Eseguire l’inatteso. Ontologia della musica e improvvisazione

Informazioni Evento

Luogo
CIRCOLO DELLA STAMPA
Corso Stati Uniti 27, Torino, Italia
Date
Il
Vernissage
10/04/2017

ore 18

Curatori
Nicola Davide Angerame, Peppino Ortoleva, Michela Garda, Alessandro Bertinetto
Generi
performance - happening, presentazione, incontro - conferenza
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Presentazione dell’ultimo libro di Alessandro Bertinetto, “Ontologia della musica”.

Comunicato stampa

Presentazione del libro di Alessandro Bertinetto: Eseguire l’inatteso. Ontologia della musica e improvvisazione, Roma, il Glifo 2016.

Si tiene lunedì 10 aprile 2017, a partire dalle ore 18 presso il Circolo della Stampa (Sala Roccati), in Corso Stati Uniti 27 a Torino l'evento di presentazione dell'ultimo libro di Alessandro Bertinetto, “Ontologia della musica”.

Bertinetto è docente di Estetica musicale all'Università di Udine, al suo attivo ha diversi libri tra i quali “Il pensiero dei suoni” (Bruno Mondadori) e “Storia dell'estetica moderna” (Il Mulino). Il suo libro tratta le diverse posizioni filosofiche relative all’ontologia della musica, al fine di sostenere due tesi tra loro interconnesse. La prima tesi concerne il carattere specifico dell’ontologia dell’improvvisazione musicale che prevede la coincidenza dell’invenzione con la performance.
La seconda tesi riguarda la specificità dell’improvvisazione come perno su cui poggiare una riformare radicale dell’ontologia della musica e quindi del senso filosofico che diamo al trmine “musica”.
Per Bertinetto anche l’esecuzione o l’interpretazione di un’opera musicale sono di per sé inattese e inattesa è sempre la realtà concreta dell’opera, che vive soltanto nella performance.

Con lui ne parleranno alcuni ospiti tra cui Michela Garda dell'Università di Pavia, Peppino Ortoleva dell'Università di Torino e Nicola Davide Angerame, curatore indipendente e critico d’arte che proporrà una riflessione sullo status dell'improvvisazione nel mondo della pittura e dell'arte visiva in generale, affrontando l'opera e la filosofia musicale di John Cage come ponte ideale tra l'ontologia della musica e quella dell'arte.

La presentazione si avvarrà di un momento performativo in cui il trombettista e organizzatore di concerti jazz Johnny Lapio guiderà il pubblico all’ascolto del nuovo disco da lui curato che omaggia il progetto nato a La Scala di Milano nel 1976, il BussottiOperaBallet e la composizione “Calendario II” del 1991, riattivandola grazie al lavoro improvvisativo di dodici solisti (di cui molti torinesi) chiamati a suonare brani della durata di tre minuti articolati in movimenti di un minuto ciascuno. Sono haiku musicali che si uniscono a fine disco in una improvvisazione collettiva.

Questo disco appare come un viatico verso le tesi del libro di Bertinetto. Infatti, in questa composizione l’esecutore può scegliere liberamente quali note selezionare e in quale ordine all’interno della traccia lasciata dal compositore, traendo ispirazione dalle altezze tanto quanto dalle immagini esotiche della partitura dedicata appunto all'idea del calendario giapponese.

Un album che vede collaborare musicisti di primo piano come Furio Di Castri, Luca Biggio, Fulvio Chiara, Francesco Partipilo, Max Carletti, Pasquale Innarella, Valentina Piovano, Giuseppe Ricupero, Fabio Giachino, Giancarlo Schiaffini e Lino Mei.