Francesco Clemente – After Omeros

Informazioni Evento

Luogo
CORO DELLA MADDALENA
Corso Vittorio Emanuele II 19, Alba, Italia
Date
Dal al

chiuso il lunedì
da martedì a venerdì ore 15.00-18.00
sabato e domenica ore 10.00-18.00

Vernissage
14/09/2016

ore 18

Contatti
Sito web: http://www.ceretto.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Francesco Clemente
Curatori
Bill Katz
Generi
arte contemporanea, personale
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Quinto appuntamento con l’arte contemporanea
promosso dalla famiglia Ceretto in collaborazione con il Comune di Alba nel corso della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

Comunicato stampa

Continua il sodalizio tra la famiglia Ceretto, noti produttori di vino, e il Comune di Alba (CN). Come ogni anno, a partire da settembre e per buona parte della durata della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, il Coro della Maddalena di Alba ospita una mostra d’arte contemporanea con i nomi più prestigiosi del panorama artistico internazionale.

Sarà Francesco Clemente quest’anno a far convivere l’arte contemporanea con la meravigliosa ambientazione barocca del Coro. L’artista, protagonista a Siena della mostra “Fiori d’inverno a New York”, porterà ad Alba i suoi lavori più recenti e mai esposti in Italia.
“After Omeros”, questo il nome della personale, sarà composta da due installazioni e quarantuno acquerelli ispirati al poema epico Omeros che ha valso allo scrittore Derek Walcott il Premio Nobel per la letteratura.

“Sono stato ossessionato da Omeros di Derek Walcott – racconta Francesco Clemente – che è il racconto del naufragio della Storia. Le isole sono un labirinto dove la Storia perde il suo corso e tutti i suoi grandiosi disegni, sminuiti dalla vastità del mare, finiscono in ruggine, nell'infinito appannato di vani proclami, nell’argento e oro di tesori affondati. Cosa resta? Le stesse vane cose cantate da Omero nelle isole greche tre millenni fa: un triangolo amoroso, il rimpianto per un lungo matrimonio, la brama di tornare da dove si è nati, la malattia nella vecchiaia, un dialogo silenzioso con la morte. Ho dipinto 41 acquerelli e realizzato 2 sculture in legno, argilla, metallo, marmo e dipinto per celebrare i Caraibi, Omeros e Derek Walcott.”

La personale di Francesco Clemente non è che l’ultimo legame fra i Ceretto e l’artista. Clemente è infatti l’autore dell’affresco che avvolge la sala di Piazza Duomo il ristorante tre stelle Michelin di proprietà della famiglia di produttori capeggiato dall’impareggiabile chef Enrico Crippa.

“After Omeros” sarà visitabile nel Coro della Maddalena di Alba con ingresso gratuito fino al 13 novembre in concomitanza con buona parte della durata della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (dall’8 ottobre al 27 novembre). La mostra sarà animata da una serie di letture, tratte dall’opera di Derek Walcott.

“Dopo cinque anni siamo lieti di ospitare un artista italiano – dichiara Roberta Ceretto - un amico conosciuto nel 2007 quando è stato coinvolto per l'affresco di Piazza Duomo. Da allora con Francesco Clemente e la sua splendida famiglia è nato un bellissimo legame e siamo molto felici che abbia accettato il nostro invito. Di recente l'ho incontrato a Siena per la sua mostra e ho potuto constatare con quale entusiasmo raccontasse ad amici e ospiti intervenuti del nostro progetto ad Alba, della bellezza dei nostri luoghi e della bontà del nostro cibo. Clemente è un perfetto ambasciatore delle Langhe, sono certa che sapremo contraccambiare questo suo amore.”

La sinergia tra Ceretto, il curatore Bill Katz e la Città di Alba è cominciata nel 2010 con una mostra collettiva che ha accolto grandi nomi della scena artistica newyorkese. Nel 2012 è stata la volta della collettiva “Americans”, nel 2013 il Coro ha ospitato la personale di Ellsworth Kelly, seguito da Anselm Kiefer nel 2014 e da Kiki Smith nel 2015. Tutte le mostre hanno riscontrato un notevole successo di pubblico, le sculture di Kiki Smith sono state viste da oltre 20 mila persone nelle sei settimane di apertura.

Francesco Clemente (nato a Napoli nel 1952, vive e lavora a New York) lavora da oltre quattro decenni. Clemente è un’importante figura della Transavanguardia. Nel corso degli anni 1970 le sue opere riflettono il suo interesse per le tradizioni contemplative dell'India, dove ha vissuto per diversi anni. Nel 1981 Clemente si trasferisce a New York con la moglie Alba e i loro quattro figli. I suoi lavori sono stati esposti in numerose sedi internazionali tra cui la Galleria Whitechapel Art, Londra (1983), la Nationalgalerie, Berlino (1984), il Metropolitan Museum of Art di New York (1985), l'Art Institute of Chicago (1987) e il Centro Dia for the Arts, New York (1988).
Nel corso degli anni ’90 ha raggiunto il Philadelphia Museum of Art (1990), la Royal Academy of the Arts, Londra (1990), il Centro Pompidou, Parigi (1994) e il Museo Sezon, Tokyo (1994). Nel 1999/2000, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e il Guggenheim di Bilbao hanno organizzato una grande retrospettiva del lavoro di Clemente. L’opera di Clemente, fortemente interessata da temi religiosi e spirituali, raffigura sia il corpo umano nella sua interezza che nella metamorfosi tra umano e animale. Più di recente le sue opere sono state esposte al Museo Irlandese d'Arte Moderna, Dublino (2004), Il Museo Rose Art, Massachusetts (2004), Museo Maxxi, Roma (2006), Museo MADRE, Napoli (2009), Schirn Kunsthalle, Francoforte (2011), Galleria degli Uffizi, Firenze (2011), Palazzo Sant'Elia, Palermo (2013) e Il Rubin Museum of Art di New York (2014-2015). Tra le sue collaborazioni Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol, ma anche con le poesie di Robert Creeley, Allen Ginsberg, John Wieners, Rene Ricard e Derek Walcott. Clemente è un membro dell’ American Academy of Arts and Letters.