Alberto Biasi – Sui confini della luce

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ALLEGRA RAVIZZA
Piazza Cioccaro 7, Lugano, Switzerland
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 18
Sabato su appuntamento

Vernissage
08/09/2015

ore 17

Artisti
Alberto Biasi
Curatori
Marco Meneguzzo
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra presenta la riedizione di alcuni ambienti realizzati negli anni ’60 e ’70: Eco, Orizzontale Ellebi e Grande tuffo nell’arcobaleno.

Comunicato stampa

La Galleria Allegra Ravizza è lieta di presentare la mostra personale di Alberto Biasi, Sui confini della luce, a cura di Marco Meneguzzo.
Sui confini della luce è un importante progetto di ricerca storico-critica, che ripropone – per la prima volta in Svizzera - le tre opere ambientali più importanti dell’intera attività dell’artista. Inizialmente pensate e realizzate tra il 1962 e il 1974, permetteranno al pubblico di scoprire attraverso le proprie esperienze sensoriali, sollecitate e messe alla prova dagli ambienti di Biasi, la creatività' e l'innovazione dell’artista, “applicate” direttamente al fruitore, secondo gli assunti di partecipazione e di trasformazione dello spettatore in “attore” dell’opera d’arte, tipici di quello straordinario momento storico.
Il visitatore è accolto in mostra dall'installazione "Orizzontale ellebi", opera interattiva del 1967, montata a pavimento, composta da strati di fluidi fluorescenti uniti ad oli, all’interno di contenitori di polietilene, calpestatili e attivati da lampade a luce nera. Questi strati di fluido si muovono al tocco del passo del visitatore che sarà obbligato a camminare sopra l’opera per accedere alle altre aree della mostra. L’opera era stata esposta alla Biennale di San Marino e viene per l’occasione completamente ricostruita. La luce nera di wood viene utilizzata anche in un’altra opera presente in mostra: “Eco” del 1974. In questa installazione l’ombra dello spettatore si imprime su una superficie fosforescente lasciando traccia del suo passaggio. Lo spettatore attivando con il movimento l’installazione, diventa a sua volta protagonista dell’evento visivo. Il percorso prosegue infine con “Light prism”, tuffo nell’arcobaleno, del periodo 1962-69. Quest’opera appartiene all’unica produzione di Biasi che prevede un cinetismo motorizzato necessario alla scomposizione della luce Bianca. Grandi prismi ruotano a velocità variabili per creare un cangiante e casuale arcobaleno in movimento.
La multiforme creatività visiva di Alberto Biasi è un arte che attiva e stimola i meccanismi della percezione dello spettatore, attraverso giochi di luce e illusione di movimento, in bilico tra bidimensionalità e tridimensionalità.

Alberto Biasi (Padova 1937), è tra i fondatori del Gruppo Enne e uno tra i più importanti esponenti italiani dell’arte cinetica. Dal 1959, anno che segna l’esordio delle sue ricerche artistiche a oggi, l’attività dell’artista si è mossa costantemente all’insegna dell’indagine percettiva, attraverso cicli di lavori che sviluppano e indagano poeticamente e scientificamente alcuni problemi legati alla visione.