La scomparsa di me. Il nuovo romanzo di Gianluigi Ricuperati

È al terzo romanzo, Gianluigi Ricuperati. E l’arte, come di consueto, è ben presente, nel testo e tutto intorno. A partire dalla copertina, che mette in bella mostra un collage di John Stezaker.

In copertina c’è un collage: due fotografie, due volti sovrapposti. Nulla a che vedere con la tecnica hi-tech del morphing, ma l’effetto perturbante è assicurato comunque, anzi probabilmente ne guadagna. L’autore è John Stezaker – strana figura britannica, classe 1949, con una gran risonanza negli Anni Settata e poi scomparso dai radar del mercato per trent’anni –, l’opera si intitola Marriage LXI ed è del 2010. La courtesy è dell’artista e di The approach, galleria di livello che si può incrociare a fiere come Independent e Frieze.
Questa è, in sintesi, la copertina di La scomparsa di me, terzo romanzo di Gianluigi Ricuperati – che fa seguito a Il mio impero è nell’aria (2011) e a La produzione di meraviglia (2013).

EVVIVA IL PARATESTO

Ma l’arte non si respira soltanto in copertina. Per chi ami gli apparati paratestuali, qui c’è una miniera: la foto dell’autore sull’aletta è scattata da Sebastiano Pellion di Persano, figlio del mitico fotografo d’arte Paolo e lui stesso talentuoso documentatore/ricercatore nell’ambito dell’immagine.
E se la quarta di copertina riporta gli “strilli” di Valerio Magrelli e Hans-Ulrich Obrist, le ultime pagine del libro contengono un disegno – man mano zoomato – di due mani realizzato da Emiliano Ponzi.

Gianluigi Ricuperati. Photo Edoardo Pelucchi

Gianluigi Ricuperati. Photo Edoardo Pelucchi

IL PROTAGONISTA GALLERISTA

Detto tutto questo, facilmente ci si può immaginare che l’arte non sia assente dalla trama (e dall’ordito) del libro stesso, dalla sua storia. E infatti il protagonista, che è un protagonista non-morto, nella sua vita tripartita è (stato) anche un gallerista (“Non dava mai indirizzi precisi per le sue performance. […] Non si girava mai. Non guardava mai in basso. […] Ma su quella divisa di fibre ottiche che indossava, Louis, l’artista più cialtrone e talentuoso di un’intera generazione fatta di brandelli, era riuscito a cucire diversi gradi di simpatia incontrollabile”).
Ora, invece, è in un territorio inaudito, e l’intero libro potrebbe essere interpretato come una delicatissima elaborazione del lutto del tatto.

– Marco Enrico Giacomelli

Gianluigi Ricuperati – La scomparsa di me
Feltrinelli, Milano 2017
Pagg. 240, € 16
ISBN 9788807032295
http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-scomparsa-di-me/

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #36
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua 
inserzione sul prossimo Artribune

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

Scopri di più