Giulio Iacchetti – Cruciale 20 croci + 1

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SANTO STEFANO ROTONDO
Via di Santo Stefano Rotondo 7, Roma, Italia
Date
Dal al

martedì - domenica, 9.30-12.30 / 14.00-17.00

Vernissage
28/02/2012

ore 18.50

Contatti
Sito web: http://www.fondazionevolume.com
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Con il sostegno di: Fondazione VOLUME!; Ceramica Globo
Si ringrazia: Collegio Germanico-Ungarico

Editori
CORRAINI
Artisti
Giulio Iacchetti
Curatori
Beppe Finessi, Domitilla Dardi
Generi
design, personale
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Il designer Giulio Iacchetti presenta a Roma, nello straordinario spazio della Chiesa di Santo Stefano Rotondo, il suo progetto “Cruciale”. Una delle rare chiese romane a pianta centrale diviene così luogo di un’inedita contaminazione tra sacro e profano, tra arte, architettura e design in un dialogo serrato di eccezionale potenza che ha come soggetto la figura simbolica della croce.

Comunicato stampa

Dal 29 febbraio al 28 marzo 2012 il designer Giulio Iacchetti presenta a Roma, nello straordinario spazio della Chiesa di Santo Stefano Rotondo, il suo progetto “Cruciale”. Una delle rare chiese romane a pianta centrale diviene così luogo di un’inedita contaminazione tra sacro e profano, tra arte, architettura e design in un dialogo serrato di eccezionale potenza che ha come soggetto la figura simbolica della croce.
Il progetto - qui in un’edizione ampliata rispetto alla prima edizione milanese tenutasi al Museo Diocesano nell’aprile-giugno 2011 - nasce dalla considerazione che il design contemporaneo non riguarda più solo la mera cultura materiale, ma si rivolge alla produzione di oggetti che rispondono anche a funzioni legate alla sfera emotiva, sentimentale e spirituale.
Siamo abituati a distinguere tra design, destinatario del progetto d’uso, e arte, ambito delle riflessioni più profonde e interiori. Ma cosa accade quando è l’oggetto d’uso quotidiano a caricarsi di tali valenze? A questo interrogativo sembra aver voluto trovare risposta l’autore utilizzando la croce come reagente del nostro vivere quotidiano, scoprendola laddove sembra una presenza casuale, ma che in realtà non lascia nessuno di noi indifferente. Il segno della croce è un archetipo che possiede la forza di una funzione ‘altra’ rispetto alla sola praticità d’uso, è un simbolo che si trova in culture lontane nello spazio e nel tempo per arrivare sino ad oggi.
Questa ricerca si esplicita in una mostra di 20 croci + 1 (quella specificamente dedicata a Roma), a volte progettate, altre volte ritrovate, disvelate, messe in evidenza in semplici oggetti d’uso quotidiano: da una chiave a un mattone, da una pista elettrica per macchinine a un materasso. Un nucleo di oggetti che nell’edizione romana della mostra si arricchisce di una grande croce realizzata in coppi di terracotta, omaggio alla città che più di ogni altra ha dedicato al simbolismo della croce parte del suo patrimonio artistico.
L’esposizione è realizzata grazie al sostegno della Fondazione VOLUME! e di Globo. Si ringraziano il Collegio Germanico Ungarico di Roma e le Edizioni Corraini.

BIOGRAFIE

GIULIO IACCHETTI

Giulio Iacchetti, nato nel 1966, si occupa di industrial design dal 1992. All’attività di progettista alterna l’insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all’estero. Caratteri distintivi del suo fare sono la ricerca e la definizione di nuove tipologie oggettuali, come il Moscardino, posata multiuso biodegradabile per cui, nel 2001, si aggiudica, con Matteo Ragni, il Compasso d’Oro ed entrata a far parte della collezione permanente del design al MoMA di New York. Con l’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop, realizzato per Coop Italia, ha portato il design nella grande distribuzione organizzata e caratterizzato la nuova generazione del design italiano. Nel 2009 questo progetto gli è valso il Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana. All’attività di progettista si aggiunge la direzione artistica per importanti marchi come iB rubinetterie, ceramica Globo e il Coccio design edition. Per Corraini Edizioni ha curato il libro Italianità, una raccolta di interventi relativi agli oggetti, ai simboli, agli odori, ai sapori e ai suoni che contribuiscono a formare la coscienza del popolo italiano. Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”.

DOMITILLA DARDI

Laureata in storia dell’arte e dottore di ricerca in storia e critica dell’architettura, da diversi anni ha concentrato i suoi interessi di studio e ricerca sulla storia del design.
Dal 2003 al 2007 ha insegnato Storia del disegno industriale e Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno (UNICAM).
Dal 2007 collabora col MAXXI-Architettura e dal 2010 ne è curatore per il design.
Dal 2007 è docente di Storia del Design nei corsi triennali e nel settore Master dell’Istituto Europeo del Design di Roma.
Dal dicembre 2009 è delegata alla cultura dell’ADI Lazio.
Conduce corsi di formazione, si occupa di ricerca e consulenza per diverse aziende del settore e svolge attività come copywriter.
Dal 2010 è nella redazione di Flash Art Design e membro dell’Associazione Italiana Storici del Design.
Suoi articoli sono apparsi su riviste di architettura e design internazionali ed è autrice di numerosi libri, tra i quali: Achille Castiglioni (Testo e Immagine, Torino, 2001), Il Design di Alberto Meda. Una concreta leggerezza (Electa, Milano, 2005), Il design in 100 oggetti (Federico Motta, 2008), Universo Rietveld (con M. Casciato, 2011).

BEPPE FINESSI

Beppe Finessi, (Ferrara, 1966), architetto, ricercatore in Architettura degli Interni e Allestimento presso il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura del Politecnico di Milano. Svolge attività didattica (Facoltà del Design e Prima Facoltà di Architettura, Milano), critica (redattore per il design della rivista Abitare) e di ricerca (curatela mostre e pubblicazioni, con particolare attenzione all'opera di alcuni maestri del design italiano, tra cui Bruno Munari, Angelo Mangiarotti, Vico Magistretti e Alessandro Mendini).
Da alcuni anni conduce le ricerche "Imparare dall'arte" (sul rapporto tra arti visive e architettura) e "Vedere l'arcobaleno di profilo" (sul progetto delle piccole cose), mentre per "Alleggerire" ha curato il libretto millelire su Totò.
Tra le sue pubblicazioni: Bruno Munari (Cosmit, Milano, 1999), Su Munari (Abitare Segesta, Milano, 1999),
 Su Mangiarotti (Abitare Segesta, Milano, 2002), Vico Magistretti, (Corraini, Mantova, 2003).