La regina dei Caraibi

Informazioni Evento

Luogo
AMO ARENA MUSEO OPERA
Palazzo Forti Via Massalongo 7 37121 , Verona , Italia
Date
Dal al

lunedì, 14.30/19.30; da martedì a domenica, 9.30/19.30 (chiusura biglietteria 18.30)

Vernissage
17/10/2015

ore 19,30

Biglietti

8 euro; ridotto 6 euro; 4 euro presentando un biglietto ArtVerona|Art Project Fair

Artisti
Vanessa Beecroft, Emily Jacir, Tracey Emin, Daria Martin, Annika Larsson, Dominique Gonzalez Foerster, Sarah Lucas, Dana Hoey, Larissa Kramer, Johanna Malinowska, Corinne Yeon Stoll, Jeanine Woollard
Curatori
Andrea Bruciati
Generi
fotografia, collettiva
Loading…

La mostra, realizzata come da tradizione per PhotoArtVerona in partnership con il Comune di Verona – Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, presenta per la prima volta al grande pubblico una quarantina di scatti di 12 artiste di riconosciuta fama internazionale provenienti dalla Collezione Milesi grazie alla collaborazione con AMO – Arena Museo Opera, che la ospita.

Comunicato stampa

Emilio Salgari era scrittore troppo istintivo e tumultuoso per riuscire a concludere nel giro di poche pagine racchiuse in un solo volume tutte le avventure dei personaggi che gli premevano dentro. Per questo le sue avventure sono da intendersi parti di una sceneggiatura più che dei romanzi: una sorta di decostruzione filmica dall’alto tasso visionario, enciclopedico per gli standard ottocenteschi, e mirante più alla ambientazione dei fatti che al profilo psicologico dei soggetti. Molti dei suoi scritti non sono infatti in sé conclusi, ma costituiscono la continuazione l’uno dell’altro e si organizzano in particolari cicli: hanno i medesimi personaggi e si inquadrano nello stesso ambiente, rimanendo nella nostra memoria come dei grandi tableau-vivant che rimandano a quella temperie di fine Ottocento tanto cara a D’Annunzio e in cui crea un ambiente totale un artista per certi versi prossimo a Salgari come Mariano Fortuny.

Attualizzandola al nostro tempo disilluso, quella del romanziere veronese è un’attitudine narrativa che conduce ad una partizione quasi fotografica dei piano- sequenza, ideale ad essere raccontata come una sorta di fotoromanzo. Questa è l’accezione per cui è stato formulato un progetto espositivo per il format PhotoArtVerona: un approccio al fotografico che omaggia il femminile in un’accezione dicotomica rispetto alla descrizione romantico lussureggiante della trama salgariana. La sete di vendetta e l’atmosfera esotica non sono rinverdite dalle autrici in mostra anche se il tema della violenza contro gli altrui popoli, verso la propria psiche e attraverso corpo, inteso quale involucro soggetto a nevrosi e di cui si deve avere un parossistico controllo, ne sembra rappresentare la cinica evoluzione.

Privilegiare le tracce del reale per rifondare una costruzione quasi surreale dell’universo, questo accomuna il sentire delle artiste in mostra con uno spirito di altri tempi, assieme misterioso e seducente, proprio del romanzo di Salgari. Come ricorda Rosalind Krauss, è indicativo e interessante che una intera generazione di autrici, per molti versi pionieristica, prediliga registrare del reale solo alcuni frammenti, quelli più legati alle proprie esperienze, per sublimarlo o negarlo in una sfera estetica altra. Si tratta di appunti per dei processi mentali, lacerti di un tutto che ruota attorno al corpo del soggetto, momenti sospesi di un’azione intesa a comunicare dei cambiamenti in atto, per una lenta acquisizione di una sofferta coscienza del mondo. Il medium fotografico, luogo privilegiato di questo apparente ossimoro, torna pertanto ad essere diario subliminale dove le necessità recondite dell’animo possono oggettivarsi in esperienze catartiche, dove si fondono i confini fra la banalità del quotidiano e il potenziale che può invece assumere la visibilità del nostro immaginario.

La mostra, realizzata come da tradizione per PhotoArtVerona in partnership con il Comune di Verona - Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, presenta per la prima volta al grande pubblico una quarantina di scatti di 12 artiste di riconosciuta fama internazionale provenienti dalla Collezione Milesi grazie alla collaborazione con AMO – Arena Museo Opera, che la ospita dal 16 Ottobre al 13 Dicembre 2015 nella Sala degli abbeveratoi e negli spazi attigui. A integrazione del progetto, alcune opere di Tracey Emin & Sarah Lucas saranno esposte a La Maison du Couturier a Palazzo Giusti (via Giardino Giusti 2), con inaugurazione, in occasione dell’undicesima Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, sabato 10 Ottobre alle ore 21.00; questa sezione resterà aperta fino al 25 Ottobre 2015.

Artiste: Vanessa Beecroft (Italia, 1969), Tracey Emin (UK, 1963), Dominique Gonzalez-Foerster (Francia, 1965), Dana Hoey (USA, 1966), Larissa Kramer (Svizzera, 1979), Emily Jacir (Palestina, 1970), Annika Larsson (Svezia, 1972), Sarah Lucas (UK, 1962), Johanna Malinowska (Polonia, 1972), Daria Martin (USA, 1973), Corinne Yeon Stoll (Francia, 1972), Jeanine Woollard (UK, 1978).