Alessandro Nassiri Tabibzadeh – 21184

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE GUIDO LODOVICO LUZZATTO
via Canova 7 - 20145 , Milano, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni fino al 18 marzo 2017, h. 17.00-20.00

Vernissage
14/03/2017

ore 18,30

Artisti
Alessandro Nassiri Tabibzadeh
Generi
arte contemporanea, personale
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La Fondazione Guido Lodovico Luzzatto apre le proprie porte al pubblico sotto una vesta inedita, ospitando un progetto di Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975) appositamente concepito in dialogo con gli spazi di via Canova 7.

Comunicato stampa

Dal 14 al 18 marzo, in occasione della terza edizione di Studi Festival, la Fondazione Guido Lodovico Luzzatto apre le proprie porte al pubblico sotto una vesta inedita, ospitando un progetto di Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975) appositamente concepito in dialogo con gli spazi di via Canova 7.
Il lavoro è frutto di una residenza dell’artista in quella che – oggi sede della Fondazione – è stata dal 1920 al 1990 l’abitazione dello storico e critico dell’arte antifascista Guido Lodovico Luzzatto. Attraverso la memoria dei suoi interni e una serie di tracce di vita, di pensiero, di viaggi (opere d'arte, arredi, fotografie, lettere, manoscritti, libri), i suoi ambienti restituiscono la traiettoria umana e professionale della famiglia Luzzatto e di quella della borghesia intellettuale cosmopolita degli anni tra due guerre.
La riflessione dell’artista è scaturita a partire dalle suggestioni offerte dalla casa, luogo domestico il cui volto è rimasto sostanzialmente immutato nel tempo nella sua distintiva stratificazione di oggetti e documenti. Le sue stanze, pressoché sconosciute al pubblico, hanno inaspettatamente conservato pieghe e inflessioni del vissuto, in una sorta di archivio privato espanso. Nassiri ha lavorato per sottrazione, cercando di sfuggire alla grammatica dell’intervento installativo per esplorare gli elementi propri dello spazio in cui si è trovato ad agire.
La scelta si è da subito indirizzata, oltre le testimonianze paradigmatiche della vicenda luzzattiana, sui dettagli, gli scarti, gli spazi vuoti, sul ripetersi di espressioni e forme di una quotidianità percepita dai suoi protagonisti – tra ménage e rito – come un presente da tramandare. Lasciandone emergere il valore privato e, al contempo, quello legato alle relazioni familiari e collettive, l’artista ha selezionato alcune serie di materiali visivi e documentari reinterpretandole e presentandole in un percorso discreto che si snoda nei diversi ambienti della Fondazione.

Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975)
Artista, fotografo e video maker, ha esposto i suoi film e i suoi progetti presso spazi espositivi italiani e esteri come: Museo del 900 (Milano), Mart (Rovereto), Triennale di Milano, Location One (New York), Kunstverein (Milano), New Chinatown Barbershop Gallery (Los Angeles), Villa Croce (Genova), Vox Populi (Philadelphia), Mac/Val (Paris), Isola Art Center (Milano). È tra i fondatori del gruppo Vladivostok che, con la giurista Alessandra Donati, ha messo a punto i contratti degli artisti. Dal 2013 al 2016 lavora per lo spazio no profit Careof (Milano) e, insieme ad un nuovo gruppo di soci, trasforma l’associazione valorizzandone il patrimonio e il carattere di sperimentazione che l’hanno guidata dal 1987.
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Fondazione Guido Lodovico Luzzatto
Intitolata alla memoria dell’intellettuale Guido Lodovico Luzzatto (1903-1990), la Fondazione promuove progetti e iniziative quali mostre, pubblicazioni, workshop, convegni intorno alle tematiche della storia dell'arte, della politica e dell’ebraismo, privilegiati ambiti di indagine e di scrittura dello studioso. Storico dell’arte nato da famiglia ebraica e antifascista, vicino alla cultura riformista di Turati e Treves, negli anni tra le due guerre visse e lavorò tra Milano, la Svizzera e Parigi, dove entrò in contatto con il gruppo dei fuoriusciti italiani e dei pittori dell’École de Paris. La sede della Fondazione, aperta nel 1996 presso quella che fu l'abitazione del critico dal 1920 al 1990, ospita l'archivio della famiglia Luzzatto e una ricca biblioteca specializzata (più di 8.000 volumi e 300 testate di periodici) aperta alla consultazione.