Fotografia contemporanea tedesca. La Scuola di Düsseldorf

  • SIMONDI

Informazioni Evento

Luogo
SIMONDI
Via Della Rocca 29, Torino, Italia
Date
Dal al

da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento

Vernissage
06/12/2012
Contatti
Email: info@albertopeola.com
Artisti
Candida Höfer, Andreas Gursky, Thomas Struth, Bernd & Hilla Becher, Thomas Ruff, Elger Esser
Generi
fotografia, collettiva
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Alberto Peola espone le opere degli artisti della Scuola di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, città che tra il 1976 e il 1997 ha rappresentato un luogo di eccellenza della produzione fotografica e un centro di formazione professionale e artistica ad altissimo livello.

Comunicato stampa

Alberto Peola espone le opere di Hilla e Bernd Becher, Elger Esser, Andreas Gursky, Candida Höfer, Thomas Ruff e Thomas Struth, artisti della Scuola di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, città che tra il 1976 e il 1997 ha rappresentato un luogo di eccellenza della produzione fotografica e un centro di formazione professionale e artistica ad altissimo livello.

Hilla (nata nel 1934) e Bernd Becher (1931-2007) vi insegnarono per l’intero ventennio. A loro, nella duplice veste di docenti e di artisti tra i più affermati a livello internazionale già a metà degli anni settanta, va riconosciuto un contributo decisivo nell’emancipazione artistica della fotografia.

La denominazione “classe di Becher” o “scuola di Düsseldorf” definisce un’affinità di visione fotografica oggettivante da una certa distanza. Ma, partendo dal processo di rinnovamento della fotografia documentaria perseguito dai Becher con estremo rigore e coerenza, gli “allievi”- Thomas Struth (diplomatosi nel 1980), Candida Höfer (nel 1982), Thomas Ruff (nel 1985), Andreas Gursky (nel 1987), Elger Esser (nel 1997) - hanno sviluppato percorsi artistici autonomi caratterizzati da un personale approccio concettuale e da un proprio linguaggio iconografico, aprendo nuove potenzialità all’immagine e contribuendo a loro volta all’affermazione della fotografia come opera d’arte, attraverso l’impiego di grandi formati, l’uso di sottili procedimenti di colorazione o della rielaborazione digitale, la scelta di una particolare presentazione.