La Stampa fotografa un’epoca

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA - PALAZZO MADAMA
Piazza Castello , Torino, Italia
Date
Dal al

lun-dom 10.00-18.00, chiuso il martedì. La biglietteria chiude 1 ora prima

Vernissage
09/02/2017

ore 15

Biglietti

5 euro (3 euro saranno devoluti in beneficienza alla Fondazione Specchio dei Tempi Onlus per il progetto “Un tetto a chi soffre”). Ingresso gratuito per i possessori di abbonamento Torino Musei Piemonte, Torino + Piemonte Card e della Torino + Piemonte Card Junior, i minori di anni 6, accompagnatori disabili e partecipanti ai laboratori didattici a cura del museo.

Generi
documentaria, fotografia
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La Stampa compie 150 anni. In occasione di questo importante anniversario Palazzo Madama ospita La Stampa fotografa un’epoca, mostra che documenta con quasi 500 fotografie la nascita e l’evoluzione del quotidiano nazionale nato a Torino che dal 1867 ha saputo accompagnare i propri lettori in un viaggio con gli occhi aperti sul mondo e la mente rivolta al futuro, mantenendo al contempo uno strettissimo legame con il proprio territorio.

Comunicato stampa

Il 9 febbraio 2017 La Stampa compie 150 anni. In occasione di questo importante anniversario Palazzo Madama ospita La Stampa fotografa un’epoca, mostra che documenta con quasi 500 fotografie la nascita e l’evoluzione del quotidiano nazionale nato a Torino che dal 1867 ha saputo accompagnare i propri lettori in un viaggio con gli occhi aperti sul mondo e la mente rivolta al futuro, mantenendo al contempo uno strettissimo legame con il proprio territorio.

La mostra è allestita nella suggestiva cornice della Corte Medievale, cuore del Palazzo e luogo ideale - con la sua commistione di epoche e di stili - per accompagnare il visitatore in un percorso storico lungo 150 anni, ed è visitabile dal 9 febbraio (a partire dalle ore 15.00) al 22 maggio 2017.

Attraverso una selezione di 500 fotografie e documenti provenienti dall’archivio storico del giornale sarà possibile rivivere temi sociali, costumi e personaggi che hanno caratterizzato un secolo e mezzo di storia, testimoniando al contempo l’importanza fondamentale che la documentazione iconografica riveste nella vita di un giornale.

Le tante testimonianze in mostra - attentamente selezionate dall’Art Director de La Stampa e curatrice dell’esposizione Cynthia Sgarallino - comprendono fotografie originali e documenti dell’archivio storico: alcune con annotazioni storiche, altre ritoccate a tempera e matita, come si faceva prima di Photoshop, altre ancora sgualcite o incurvate. Tutte sono state selezionate perché “hanno addosso” il lavoro di questi 150 anni in cui sono passate di mano tra fotografi, archivisti e giornalisti.

La mostra si articola in 13 sezioni, seguendo un ordine tematico che prende le mosse dalla Redazione, a testimonianza dei veri protagonisti che hanno fatto la storia del quotidiano. Da questo punto di partenza si snodano tutti gli altri dodici temi, Lavoro, Svago, Terza Pagina, Torino, Terrorismo, Moda, Diritti, Solidarietà, Migrazioni, Conflitti, Mondo, Sport.

Le fotografie presentate, in bianco e nero e a colori, costituiscono una testimonianza dell’immenso materiale presente nell’archivio fotografico del giornale, che conta ad oggi oltre 5 milioni di immagini. Attraverso di esse sarà possibile compiere un viaggio alla scoperta di come La Stampa sia stata e continui ad essere testimone importante non solo per la storia del territorio e dell’Italia, ma anche per i fatti internazionali, grazie ad una chiara connotazione “glocal”.

Ad accompagnare le immagini in mostra, un’ampia selezione di prime pagine del giornale, ben 47 per ricordare gli avvenimenti più importanti accaduti in Italia e nel mondo nel corso degli ultimi 150 anni.

Al centro della mostra Il mondo della Stampa, opera d’arte contemporanea in carta di giornale pressata di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933), realizzata appositamente per l’occasione. Il celebre artista ne ha sintetizzato il significato con questa frase: “Quanti frammenti di memorie compongono la sfera di giornali che celebra La Stampa nel mondo!”.

Il percorso di visita prevede anche numerosi apparati multimediali. Innanzitutto gli audio di alcuni eventi chiave della storia italiana: dalla canzone del Piave, all’ultimo discorso di Matteotti alla Camera o a quello pronunciato da Togliatti dopo l’attentato. Ma anche il popolare “Lascia o raddoppia?!” di Mike Bongiorno, fino alla proclamazione di Papa Francesco.
Un touch screen consentirà di selezionare e ascoltare le interviste a otto direttori de La Stampa, da Arrigo Levi a Maurizio Molinari. Infine, su due schermi scorreranno alcune tra le numerose fotografie dei lettori a testimonianza del loro lungo e affettuoso rapporto con il quotidiano, pervenute alla redazione grazie al contest “Alla storia de La Stampa manca solo una foto. La tua”.

Per i visitatori che desiderano approfondire ulteriormente la storia del giornale sono disponibili presso il bookshop di Palazzo Madama due imperdibili volumi. La Stampa 150 anni - 1867-2017 Un giornale, la sua epoca, il suo futuro - Articolo dopo articolo un secolo e mezzo di fatti raccontati dal quotidiano, in cui Valerio Castronovo, il maggior storico del giornalismo italiano, ripercorre in 752 pagine, arricchite da uno straordinario inserto fotografico, i 150 anni di vita di un quotidiano caratterizzato sempre da una storia fatta di innovazione, indipendenza, qualità e rispetto per i lettori. La Stampa Il tempo ritrovato, costituisce un vero e proprio laboratorio dinamico della storia del giornale, ricco di fotografie, testimonianze e documenti dell’archivio storico che permette al lettore di rivivere 150 anni di notizie attraverso le innovazioni tecnologiche e tipografiche che si sono succedute nel tempo. Infine, sempre presso il bookshop sarà possibile acquistare cartoline e segnalibri che riproducono alcune delle più significative immagini in mostra e i numerosi oggetti da collezione, tra cui t-shirt, mug e shopper, realizzati per l’occasione e griffati con il logo delle celebrazioni.

Supportano la realizzazione della mostra Reale Mutua, che ha anche contribuito con alcune foto dal Museo Storico Reale Mutua e Eni.