Sonia Lenzi – Lares familiares

Informazioni Evento

Luogo
MANN - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Piazza Museo Nazionale 19, Napoli, Italia
Date
Dal al

dal mercoledì al lunedì, dalle ore 9:00 alle 19:00
chiusura settimanale: martedì

Vernissage
06/11/2016

ore 11

Artisti
Sonia Lenzi
Generi
arte contemporanea, personale
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Nella mostra Lares familiares di Sonia Lenzi si annulla la distanza cronologica tra i due fenomeni: i Lares delle collezioni del MANN, fotografati dall’artista, prenderanno posto in alcuni altari devozionali curati dalle famiglie dei Quartieri Spagnoli, del Rione Sanità, di Forcella e del Mercato.

Comunicato stampa

MATRONATO della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli
alla mostra Lares familiares di Sonia Lenzi
inaugurazione: Museo Archeologico Nazionale di Napoli (piazza Museo, 1), domenica 6 novembre, ore 11:00
fino all'8 dicembre 2016

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato MATRONATO, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), che, per il loro valore e qualità culturale, stimolino la coesione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione e alla mediazione artistica quali fonte e stimolo di progresso collettivo.

Il MATRONATO è stato concesso alla mostra Lares familiares di Sonia Lenzi, a cura di Marco De Gemmis e Gerry Badger che si terrà al MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli (opening domenica 6 novembre ore 11:00) nell'ambito della rassegna Incontri di Archeologia.
I Lares familiares nell'antichità erano oggetto di culto, antenati divinizzati e venivano venerati all’interno dell’ambiente familiare nel quale erano vissuti perché si pensava potessero proteggere la casa e le persone che vi abitavano. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli espone e conserva molte testimonianze di questo culto antico e altrettante edicole, dove i Lares erano posti e venerati, si trovano a Pompei e nelle aree archeologiche adiacenti, così come molte pitture. Oggi nei vicoli di Napoli si riscontra una straordinaria continuità di questo culto: al Rione Sanità o ai Quartieri Spagnoli si notano ovunque edicole votive all’interno delle quali sembrano essere posti “Lares contemporanei” e dove la dimensione domestica si dilata e diventa una dimensione pubblica, di strada.
Nella mostra Lares familiares di Sonia Lenzi si annulla la distanza cronologica tra i due fenomeni: i Lares delle collezioni del MANN, fotografati dall'artista, prenderanno posto in alcuni altari devozionali curati dalle famiglie dei Quartieri Spagnoli, del Rione Sanità, di Forcella e del Mercato; le antiche statuette in bronzo, così, “tornano al lavoro”, aggiungendo nelle edicole le loro voci alle altre che intercedono per i defunti, mentre il MANN, a sua volta, accoglierà le immagini dei Lares contemporanei, che porteranno il senso della devozione napoletana per i propri cari. La mostra, così, mette in atto uno scambio di esperienze devozionali del passato e del presente facendo rivivere le due tradizioni, l’una accanto all’altra, e offrendo uno spunto di riflessione sulle pratiche antiche e contemporanee del culto. Un'operazione di coinvolgimento e riappropriazione della storia antica da parte degli abitanti di alcuni quartieri di Napoli che, allo stesso tempo, porterà nel MANN l'attualizzazione contemporanea di quello che è il culto dei Lares oggi, a Napoli.
Le opere resteranno in esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino all'8 dicembre 2016.

Sonia Lenzi vive e lavora tra Bologna e Londra. Di formazione eclettica, la sua pratica artistica, nella quale la fotografia è utilizzata per creare rapporti sociali attraverso segni, forme e gesti, riguarda temi di carattere trasversale, relativi all’identità e alla memoria delle persone e dei luoghi. E’ diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, laureata in Filosofia e in Giurisprudenza all’Università di Bologna e specializzata in Scienze Amministrative. Fa parte del collettivo londinese Uncertain States. Suoe opere sono state esposte in Italia e all’estero. Il progetto fotografico Avrei potuto essere io (2015), di commemorazione del XXXV anniversario della strage di Bologna, è stato esposto nella Stazione Alta Velocità di Bologna e Archeologie Familiari (2015), un indagine sulla storia familiare, è stato esposto a Londra.