi
documentaria
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La mostra Lavoro di donna. Tra necessità e e virtù chiaroscuri del lavoro femminile. 150 anni di immagini della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte raccoglie materiali che vanno dal 1861 al 2011 e presenta opere che riguardano i lavori legati alla terra, ma anche le sarte, le ricamatrici, le modiste, le balie, le bambinaie, le lavandaie, le stiratrici, le operaie, le crocerossine, le infermiere, le impiegate, le venditrici.

Comunicato stampa

Lunedì 13 giugno alle ore 12.30, nella Sala della Crociera del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in via del Collegio Romano n. 27, nell'ambito dell'iniziativa L'Unità delle donne. Centocinquanta anni di lavoro femminile in Italia si inaugura la mostra Lavoro di donna. Tra necessità e e virtù chiaroscuri del lavoro femminile. 150 anni di immagini della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte presentata da Ida Barberio. L'inaugurazione avviene in occasione del convegno L'Unità delle donne. Centocinquanta anni di lavoro femminile in Italia. Costruire la società. Il lavoro delle donne nei 150 anni dell'Unità d'Italia. Farsi spazio nella storia, nella società, nella cultura introdotto dalla Direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte Maria Concetta Petrollo Pagliarani.

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro delle donne ha contribuito a crearla. Da questa idea nasce il progetto che prevede un convegno, una mostra e una serie di seminari tematici per festeggiare il Centocinquantesimo ricostruendo la storia dei lavori delle donne riproponendo una cronolgia. Un lungo viaggio, che parte dai mestieri che sono scomparsi quasi del tutto (la balia, la modista, la bustaia, la mondina) e considera quelli che si pongono in posizione subordinata rispetto al lavoro degli uomini (la dattilografa, la segretaria, la commessa, la maestra, l'infermiera, l'attrice) arrivando fino alle professioni più nuove o che hanno ricoperto con abiti contemporanei mestieri più antichi (la velina, la conduttrice di varietà, l'animatrice di discoteca, la maga e la cartomante televisiva).

L' esposizione bibliografica che raccoglie materiali che vanno dal 1861 al 2011 presenta opere che riguardano i lavori legati alla terra, ma anche le sarte, le ricamatrici, le modiste, le balie, le bambinaie, le lavandaie, le stiratrici, le operaie, le crocerossine, le infermiere, le impiegate, le venditrici. Una sezione è dedicata alle libere professioni, ai mestieri scomparsi, alle donne e lo sport. Un'altra sezione riguarda la creatività femminile e le figure emergenti, da Anna Banti a Matilde Serao, le attrici da Eleonora Duse a Irma Gramatica Un'ultima sezione approfondisce il tema dell'umorismo.