Gianluca Capozzi – Ocean Project

Informazioni Evento

Luogo
PAN - MUSEO DELL’IMMAGINE
Via Dei Mille 60, Napoli, Italia
Date
Dal al
Vernissage
27/07/2018

ore 17

Artisti
Gianluca Capozzi
Curatori
Viktor Misiano
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra personale di Gianluca Capozzi, “Ocean project” curata da Viktor Misiano.

Comunicato stampa

Palazzo Arti Napoli in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, è lieta di presentare la mostra personale di Gianluca Capozzi, "Ocean project" curata da Viktor Misiano

A seguire una breve intervista tra il curatore e l’artista che introduce alla mostra.
1. Penso che il tuo lavoro si riconosce nel dibatto attuale sull'anthropocene, nel tentativo dei certi pensatori contemporanei di proporci una nuova visione del mondo, universalizzante e totalizzante. Leggendo il tuo manifesto mi son ricordato delle idee dello studioso inglese Timothy Morton, che ha pronunciato «L’ecologia senza Natura». Secondo lui il concetto della Natura (fondamentale per la cultura Occidentale) e repressivo, perché stabilisce una netta differenza tra quello che e naturale e quello che non lo e, metre in realtà questa distanza non esiste. Il mondo è uno, in esso l'animato e l'inanimato, soggetto e oggetto sono correlati… Viktor Misiano

1. La stessa energia che c’è in tutto l’universo è la stessa che troviamo in un organismo sub atomico.
La stessa differenza che intercorre tra l’oceano ed una sola goccia d’acqua.
Materia, energia e vuoto sono presenti nell'oceano delle infinite possibilità che descrive la fisica quantistica, dove non esistono masse, forze e tempo. Quest’oceano si situa nel vuoto fisico ma è colmo di energia, sebbene solo come possibilità. Il vuoto di una lampada elettrica a filamento contiene, tanta energia da portare ad ebollizione tutte le acque dei mari presenti sul pianeta terra.
Nel campo del vuoto giacciono energia e informazione prive di spazio e tempo, capaci come tale di propagazione infinita e istantanea e quindi ad ogni istante del tempo. G.C.

2. Pero l’ontologia animistica non e una invenzione recente. Ha delle radici profonde. Pensiamoci di Giordano Bruno, del suo «entusiasmo eroico», delle sue idee che il mondo e governato dall'amore! V.M.

2. Giordano Bruno, esperto di magia, ci descrive l’eros, la magia, l’alchimia. Come i Tantrici indiani, Bruno era convinto che l'intero universo fosse tenuto insieme dall'amore erotico. L'amore in tutte le sue varianti dominerebbe il mondo dalla natura fisica ai cieli metafisici, dalla sessualità all'amore dei mistici. Bruno estese il termine Eros fino ad abbracciare in
definitiva tutte le emozioni umane e lo descrisse in termini generali come la forza.
"Quest'amore "dice Bruno, "è unico, è una catena che rende tutto uno" e il mistero del Buddismo Tantrico
è incentrato nell'amore erotico come potere universale. G.C.

3. Suppongo che il tuo lavoro abbia anche un'altra fonte d’ispirazione. Intendo che nella tua scommessa sullo sguardo contemplativo si stravede il pensiero orientale, con la sua disposizione d’amalgamarsi nel mondo contemplato. V.M.

3. L’uomo attinge continuamente dal vuoto energia/informazione ed emette e con esse manovra una energia sulla terra.
Dal punto di vista della cultura orientale la realtà consiste in quello che è contenuto nel vuoto cosmico, universale. Il vuoto costruisce, crea il mondo. Nel Buddismo tibetano il grande vuoto è “Quello che contiene tutto, non accessibile ai sensi, quello che quale infinito grembo materno del cosmo partorisce ogni forma, la nutre e racchiude in sé, dove la luce scorre eterna senza mai andare smarrita”. Il vuoto come l’oceano è definito dal Budda “l’indeterminato, non germinato, non concepito, esente da forma” Anche secondo la fisica quantistica il mondo sboccia dal nulla, dal vuoto. Tutto viene fuori dal nulla e prende un aspetto di verità effettiva. Un qualcosa esiste solo e durante il tempo che fa sentire il suo effetto. Quando l’energia entra in risonanza con la materia viene trattenuta quale forma. Altrimenti ricade nell’oceano delle infinite possibilità. La realtà trae origine da uno stato indifferenziato del nulla, importante quanto il silenzio per la parola. Questa energia del vuoto, descritta nel buddismo tantrico tibetano come amore, da giordano bruno come eros o energia che muove tutte le cose, è paragonabile ad un grande oceano. G.C.