Giovanni De Francesco – I want to be loved

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO ELFO PUCCINI
Corso Buenos Aires, 33 20124 , Milano, Italia
Date
Il
Vernissage
27/09/2012

ore 19

Contatti
Email: careof@careof.org
Sito web: http://www.careof.org
Artisti
Giovanni De Francesco
Curatori
Chiara Agnello, Roberta Tenconi
Generi
arte contemporanea, serata - evento
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Careof DOCVA porta al teatro Elfo Puccini il terzo intervento d’artista, nell’ambito di Luna Palace un progetto a cura di Chiara Agnello e Roberta Tenconi, nato in occasione dell’apertura della nuova sede di corso Buenos Aires nel 2010.

Comunicato stampa

Giovanni De Francesco
I want to be loved. I have to be loved
a cura di Chiara Agnello e Roberta Tenconi

teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano

inaugurazione giovedì 27 settembre 2012 ore 19.00
l’inaugurazione segue la conferenza stampa di presentazione di Nuove Storie - Stagione 2012/2013
sala Bausch con interventi di Ferdinando Bruni, Elio De Capitani e Fiorenzo Grassi

I want to be loved. I have to be loved è la III tappa di Luna Palace
un progetto di Careof DOCVA per il teatro Elfo Puccini

Careof DOCVA porta al teatro Elfo Puccini il terzo intervento d’artista, nell’ambito di Luna Palace un progetto a cura di Chiara Agnello e Roberta Tenconi, nato in occasione dell’apertura della nuova sede di corso Buenos Aires nel 2010.

Dopo l’installazione permanente di Pierluigi Calignano per il foyer, l’intervento di Davide Savorani per la sala Bausch, di cui rimane traccia nella scritta al neon No time to show installato al primo piano, è Giovanni De Francesco a dialogare con gli spazi del teatro.

Con I want to be loved. I have to be loved (2012), De Francesco apre una riflessione intorno al tema del ritratto e della maschera. Dalla grande parete adiacente alla sala Shakespeare fa affiorare due superfici ovali smaltate e un altorilievo in gesso poco più grande di una testa che, per forma e colore, possono essere ricondotti a volti umani dai lineamenti solo abbozzati.
Anche il rosa dell'incarnato è uniformato e reso campitura neutra, quasi a voler rendere ancora più silenti maschere già incapaci di amplificare il suono della voce.
I tre elementi, dal carattere fortemente simbolico, sono posti a dialogo con un imponente sipario in velluto, un filtro che suggerisce l’esistenza di uno spazio al di là di esso. “Mi interessa la forza in potenza di questo confine” sottolinea De Francesco. “Come in altri miei lavori, il nascondere, il deformare, il filtrare sono dispositivi che, celando, amplificano l'attenzione sul soggetto stesso”.

Nel luogo preposto alla rappresentazione, l’artista, da sempre vicino al mondo teatrale, mette a nudo una sua riflessione sulla difficoltà di essere attori – nel senso più ampio del termine - nella contemporaneità. Mette in atto una scena celata, un racconto sospeso in una dimensione di infinita attesa, che sembra dar forma allo stato della rappresentazione e alla sua crisi.

Il progetto si completa nella realizzazione del manifesto 50x70 cm, inteso come dispositivo autonomo e capace di creare un cortocircuito tra l'opera e la sua comunicazione. Qui, l’immagine dell’artista è accompagnata da una citazione di Opening Night di John Cassavetes che ben delinea il ruolo dell'attore nel suo rapporto dialogico con il pubblico: I want to be loved. I have to be loved.

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Giovanni De Francesco nasce a Bergamo nel 1976, vive e lavora a Milano. Nella sua pratica artistica genera opere scultoree e installazioni che contemplano l’uso di differenti media, dalla fotografia, al video, alla pittura, al suono. È scenografo e direttore artistico di manifestazioni teatrali per enti pubblici e privati.
Selezione recenti mostre personali. 2011: Bildung, Palazzo Durini, Milano; Suite, MARS, Milano. 2009: Short Visit, Studio dell’artista, Milano; 1:02:19, MAT Museo Arte Tempo, Clusone (BG).
Selezione recenti mostre collettive. 2012: Short visit, marsèlleria, Milano; Notturno, unosolo project room, Milano. 2010: Una luce rischiara l’oscuro scrutare. La morte non sa leggere, Galleria uno+uno, Milano. L’uomo ridotto, BROWN, Milano. 2009: Dritto e Rovescio, Triennale di Milano.

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Luna Palace è un progetto dell’associazione d’arte contemporanea Careof DOCVA per il teatro Elfo Puccini, a cura di Chiara Agnello e Roberta Tenconi, nato in occasione dell’apertura della nuova sede del teatro nel 2010.
Luna Palace prevede una serie di interventi d’artista in dialogo con la programmazione del teatro e con il suo pubblico, atti a trasformare o ripensare aree normalmente non occupate dalla rappresentazione scenica in scatole magiche. Il titolo richiama infatti la struttura esistente nel 1902 dove oggi ha sede l’Elfo Puccini: una grande sala frequentata da un pubblico popolare ed eterogeneo, luogo dei più vari spettacoli teatrali ma anche pista per pattini a rotelle, toboga, tiro a segno, sala da ballo, baraccone da fiera…
Nell'ambito di Luna Palace sono stati prodotti nel 2010 La prossima volta di Pierluigi Calignano, nel 2011 Club Epoc- di Davide Savorani, nel 2012 I want to be loved. I have to be loved di Giovanni De Francesco.