La scienza in posa

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE FORMA PER LA FOTOGRAFIA
Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso

Vernissage
09/06/2011

ore 17

Biglietti

ingresso libero

Generi
documentaria, fotografia, collettiva
Loading…

La mostra La scienza in posa. Tecniche e funzioni della fotografia scientifica 1867 – 1950 valorizza per la prima volta il patrimonio fotografico d’argomento scientifico conservato presso alcune delle più importanti istituzioni milanesi. In esposizione, accanto a esemplari originali, un’antologia, riprodotta digitalmente ed ingrandita, di lastre negative, di positivi fino ad ora custoditi in album fotografici e una galleria di riviste d’epoca.

Comunicato stampa

La mostra valorizza per la prima volta il patrimonio fotografico d’argomento scientifico conservato presso alcune delle più importanti istituzioni milanesi. In esposizione, accanto a esemplari originali, un’antologia, riprodotta digitalmente ed ingrandita, di lastre negative, di positivi fino ad ora custoditi in album fotografici e una galleria di riviste d’epoca. Esperienze di laboratorio, riprese telescopiche astronomiche, scatti da spedizioni geografiche, micro e macrofotografie di campioni minerali e vegetali, panorami di interesse geologico, particolari anatomici, stereoscopie e lastre da proiezione offrono un’occasione unica per conoscere a pagina inedita dell’avventura della fotografia.

La mostra, nata da un’indagine durata più di due anni, permette di compiere un percorso affascinante di approfondimento sui molteplici utilizzi che il mezzo fotografico trovò nel campo della ricerca e della documentazione scientifica. A Milano, infatti, sin dagli esordi della fotografia, il nuovo mezzo fu immediatamente accolto dai circoli scientifici come utile strumento nell’osservazione e nella documentazione dei fenomeni naturali, e come canale privilegiato di autoappresentazione. Le fotografie prese in esame testimoniano in particolar modo il momento in cui, a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento, la pratica fotografica entrò a far parte della metodologia di ricerca in modo quasi quotidiano. L’esposizione svela il rapporto nodale tra visione dello scienziato e capacità rappresentativa, documentaria e anche narrativa del fotografo attraverso diversi esempi: la splendida serie dedicata all’eclisse solare realizzata nel 1867 presso l’Osservatorio di Palermo; le opere dell’ornitologo, disegnatore e fotografo Giacinto Martorelli; gli scatti di Ettore Artini, autore di molti manuali di mineralogia editi da Ulrico Hoepli; le fotografie nate in seno alle spedizioni vulcanologiche; la documentazione relativa ad Enrico Forlanini… Una sezione è dedicata anche al mondo della medicina: in essa sono esposte sia le riproduzioni tratte dallo splendido album realizzato da Giulio Rossi nel 1877 per la Regia Scuola pareggiata di Ostetricia; sia le fotografie di Carlo Stucchi che parteciparono all’Esposizione Internazionale delle Arti Sanitarie del 1951. I materiali provengono sia da prestigiosi istituti milanesi che da collezioni private: il Museo Civico di Storia Naturale, la Fondazione IRCSS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, l’Istituto Lombardo Accademia di Scienza e Lettere, l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Il giorno dell’inaugurazione, alle 17.15, si terrà una tavola rotonda coordinata da Enzo Minervini - già responsabile dell’Unità Operativa di catalogazione, documentazione e sistemi informativi multimediali della Regione Lombardia - cui parteciperanno: Denis Curti, vicepresidente di Forma e direttore della sede di Milano di Contrasto, Diletta Zannelli del Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo e Federico Brunetti del Politecnico di Milano (Dipartimento IND.A.CO).

Seguirà, introdotta da Marina Gnocchi, curatrice della mostra, una proiezione di materiali fotografici su vetro originali dei primi decenni del XX secolo.
Il pubblico potrà condividere l’esperienza di una visione condivisa socialmente, la stessa per cui questi materiali erano stati realizzati in origine.
Gli esemplari, autocromie d’epoca e i positivi in bianco e nero su vetro della prima metà del XX secolo, sono stati gentilmente concessi per l’occasione dalla Fondazione IRCSS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico, dal Museo Civico di Storia Naturale di Milano, dal Collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola, dal Museo Nazionale della Montagna di Torino e da una collezione privata milanese.
Una versione interattiva della mostra è presente nella sezione fotografica del sito Milano città delle scienze