Fantagraphic. Lo strano caso del Professor Bad Trip

Resuscita momentaneamente in libreria una leggenda dell'underground italiano. Scomparso nel 2006 appena 43enne, lo spezzino Gianluca Lerici, universalmente noto come Professor Bad Trip, per due buoni decenni ha interpretato al meglio nel nostro Paese la controcultura visiva alternativa e lisergica internazionale.

Psycho è il titolo dell’ultimo bruciante recupero di uno dei fuochi d’artificio esplosi di tanto in tanto nella carriera un artista luminosamente ombroso. Ex muscolaio (insacchettatore di cozze), ex deejay (“Gianluca Punk”) per Radio Popolare Alternativa a La Spezia, ex cantante e frontman delle scalcagnate band Putrefax e Holocaust e Azione Aliena, ex animatore delle fanzine Anarchy e Archaeopteryx e Stanza 101, piano piano il dottor (diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara) Gianluca Lerici sperimenta e alimenta su di sé una mutazione irreversibile e si trasforma definitivamente nel proprio riflesso distorto Mr. (anzi Prof.) Bad Trip.
Dalla grafica dei volantini per i concerti punk della Lunigiana e la decorazione di magliette, ben presto le sue allucinate composizioni aggrovigliate di pesanti segni neri, tra il meccanico e l’onirico, tra il geometrico e il caotico, tra il decorativo e l’elettrico, diventano – via via dalle pagine e le copertine di mille riviste fieramente marginali e antagoniste: Decoder, Frigidaire, Tempi Supplementari, Rockerilla, Rumore, Insekten Sekte, Cyber Zone, Next Exit… – il segnale meglio riconoscibile dell’estetica cyberpunk nuova erede dell’underground più storico. E i labirinti d’inchiostro che Bad Trip dipana e riammattassa nelle sue ossessive visioni si fanno perfetto congelato emblema della controcultura Anni ’80/’90.

Prof. Bad Trip – Psycho (Eris Edizioni, Torino 2017)

Prof. Bad Trip – Psycho (Eris Edizioni, Torino 2017)

SUL BINARIO DEL DELIRIO

L’universo di riferimento è meno il punk, in fondo troppo “povero” anche di suggestioni immaginarie, che la ben più stimolante fantascienza schizoparanoica con riconosciuti padri fondatori, William Burroughs e Philip K. Dick, e nuovi gelidi alfieri, Bruce Sterling e William Gibson, e inquietanti interpreti cinematografici, David Cronenberg e David Lynch. Eccetera. Il genere è, grosso modo, quello. Tanto vero che Bad Trip fu chiamato più volte a illustrare i mondi di questi artisti così manifestamente suoi consonanti. E il bello è che, anche attraverso le opere di cui scriveva lui i testi – come quanto raccolto in questo bel cartonato: la lunga storia Psycho, il breve Kathodic Karma e alcune fulminanti Mondo Tecno Trading Cards – il contenuto risulta sempre e comunque meno interessante e coinvolgente della forma. La comunicazione avviene e si mantiene sul binario del delirio, dritto tra il suo occhio e il nostro, con stazione di scambio il trigono Occhio di Dio.

Gianluca Lerici, Milano 1999

Gianluca Lerici, Milano 1999

UNA METEORA DA RICORDARE

È un altro di quei casi, però, in cui la forma è talmente personale e originale da farsi automaticamente pure contenuto. La vita, anche artistica, di Gianluca Bad Trip – tenero “mostro” sempre apocalittico e mai integrato – fu un magmatico tumulto di attività generose e multidirette. Non a caso volle condividere a più riprese idee e avventure con altri campioni della marginalità più esplosiva, da Piermario Ciani a Vittore Baroni, tra musica e mail art e pittura e giusti entusiasmi e controllati furori. La sua meteorica parabola ha segnato un’epoca e va certo conosciuta e riconosciuta. Resta sempre comunque emozionante.

Ferruccio Giromini

Prof. Bad Trip – Psycho
Eris Edizioni, Torino 2017
Pagg. 108, € 16
ISBN 9788898644421
www.erisedizioni.org

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Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini (Genova 1954) è giornalista dal 1978. Critico e storico dell'immagine, ha esercitato attività di fotografo, illustratore, sceneggiatore, regista televisivo. Ha esposto sue opere in varie mostre e nel 1980 per la Biennale di Venezia. Consulente editoriale, ha diretto…

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