Annemarie Laner – They Never Wonder

Informazioni Evento

Luogo
KUNST MERAN/O ARTE
Via Portici 163, Merano, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.

Vernissage
01/06/2012

ore 19.30

Artisti
Annemarie Laner
Curatori
Valerio Dehò
Generi
arte contemporanea, personale
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L’artista pusterese Annemarie Laner apre un ciclo espositivo, curato da Valerio Dehò, che intende esplorare le posizioni di tre riconosciuti artisti altoatesini. La mostra rimane presso Merano Arte per tutto il mese di giugno. A luglio seguirà una personale di Martin Pohl, ad agosto sarà la volta del venostano Jörg Hofer.

Comunicato stampa

Merano Arte presenta nel corso dell’estate le posizioni di tre artisti altoatesini: Annemarie Laner, Martin Pohl e Jörg Hofer. Il terzo piano della galleria meranese ospiterà nei mesi di giugno, luglio ed agosto tre mostre fra loro molto differenti, concepite dagli artisti specificatamente per gli spazi di Merano Arte.
Ad aprire il ciclo di esposizioni, curato da Valerio Dehò, è l’artista pusterese Annemarie Laner, il cui lavoro prende spunto da dati personali e contemporaneamente antropologici. La sua attività è ampia e spesso lavora per cicli di opere, spaziando dalla grafica alla Public art. I lavori esposti a Merano Arte, che hanno come tema gli animali, prendono spunto da elementi reali, ma è presente al tempo stesso un'apertura verso la fantasia come territorio di ricerca e di riscontro delle proprie attitudini. Laner guarda il mondo attuale con uno sguardo insieme diretto ed analitico, cercando di collegare l'attualità agli archetipi e viceversa. Le figure degli animali rimandano sia alla nostra memoria collettiva, sia alla realtà della natura in un periodo di grandi cambiamenti e distruzioni.
L'arte di Annemarie Laner è aperta anche quando mostra una certa gravità: la sua intensità espressiva mette a fuoco particolari e situazioni di un ambiente in degrado, recuperando però la dimensione antropologica della presenza dell'uomo nel contesto naturale, i rapporti che ci legano agli animali come esseri viventi e figure di un racconto comune. Lo sguardo di Annemarie Laner è attento e preoccupato ma lascia sempre la possibilità allo spettatore di interpretare e di immaginare relazioni e potenzialità.