Battisti il tratto delle emozioni

Informazioni Evento

Luogo
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE
Viale Pietro De Coubertin 34, Roma, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 21.00 Sabato e Domenica dalle 11.00 alle 21.00

Vernissage
14/09/2011

ore 19

Contatti
Email: ufficiostampa@musicaperroma.it
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

prodotta dalla Fondazione Musica per Roma

Curatori
Gianni Borgna, Carla Ronga
Generi
documentaria, arte contemporanea
Loading…

In mostra undici quadri dipinti dallo stesso Lucio Battisti fra il 1969 e il 1972, e le prime tre chitarre acquistate del cantautore ancora minorenne, prima della sua partenza per Milano.

Comunicato stampa

Inaugura mercoledì 14 settembre 2011 alle 19:00 presso lo spazio espositivo AuditoriumArte dell’Auditorium Parco della Musica di Roma la mostra Battisti, il tratto delle emozioni a cura di Gianni Borgna e Carla Ronga, prodotta dalla Fondazione Musica per Roma.
La mostra resterà aperta fino al 2 ottobre 2011.
In mostra undici quadri dipinti dallo stesso Lucio Battisti fra il 1969 e il 1972, e le prime tre chitarre acquistate del cantautore ancora minorenne, prima della sua partenza per Milano.

Le tele, che hanno per titolo quello delle canzoni interpretate o comunque musicate dall’artista,
sono state concepite dopo ore passate a tormentare le corde della chitarra, quando a volte Battisti, come ha raccontato la sorella Albarita, si chiudeva in cucina e su mezzi di fortuna si metteva a dipingere creando i suoi quadri.
I temi delle opere sono intrinseci ad alcune canzoni: si passa dai colori intensi e solenni della “Collina dei Ciliegi” alle sovrapposizioni e sfumature di “Sognando e Risognando”, dal particolare di “Una Giornata Uggiosa”, monotona, triste, dove tutto è uguale e ripetitivo, all’universalità de “La Macchina del Tempo”, con i suoi colori forti, decisi e i suoi numeri grandi e violenti attorno ad una carcassa di sveglia. E ancora, dai colori accesi dei “Due Mondi”, dove uno è il contrario dell’altro ma è anche l’interfaccia dell’altro e quindi si cercano, alla globalizzazione di “Gente per Bene Gente per Male”, dove il globo del bene sorge dal basso e cerca di influenzare l’area circostante dominata dal tentacolo del male.
Tele contrastanti, nel tratto di pennello e nelle emozioni che ci comunicano, testimonianze della ricchezza del suo essere artista perché dimostrano come la sua fantasia sapesse tradurre in colori il mondo e le emozioni mentre il suo genio trasformava tutto ciò che lo circondava in musica. Quella musica che ha coinvolto almeno tre generazioni facendoci sognare, innamorare e piangere.

Tra le chitarre in mostra, la prima ad esser stata suonata dal cantautore, decorata ed autografa.