Kizart

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Via Nazionale 194, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/12/2017
Generi
video
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23 nuovi titoli in programma al Palazzo delle Esposizioni nei prossimi trenta giorni della rassegna KIZART La video arte per i bambini, a cura di Raffaella Frascarelli per Nomas Foundation, dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 nell’ambito della mostra Digitalife.

Comunicato stampa

23 nuovi titoli in programma al Palazzo delle Esposizioni nei prossimi trenta giorni della rassegna KIZART La video arte per i bambini, a cura di Raffaella Frascarelli per Nomas Foundation, dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 nell’ambito della mostra Digitalife.

Concepita come una piattaforma, KIZART ha invitato specialisti dell’arte contemporanea a suggerire un video considerato idoneo alla visione di bambini di età compresa tra 0 e 14 anni, con l’obiettivo di proseguire il percorso di self-education sostenuto da Nomas quale strumento per dotarsi sin da piccoli dell’attitudine a problematizzare la realtà.

Sergey B. di Miri Segal è il titolo emblematico di questa prima edizione, in programma già nei mesi scorsi e in dicembre seguito dai lavori degli artisti Harun Farocki, Ra Di Martino, Michael Sailstorfer & Heinert Jürgen, Paola Pivi, Gustavo Artigas, Avish Khebrehzadeh, Adrian Tranquilli, Sissi, Masbedo, Iginio De Luca, Sislej Xhafa, Helen Marten, Shahar Marcus, Joan Ross, Maïder Fortuné, Shimabuku, Francis Alÿs, Calixto Ramírez, Mai Yamashita, Naoto Kobayashi, Mircea Cantor, Erkan Özgen, Sener Özmen, Zhou Tao, Martin Creed, ciascuno suggerito da un curatore -Adrienne Drake, Claudia Gioia, Pierpaolo Pancotto- o da artisti -Eleanor e James Avery, Paolo Zani, Francesco Arena, Alek O. e Santo Tolone-, collezionisti -Daniel e Florence Guerlain-, giornalisti -Maria Adelaide Marchesoni, Sabrina Donadel, Giorgia Calò, Marta Silvi, Silvia Anna Barrila-, galleristi -Stefania Miscetti, Tiziana Di Caro, Paola Guadagnigno e Marco Altavilla, Mauro Nicoletti, Lorcan O’Neil.

Attraverso la video arte, i bambini e le loro famiglie possono accedere allo spazio dei linguaggi visivi, apprendere nuovi percorsi emotivi, imparare a costruire relazioni cognitive, tradurre intuitivamente la ricchezza legata alla crescita, stimolare l’immaginazione, coltivare la fiducia, educarsi alla felicità. «La speranza è che questa esperienza visiva consenta ai bambini e alle loro famiglie di appropriarsi in modo naturale del vocabolario artistico», spiega Frascarelli «e di formare un gusto personale che consenta all’arte di trasformarsi in nutrimento per la soggettivazione».

Nel 2018, un simposio in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza” dal titolo Educare all’arte: l’arte di educare metterà a confronto accademici, educatori e specialisti dell’arte contemporanea sulle criticità e sulle prospettive socio-politiche della cultura visiva.