Dialogues

Informazioni Evento

Luogo
CIRCUS STUDIOS
E. Pestalozzi 4, Milano, Italia
Date
Dal al

dal Lunedì al Venerdì, h. 9.00/ 18.00.

Vernissage
11/12/2014
Contatti
Email: digitalpr@policyrc.com
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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“Dialogues è una ricerca di fusione tra pittura e scultura.” Questa la definizione di Karin Müller, critica d’ arte e gallerista francese specializzata in arte moderna e contemporanea, autrice di testi dedicati a Nicola De Staël, Eduard Hopper, Matisse e Van Gogh.

Comunicato stampa

Giovedì 11 Dicembre nel cuore creativo di Milano, Circus Studios nella sua imponente struttura post-industriale di inizio del ‘900, centro di sperimentazione, crocevia dell’alta moda, arte e cultura contemporanea inaugura, in collaborazione con Flaq di Parigi, galleria d’arte e polo artistico e culturale dal 2010, la mostra DIALOGUES.

Riccardo Angelini e Carlo Cossignani presentano le loro opere in un intreccio tra psicologia e percezione della forma, in una ricerca continua tra linguaggi differenti.

"Dialogues è una ricerca di fusione tra pittura e scultura." Questa la definizione di Karin Müller, critica d’ arte e gallerista francese specializzata in arte moderna e contemporanea, autrice di testi dedicati a Nicola De Staël, Eduard Hopper, Matisse e Van Gogh.

Il risultato è spettacolare. Alla fine del percorso espositivo le opere dei due artisti si incontrano, si abbracciano e si intrecciano per formare una unica identità. Incredibile. Affascinante. Scultura e pittura antropomorfe sembrano strizzare l'occhio al nostro mondo ossessionato dall'immagine.

Gli scarabocchi d’ottone di Carlo Cossignani, figure evanescenti, senza forma, astratti, oscillano e si manifestano a discrezione dello spettatore, fino alla comparsa di figure. Presentati su piedistalli o sospesi a fili invisibili hanno la grazia delle teste delle Cicladi o di Brancusi.

“La visione dell’arte contemporanea non può prescindere dalle contaminazioni culturali che si intrecciano e producono sintesi innovative legate alla tradizione dell’utilizzo e dell’espressione della materia”