Eat

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO EX ENEL
via Santa Franca 56 , Piacenza, Italia
Date
Dal al

La mostra è visitabile solo sabato 11/6 dalle 18 alle 22 e domenica 12/6 dalle 16 alle 20.

Vernissage
11/06/2016

ore 18

Artisti
Roberto Ago, Aníbal López, Filippo Berta, Alessandra Cassinelli, Marcell Esterhazy
Generi
video
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Una selezione di sei spettacolari video-proiezioni dalla collezione Lino Baldini.

Comunicato stampa

La Fondazione Piacenza Vigevano e Placentia Arte sono liete di presentare:
“EAT”
Una selezione di sei spettacolari video-proiezioni dalla collezione Lino Baldini.
Le opere in mostra riflettono sul “mangiare” e sulla vita attraverso i video degli artisti: Roberto Ago, Filippo Berta, Alessandra Cassinelli, Marcell Esterhazy, Anibal Lopez.
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Inaugurazione sabato 11 giugno 2016 ore 18
Ex Palazzo Enel - Via Santa Franca 36 Piacenza
La mostra è visitabile solo sabato 11/6 dalle 18 alle 22 e domenica 12/6 dalle 16 alle 20.
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ARTISTI

Roberto Ago
“Breath” (2013)
Video 4’
Roberto Ago ama definirsi ermeneuta "tra" le immagini; affianca all'attività creativa quella di ricercatore. Nell’ intenso video Breath la celebre fotografia di reportage realizzata da Kevin Carter (Premio Pulitzer nel 1994) ritrae un avvoltoio in procinto di divorare una bambina sudanese agonizzante. Il fatto costò, poco tempo dopo l'aggiudicazione del premio, nientemeno che il suicidio al suo "rapace" quanto sfortunato autore. Il video sottopone ciascuno ad una interrogazione cupa e incalzante che ripercorre la struggente commemorazione di due vittime accomunate da un destino beffardo.

Filippo Berta
“Homo Homini Lupus” (2011)
Video 3’
In una distesa desolata alcuni lupi si contendono una bandiera come fosse l’unica fonte vitale, provocando una lotta dissennata e convulsa in cui ciascuno cerca di sbranare più brandelli possibili. La bandiera esprime un doppio significato, perché nella storia dell’uomo ha sempre definito un territorio entro cui avviene questa lotta fratricida e simboleggiato l’imposizione del proprio potere sugli altri.
Il video mostra una collettività omogenea che nasconde in sé diverse identità che, eccitate da un istinto violento di sopravvivenza, strappano e accumulano le risorse altrui, per poi imporre il proprio potere.

Alessandra Cassinelli
“Issue De Secour” (2005)
Video 1’
Inquadratura fissa, treno in movimento. In primo piano una donna nutre il suo bambino, imboccandolo. Si manifesta un legame magnificamente fisico, quasi animalesco, un rapporto fisico estremo, quanto uno sessuale.

Marcell Esterhazy
“V.N.P. V2.0” (2005)
Video 14’ 25”
Il fenomeno dell’alienazione, l’esclusione provocata dall’inadeguatezza sociale, scarsa mobilità e lentezza è il punto di partenza del video di Marcell Esterházy. L'artista ha documentato il pranzo della domenica della sua famiglia in cui il nonno era un partecipante. Nel montaggio del video, Esterházy ha usato un effetto di accelerazione grazie al quale il nonno solitamente molto lento nei movimenti diventa normale, mentre i gesti e le conversazioni degli altri partecipanti sembrano deformati, incomprensibili e assurdi a causa della loro eccessiva rapidità. Se non fosse per questo escamotage, i movimenti lenti del nonno sarebbero al di là dei confini della pazienza dello spettatore medio. Il video di Esterházy riporta alla mente il famoso romanzo di Sten Nadolny "La scoperta della lentezza" in cui la lentezza si presenta solo come virtù.

Anibal Lopez
“HUGO” (2008)
Video 10'33''
La storia di HUGO. Il dolce e l’amaro.

Filippo Berta
“Concerto per solisti” 2015
Video 3’14”
Performance realizzata presso l’Ambasciata italiana di Berlino.
Un gruppo di uomini bevono del brodo, ordinatamente seduti al tavolo del salone ricevimenti dell’Ambasciata italiana di Berlino. Ciascun individuo manifesta la sua presenza enfatizzando ogni sorso.
Il tentativo del singolo di distinguersi da una collettività uniforme (lo stesso vestito, lo stesso piatto…) si rivela però fallimentare. Ognuno di essi è inesorabilmente assorbito da un caotico rumoreggiare e ne consegue una parodistica competizione, in cui tutti cercano di sovrastarsi.