Albanese | Sgambati | D’Aquila

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA E23
Via G.T.Blanch, e/23 , Napoli, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle 16,00 alle 19,30 e su appuntamento

Vernissage
08/05/2015

ore 19

Artisti
Riccardo Albanese, Lele Sgambati, Alessandro D’Aquila
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La stagione espositiva della Galleria studio legale prosegue con la triplice mostra personale di
Riccardo Albanese | Lele Sgambati | Alessandro D’Aquila.

Comunicato stampa

La stagione espositiva della Galleria studio legale prosegue con la triplice mostra personale di
Riccardo ALBANESE | Lele SGAMBATI | Alessandro D’AQUILA

Riccardo Albanese presenta una scultura di grandi dimensioni, vincitrice del Premio Terna 01, gia' esposta alla 24° Biennale di Venezia, e tre terrecotte; il filo che lega queste opere è l'ossimoro: una svastica nazista fatta di ali, un teschio in una insalata, un cavolo marcio che sembra una scultura informale, una rosa spampanata che in realtà non è una rosa spampanata.
Il non-senso della vita è il cavallo portante della ricerca di Riccardo Albanese; frasi non dette, ossimori, indefinitezza costruiscono un non mondo parallelo che la mente non percepisce ma usa e abitualmente, definendolo incoerente, illegale. Tutto ciò che è divertente, o che fa bene all' anima è immorale, illegale o non salutare, ma è propio là che la vita si manifesta.

Lele Sgambati ha realizzato per questa mostra cinque pistole luminose costruite con un assemblaggio di semplice ferramenta e di tubi al neon multicolori quasi a simboleggiare un arcobaleno, alcune maschere in ceramica che fluttuano molleggiate in una nuvoletta di acciaio e raffiguranti figure fantastiche del suo immaginario contaminato da varie correnti artistiche, dalla musica e dal fumetto. Sgambati indaga sul solito, sul quotidiano miscelando icone pop, pin -up, vintage e rock'n'roll.

Alessandro D’Aquila presenta lavori realizzati su vinile, su carta, su tela o con istantanee Polaroid, denominati “paesaggi sintetici” e ridotti a semplici forme di colore, ossia come descritti ad un non vedente in linguaggio braille. Viene così stabilita, mettendoli sullo stesso piano, una sorta di parità tra chi possiede un senso e chi no. Ciò provoca nell’osservatore un senso di smarrimento, utilizzando la lingua italiana, scritta però in linguaggio braille, incomprensibile per la maggior parte delle persone vedenti, ma paradossalmente di grande impatto visivo. Il braille diventa una criptica decorazione a prescindere dalla sua decifrabilità.

Riccardo ALBANESE (Napoli 1977), vive e lavora a Napoli.
Lele SGAMBATI (Napoli 1979 ), vive e lavora a Napoli.
Alessandro D’AQUILA (Atri 1989), vive e lavora a Milano.