La Scuola di Piazza di Piazza del Popolo

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA IN ARCO
Piazza Vittorio Veneto 3, Torino, Italia
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
29/09/2016

ore 18,30

Artisti
Franco Angeli, Tano Festa, Mario Schifano
Curatori
Graziano Menolascina
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La Galleria In-Arco rende omaggio ai tre artisti protagonisti della Pop Art Italiana, con la collettiva “La Scuola di Piazza del Popolo” Angeli, Festa, Schifano, a cura di Graziano Menolascina.

Comunicato stampa

La Galleria In-Arco rende omaggio ai tre artisti protagonisti della Pop Art Italiana, con la collettiva “La Scuola di Piazza del Popolo” Angeli, Festa, Schifano, a cura di Graziano Menolascina che sarà inaugurata giovedì 29 settembre alle ore 18.30. . Il progetto espositivo prevede una selezione di opere, tra le più rappresentative, degli artisti protagonisti di questa irripetibile temperie culturale, espressione di un decennio per certi versi considerato oggi “mitico”, segnato dalla “dolce vita”, dal boom economico e da una teoria e una pratica destinate ad esercitare una duratura influenza sul presente dell’arte, ricreando l’atmosfera romana quando era la città italiana capace più di ogni altra di rispondere in modo originale e indipendente agli stimoli di movimenti artistici di transizione come New Dada, Pop Art, Nouveau Réalisme, che, pur condizionati dai tratti dell’Informale europeo, dell’Action painting e dell’Espressionismo astratto nordamericano, aprirono la strada ai caratteri che poi avrebbero dominato l’arte nei decenni successivi. In quel periodo a Piazza del Popolo s’incontravano i tre giovani inseparabili e trasgressivi pittori. Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano ,si riunivano al Caffè Rosati e presso la Galleria La Tartaruga dove, insieme ad altri artisti, diedero vita a quel movimento artistico e culturale chiamato appunto “La Scuola di Piazza del Popolo”. Inizialmente guardati con sospetto dalla critica ufficiale, sono stati poi rivalutati anche perché innovativi ed autonomi rispetto all’influenza americana e francese, tanto da rendere Roma una città in grado di far concorrenza a New York e Parigi.