Carlo Vicenti – Stati mentali

Informazioni Evento

Luogo
CHIOSTRO DELLE CLARISSE
via Porta Putignano, Noci, Italia
Date
Dal al

19:00 – 21:00

Vernissage
03/07/2016

ore 19

Artisti
Carlo Vicenti
Curatori
Lorita Tinelli
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Abilmente e con l’uso di elementi semplici (la pietra e il rame) è in grado di rendere con precisione una vasta varietà di stati mentali semplici e complessi.

Comunicato stampa

Uno stato mentale è quell’insieme delle nostre percezioni e valutazioni cognitive, e delle emozioni
ad esse correlate, che sperimentiamo in un dato momento della nostra vita. Esso rappresenta una
sorta di equilibrio tra l'esperienza cognitiva e quella sensoriale, ed è non solo coerente al suo
interno, ma, anche lo è, se tutto procede bene, con i riscontri di realtà che ci circondano.
E' molto impegnativo passare da uno stato mentale all'altro ed il cambiamento è spesso dovuto ad
una circostanza esterna. Senza questo stimolo è molto difficile ci sia un cambiamento. E' più
semplice, per esempio, tirarci su dopo una giornata triste, a seguito di una visita inaspettata e
piacevole mentre è davvero più complicato fare il cambiamento da soli e convincerci di non avere
un valido motivo per essere giù.
Gli stati mentali sono blindati infatti è praticamente impossibile pensare, quando siamo in uno stato
mentale, ad un altro completamente diverso.
Data la complessità della mente, riconoscere e rappresentare gli stati mentali, propri e altrui,
presuppone uno sforzo notevole ed una teoria della mente. Tale abilità si sviluppa nel tempo e
deriva da una serie di attitudini acquisite e da esperienze fatte sin dalla prima infanzia, che portano
alla formazione di rappresentazioni mentali proprie e altrui, che guidano il comportamento sociale
dell'individuo. Il tutto è agevolato da un grande processo di riflessione, osservazione ed
elaborazione.
Le rappresentazioni di Carlo Vicenti evidenziano la sua capacità di aver acquisito quella teoria
della mente, capace di interpretare sentimenti ed emozioni altrui e quindi manifestando una grande
empatia circa il vissuto umano. Abilmente e con l'uso di elementi semplici (la pietra e il rame) è in
grado di rendere con precisione una vasta varietà di stati mentali semplici e complessi. Ne riporta
sfumature e spettacolarità dei gesti, immortalando dinamismi non sempre facilmente esprimibili,
quali metafore di un continuo divenire. Modalità simili a quelli di uno psicologo nel momento in cui
intraprende il fine e laborioso percorso di conoscenza del mondo interiore del proprio paziente, allo
scopo di scoprirne i risvolti più significativi, facendoli riemergere dall'inconscio alla
consapevolezza, affinchè possano diventare 'strumenti di guarigione'
Lorita Tinelli

Carlo Vicenti è nato a Noci (Ba) il 24 luglio 1954.
L’inizio del suo personale e originale percorso artistico risale al 1994. Gli esordi sono il frutto di un impegno estemporaneo e sperimentale. Le prime opere spaziano tra arte povera (usa trucioli di legno, residui di ferro, sabbia, vetri, etc.) e paesaggi informali spatolati. Durante questa fase embrionale, tra pratica e teoria, s’imbatte nell'arte di Casimir Malevič e del suo proposito di ottenere una totale liberazione dell'arte dal mondo oggettivo. Al pittore russo è ispirata una serie di quadri astratti geometrici. Seguono le prime opere che Vicenti sente veramente sue: una serie di tele legate al territorio, al recupero e alla valorizzazione di tipiche emergenze architettoniche e culturali: i Trulli.
La spasmodica ricerca del pittore nocese sfocia nel 2001 nella fase "blu" con la tipica produzione denominata Correnti.
Linee sinuose, curve, cerchi, volute, spirali, onde…: la materialità del blu oltremare, ora scalfita, ora lavorata dal sapiente uso della spatola riesce ad attivare la fantasia e la creatività del fruitore.
Il blu oltremare che caratterizza la produzione artistica di questo periodo è protetto da un Marchio registrato. La particolare combinazione cromatica accoppiata all'espressione "blu vicentiano", è infatti depositata nel 2001 presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi di Roma.
Il “blu vicentiano” resta protagonista e attivo ispiratore della seguente produzione del 2006, intitolata Il colore del vento.
Nel 2007 è la volta della singolare ed originale serie Lo zoo. La opere presentano una caratteristica insolita e innovativa: ogni pezzo è impreziosito da scaglie di vero oro.
Il 2008 è l’anno della collezione Oltre. Vicenti nelle sue tele, caratterizzate sempre dal classico blu, supera la dimensione terrena per proiettarsi verso il cielo, verso l’infinito, oltre ogni limite spaziale e temporale, oltre ogni convenzione.
L’infinito come paradigma di quello slancio vitale e quella tensione verso la felicità, verso nuove mete che albergano nell’animo d’ogni uomo.
Tra il 2008 e 2009 la frequentazione di molti grandi artisti italiani consente a Vicenti di arricchire il suo bagaglio culturale e di accrescere competenze e sensibilità. I consigli di amici come Pietro Coletta e Claudio Olivieri sono di stimolo per la collezione Neumi, ispirata al Canto gregoriano. Una tela di questa collezione è stata personalmente donata al Santo Padre Benedetto XVI.
La collezione 2011, a cui Franco Arminio ha dato il titolo “TERRA INVISIBILE”, ritrae il paesaggio nell’astrattismo totale. Nel settembre 2013 presenta una mostra di sculture dal titolo “Emersione”.
Nel 2015 sculture dal titolo “Caduta massi”.