Erica Nyholm – La quarta parete

Informazioni Evento

Luogo
VISIONAREA ART SPACE
Via Della Conciliazione 4 - 00193 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
16/01/2018

ore 18,30

Artisti
Erica Nyholm
Curatori
Claudio Composti
Generi
fotografia, personale
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Erica Nyholm (Helsinki, classe 1987) è una fotografa finlandese. Nel 2012 è stata una delle giovani artiste segnalate a Paris Photo da Christian Caujolle per la sezione Giovani Talenti.

Comunicato stampa

Erica Nyholm (Helsinki, classe 1987) è una fotografa finlandese. Nel 2012 è stata una delle giovani artiste segnalate a Paris Photo da Christian Caujolle per la sezione Giovani Talenti.

Utilizza la fotografia con un grande senso di regia e composizione pittorica, nel solco della tradizione ritrattistica che affonda le radici negli albori della storia dell’arte. Ritrae sé stessa o la sua realtà familiare e amicale, ricreando potenti ritratti di famiglia contemporanei. Erica ci parla di tradizioni sociali e di appartenenza a un gruppo. Nelle sue storie, si concentra una forte presenza di personaggi con un (presunto) bagaglio di legami parentali che ogni famiglia si porta dietro, specie nella relazione inter-generazionale tra donne. In un tempo sospeso, ci mostra un album privato che riesce a ricreare atmosfere intime che tutti noi conosciamo bene e di cui diventiamo testimoni e attori involontari grazie all’effetto di “effetto di straniamento”, tecnica teatrale di coinvolgimento diretto del pubblico, per renderlo più critico, definito da Bertold Brecht, sfondando quella che in gergo si chiama quarta parete, l’immaginaria divisione tra attori e spettatori. Ma allo stesso tempo, nelle opere di Erica Nyholm c’è un senso di familiare, come quando si arriva, attesi, in ritardo ad un appuntamento. Quasi quei suoi stessi personaggi ci stessero aspettando per la resa dei conti. Ognuno di noi entra così in qualche maniera a fare parte di queste storie un poco inquietanti, pur nell’estetica controllatissima, nel ruolo di amici, figli, parenti o genitori. Giudici o complici. Ognuno con il proprio peso di ricordi, legami, affetti e, a volte, dolori. Ognuno con il proprio copione da recitare. Si va in scena.