Francesca Fini – Toni / Di Pelle

Informazioni Evento

Luogo
UNIVERSITA' DEGLI STUDI ROMA TRE
Piazza Orazio Giustiniani, Roma, Italia
Date
Il

ore 15.00-15.10 apertura ore 15.10-17.00 Chiara Mu, Luisa Valeriani
ore 17.10-17.25 performance Francesca Fini
ore 17.30-19 Valentina Piccinni, Carla Subrizi dibattito

Performance di Francesca Fini a cura di Lori Adragna e Anna de Fazio Siciliano
Presso Aula Magna della Scuola di Lettere Filosofia Lingue
via Ostiense, 234 dalle 15.00 alle 19.00

Vernissage
15/12/2016

ore 17 Presso Aula Magna della Scuola di Lettere Filosofia Lingue
via Ostiense, 234

Artisti
Francesca Fini
Curatori
Lori Adragna
Generi
performance - happening
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Presso l’Aula Magna della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre avrà luogo TONI / DI PELLE di Francesca Fini a cura di Lori Adragna.

Comunicato stampa

Giovedì 15 dicembre alle ore 17.10 presso l’Aula Magna della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre avrà luogo TONI / DI PELLE di Francesca Fini a cura di Lori Adragna.
La live performance è ospite del progetto Il luogo: spazio, esistenza, materia per una ricerca sulla specificità (eventuale) dell’arte femminile, ideato da Anna Maria Panzera e Veronica Montanino.
La Tavola Rotonda che ha per tema: La pelle dell’artista, avrà inizio alle 15.00 seguiranno gli interventi di Chiara Mu – Valentina Piccinni - Carla Subrizi - Luisa Valeriani, coordinati da Anna Maria Panzera.

La performance fa parte del ciclo il Corpo delle donne a cura di Lori Adragna e Anna de Fazio Siciliano.

*IL CORPO DELLE DONNE* è un progetto che nell’incontro tra la figura della donna nell’antichità e nel mondo di oggi, indaga l’universo femminile attraverso un focus sulle più rappresentative artiste-performer che operano sulla scena artistica contemporanea romana e internazionale. Usando il corpo come mezzo espressivo, queste, fanno dell’arte un fondamento della comunicazione sociale, uno specchio e un laboratorio dei cambiamenti in atto.

La pelle è il fondamento più antico dello sviluppo psichico. È l’involucro, il confine, la membrana limitante che tiene insieme le varie parti dell’Io disgregate, percepite alla nascita, prive di legami reciproci e con il mondo esterno. È attraverso la pelle che si stabiliscono i contatti tra mente e corpo, in un dialogo interiore reso possibile dal riconoscimento della differenza tra il Sé e l’Alterità.
È sulla consapevolezza di questa scissione che si basa la performance di Francesca Fini, frutto di una ricerca multidisciplinare sull’ibridazione corpo-tecnologia.

L’artista utilizza un microscopio digitale e un software da lei stessa realizzato, per scansionare la sua pelle centimetro per centimetro. Ecco quindi che il corpo unitario come rappresentazione dell’essere e dell’identità, si converte in un insieme di sfaccettature dove la sostanza si assoggetta alla superficie, il contenuto alla forma.
La performance postmoderna – scrive Teresa Macrì «si afferma come dislocamento di corporeità, lasciando la dimensione rituale e intimista dell’inconscio molecolare e tessendo una dimensione inorganica, una smaterializzazione della carne che, nel fantasmatico processo di sintesi, diviene manipolazione, alterazione, trasformazione del sé»1.

Dalla poli-cromia della pelle di Fini –poi registrata-, si produce una sorta di paesaggio sonoro e visuale in progress dalle infinite varianti; un video mostra il colore dominante rilevato, il codice RGB e l’immagine macroscopica dell’epidermide. Le luci, strategicamente teatrali, inquadrano l’artista mentre con la proiezione alle spalle si osserva allo specchio, alludendo anche alle origini della visione egocentrica del mondo occidentale contemporaneo: «si infrange lo specchio - scrive Nietzsche - e si gode poi la nuova immagine del proprio io».2
Il riferimento alla dimensione narcisistica dove il corpo femminile è equiparato a un oggetto di cui si è modificato il senso e il valore, evidenzia qui i forti legami tra il linguaggio performativo e l'analisi della nostra Società.

(Lori Adragna. Dicembre 2016).

Francesca Fini è un’artista dalla visione interdisciplinare, la cui ricerca spazia dalla videoarte al documentario sperimentale, dal teatro alla performance art nonché alle arti digitali e all’installazione pittorica, inoltrandosi in quel territorio di confine dove le arti visive si ibridano e cercando di proporne una sintesi nuova proprio nel linguaggio performativo contemporaneo. Negli anni ha performato ed esibito il suo lavoro al MACRO di Roma, al Manege Museum di San Pietroburgo, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, alle Tese dell'Arsenale di Venezia, a Toronto per FADO Performance Art Festival, a Chicago per Rapid Pulse Festival, a Belo Horizonte per FAD Festival De Arte Digital, a San Paolo e a Rio per FILE Electronic Language International Festival. Sempre a Venezia ha preso parte alla prima Venice International Performance Art Week, nei suggestivi spazi di Palazzo Bembo, e presentato i suoi video su invito di Carlo Montanaro presso la galleria AplusA, padiglione della Slovenia alla 55° Biennale di Venezia. Nel 2014 è stata selezionata da Bob Wilson per partecipare a cinque settimane di residenza artistica presso il Watermill Center di New York, l’incubatore di arti performative da lui diretto, e successivamente è stata invitata alla Triennale di Milano per un evento del Watermill Center presso l’Illy Art Lab. Francesca Fini ha presentato il suo lavoro all’Accademia di Belle Arti di Bologna, all’Università di Coimbra, alla RUFA di Roma, al Satyajit Ray Film and Television Institute di Calcutta, alla ESAD University di Caldas da Rainha e al Georgia Institute of Technology di Atlanta, per il Margaret Guthman Musical Instrument Prize. Nel febbraio del 2016, dopo un anno di lavorazione, ha ultimato il suo lavoro più impegnativo: il lungometraggio sperimentale “Ofelia non annega”, che mescola il linguaggio della performance art a quello dell’archivio storico dell’Istituto Luce. Il film, coprodotto e distribuito da Luce Cinecittà, è stato presentato in anteprima assoluta al Watermill Center di New York e in contemporanea al Festival Videoformes di Clermont-Ferrand. Nel maggio del 2016 ha passato un periodo a Gerusalemme, su invito di Musrara Mix Festival e di The Naggar School of Art, per realizzare un “performance-based” film ispirato al tema della migrazione. Il film è stato presentato il 21 ottobre in anteprima internazionale a Berlino, a cura di CIRCLE 1 Gallery.
I video di Francesca Fini sono distribuiti da Video Out di Vancouver e VIVO Media Art Center Canada.
www.francescafini.com

SCHEDA INFO
ore 15.00-15.10 apertura ore 15.10-17.00 Chiara Mu, Luisa Valeriani
ore 17.10-17.25 performance Francesca Fini
ore 17.30-19 Valentina Piccinni, Carla Subrizi dibattito

Performance di Francesca Fini a cura di Lori Adragna e Anna de Fazio Siciliano
Presso Aula Magna della Scuola di Lettere Filosofia Lingue
via Ostiense, 234 dalle 15.00 alle 19.00

info: [email protected]