Storie di Giocattoli dal settecento a Barbie

Informazioni Evento

Luogo
CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE
Piazza San Domenico Maggiore, 8, 80134 , Napoli, Italia
Date
Dal al

lunedì-giovedì 10.00-19.00
venerdì e sabato 10.00-22.00
domenica 10.00-19.00

l'orario di visita sarà prolungato fino alle 23 in occasione di eventi speciali

Vernissage
07/12/2016

ore 11.30 su invito

Biglietti

intero 5,00 € ridotto 3,00 € (cittadini UE tra i 6 e i 18 anni o con più di 65 anni; gruppi di almeno 15 persone; studenti dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; possessori di carte/sconti) scuole 1,00€ gruppi scolastici, dietro presentazione dell'elenco degli alunni su carta intestata della scuola gratuito previa esibizione di un documento attestante: minori di 6 anni; portatori di handicap e loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria (Decreto Ministeriale n. 239 del 20 aprile 2006); un insegnante ogni 20 alunni; giornalisti in regola con il pagamento delle quote associative (vedi DD del 7/09/2016 DG-Musei)

Generi
didattica
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La mostra – oltre mille ‘piccoli capolavori’ del Museo del giocattolo di Napoli del Suor Orsola Benincasa, nato dalla passione collezionistica e dalla competenza di Vincenzo Capuano -, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, ripercorre il cammino dell’immaginario ludico dall’età dei lumi alla cultura del benessere del secondo ‘900.

Comunicato stampa

Un percorso gioioso nella magia fuori del tempo della civiltà dei giocattoli, senza perdere di vista il contributo alla tolleranza, al superamento di ogni discriminazione di genere e di razza, che la pratica del gioco testimonia nel corso dei secoli e, ancora di più, può incentivare oggi. La mostra - oltre mille 'piccoli capolavori' del Museo del giocattolo di Napoli del Suor Orsola Benincasa, nato dalla passione collezionistica e dalla competenza di Vincenzo Capuano -, promossa dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, ripercorre il cammino dell'immaginario ludico dall'età dei lumi alla cultura del benessere del secondo '900, automi, dame, pulcinella, orsi, pupazzi, giocattoli di legno, teatrini, giochi da tavolo, giocattoli militari, spaziali, di latta, auto, giocattoli di fantasia, trenini, esposti per aree tematiche e cronologiche: bambole, giocattoli di latta, pupazzi e personaggi, giocattoli di legno, giochi da tavolo, giocattoli militari.

Filo conduttore parallelo del Museo del Giocattolo di Napoli, dedicato alla memoria del bambino zingaro, Ernst Lossa, ucciso dalla campagna di eugenetica nazista, è la denuncia di ogni abuso e discriminazione. Perché, al di là di estetiche di maniera per famiglie benestanti, emerga con forza la carica di bellezza, di gioia, di tolleranza che i giocattoli condensano e alimentano. Una rassegna di caratura internazionale, un allestimento plurimediale, immersivo, tra manufatti ingegnosi e rari, memorie storiche, testimonianze di costume, di perizia artigianale, di vera e propria imprenditoria, da tutte le 'fabbriche del gioco' di Europa e di Oltreoceano, per mettere in vetrina la centralità dell'immaginario creativo, della fantasia, della cosiddetta arte minore più amata da bambini e famiglie.

Completa l'esposizione la mostra didattica Con i giocattoli nun s' pazzea promossa dall'Associazione "Museo del Vero e del Falso" in collaborazione con la Procura della Repubblica di Napoli: un percorso che, partendo dai giochi contraffatti sequestrati dalle Forze dell'Ordine, punta a sensibilizzare il pubblico ai valori della legalità e della sicurezza dei consumatori; a cominciare dalla salute dei più piccoli.