Flavio Lucchini – Sul sogno del corpo che ‘abita’

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DUCALE
Piazza Ducale 2, Sabbioneta, Italia
Date
Dal al

9.00 – 13.00; 14.30 – 18.30; chiuso: Lunedì

Vernissage
22/09/2012

ore 18 Teatro all’Antica

Contatti
Email: areart@superstudiopiu.com
Sito web: http://www.flaviolucchiniart.com
Artisti
Flavio Lucchini
Curatori
Anna Vergine, Gabriele Fallini
Generi
architettura, design, personale
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Flavio Lucchini architetto, artista che ha vissuto e ri-creato il mondo della rivista di moda e del suo intorno, nel consistere di uno sguardo rivolto al corpo in quanto costruzione dell’abito e del saper guardare il corpo vestito, è protagonista di un evento rivolto all’abitare.

Comunicato stampa

"Flavio Lucchini architetto, artista che ha vissuto e ri-creato il mondo della rivista di moda e del suo intorno, nel consistere di uno sguardo rivolto al corpo in quanto costruzione dell’abito e del saper guardare il corpo vestito, protagonista di un evento rivolto all’abitare. Il corpo come i luoghi, lo spazio storico come il vivere contemporaneo. L’anima dell’abito corrisponde ed è parallela all’anima dell’architettura di Sabbioneta, città di fondazione creata da Vespasiano Gonzaga Colonna, grande e tenace personaggio che attraverso il credo in un’idea ha concretizzato il sogno di una Città Ideale" Anna Vergine e Gabriele Fallini

"Dopo aver fatto "il pieno" di moda per più di trent'anni in modo impegnato e serio, tra giornali fotografie atelier sfilate e cose varie, a un certo punto mi sono stufato. Era arrivato il momento di vedere la moda con distacco. Ne sono uscito come art-director, ma vi sono rimasto attaccato come artista. Sono nati così i bassorilievi Fashion-lunapark dei primi anni '90, un po' di ironia mi ci voleva. Poi i Dress-Toys (1993/95), cubetti irregolari in ferro laccato a colori o in acciaio cor-ten, ingenuamente disposti fino a rappresentare figure e vestiti. In seguito sono diventati dei Totem urbani, abiti deificati in grandi dimensioni per spazi all'aperto. Con le sculture Gold mi sono avvicinato all'abito meglio definito. I Dress-Memory che ho realizzato dopo rappresentano la mia personale debolezza per i bei vestiti. Poi sono arrivati i Ghost, fantasmi d'abito senza corpo. E le Dolls, ragazzine ingenue e sfrontate, ironiche e colorate, le Faces, ritratti di donna come tracciati da un bambino, i Flowers, grandi fiori immaginari, i Marshmallows, dolci pupazzi nei colori dei bon bon americani e i Burqa e le Cover (lavori digitali) sullo stesso tema, per riflettere sulla donna negata, sul passato così presente oggi. Attualmente sto proseguendo la mia ricerca attraverso l’arte digitale" Flavio Lucchini

http://www.flaviolucchiniart.com