Alberto Di Fabio – Paesaggi della mente

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE - MUSEO CARANDENTE
Piazza Collicola, 1, 06049 , Spoleto, Italia
Date
Dal al
Vernissage
25/06/2011

ore 12

Artisti
Alberto Di Fabio
Curatori
Gianluca Marziani
Generi
arte contemporanea, personale
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In concomitanza con l’apertura di “Oasi Collicola”, il museo presenta un lavoro murale di Alberto Di Fabio. Si tratta della quarta acquisizione su una delle pareti di Palazzo Collicola, a sottolineare una qualità di intervento da muro che supera i confini della street art per ritrovare memorie rinascimentali e aprirsi ad autori con fisionomie eterogenee.

Comunicato stampa

In concomitanza con l’apertura di “Oasi Collicola”, il museo presenta un lavoro murale di Alberto Di Fabio. Si tratta della quarta acquisizione su una delle pareti di Palazzo Collicola, a sottolineare una qualità di intervento da muro che supera i confini della street art per ritrovare memorie rinascimentali e aprirsi ad autori con fisionomie eterogenee. Di Fabio indaga gli estremi del creato (dal micromondo cellulare al macromondo delle stelle) attraverso una pittura di raffinata costruzione, immaginifica nel suo spirito ma scientifica negli approcci. Un dipingere sul confine tra figurazione e astrattismi, vicino ai temi scottanti del Pianeta in pericolo, alla cultura ecologista, alle relazioni tra corpo e inquinamento. I paesaggi della mente nascono da qui…

Scrive Gianluca Marziani: “Gli occhi di Alberto Di Fabio sono quelli di un viaggiatore subliminale che mette Uomo ed Ecosistema al centro dello sguardo. Micro e macro si intrecciano così in un’estasi dello spirito visuale: dal micromondo cellulare alle montagne himalaiane, dalle catene di DNA ai minerali ed altri organismi reali, il viaggio negli opposti indica l’umanità come equilibratore necessario, vera bilancia in un’analisi morale tra le più attuali e “utili” della recente pittura. I colori appaiono squillanti e magicamente vivi, fatti di contrasti e scale armoniche, variazioni tonali e accostamenti sorprendenti. Come una concatenazione cellulare, i pezzi tendono a comporsi nello spazio secondo rigorosi allestimenti geometrici. Altre volte vivono da soli su formati più distesi, confermando la duttilità di uno sguardo che ribalta i confini dell’astrazione e della pittura in genere. Nulla è così vero, così tangibile, così figurativo come i suoi soggetti dipinti. Eppure ti avvolge la sensazione balsamica del puro ritmo cromatico, della musica per gli occhi, del flusso armonioso in cui perdersi per ritrovarsi…”.