Open Studios dei borsisti 2016

Informazioni Evento

Luogo
VILLA MASSIMO - ACCADEMIA TEDESCA
Largo di Villa Massimo 1-2, 00161, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
26/10/2016

ore 19-22

Generi
serata - evento
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All’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo avranno luogo gli Open Studios, la prima importante tappa dell’anno accademico di Villa Massimo.

Comunicato stampa

OPEN STUDIOS dei borsisti di VILLA MASSIMO 2016
Mercoledì, 26 ottobre 2016, alle ore 19.00

Mercoledì, 26 ottobre 2016, dalle ore 19.00, all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo avranno luogo gli Open Studios, la prima importante tappa dell’anno accademico di Villa Massimo. Lungo il Viale degli Artisti nel parco di Villa Massimo i borsisti 2016, apriranno per la prima volta gli atelier al pubblico e consentiranno un primo sguardo alla loro opera, cioè a quanto hanno portato con sé dalla Germania con mostre, concerti, performance, letture e film.

PROGRAMMA DALLE ORE 19.00 ALLE 22.OO:
Mostre, concerti, performance e letture musica dei borsisti 2016

Arte Visiva:
Nell’installazione-performance Mikrokosmos Nezaket Ekici, in prima assoluta, coniuga i ricordi della sua vita attuale a Roma con l’infanzia in Turchia, quando con i suoi parenti metteva la pasta fresca tagliata a pezzetti ad asciugare al sole in terrazza. Nella performance l’artista crea un percorso spargendo la pasta che spezzetta con le mani su un lungo tappeto nero steso nello studio. Viene a formarsi un sentiero giallo in cui appaiono svariati motivi e forme casuali. Si crea così un cammino che porta dall’infanzia turca dell’artista al presente a Roma, un attraversamento di confine da una cultura all‘altra e non da ultimo un mondo ideale concepito poeticamente, un microcosmo: un piccolo ordine perfetto.

Göran Gnaudschun espone due lavori fotografici. Del primo lavoro, Alexanderplatz (2010 – 2014), si vedono ritratti che rappresentano giovani senzatetto, punk, bevitori, drogati ed esibizionisti. L’attuale lavoro, Wüstungen [insediamenti rasi al suolo], è stato realizzato in collaborazione con la moglie, Anne Heinlein, e tratta delle località rase al suolo tra il 1952 e il 1988, al confine tra la DDR e la Germania occidentale, per avere un libero campo di tiro o maggiore sorveglianza contro i tentativi di fuga.

Adnan Softić presenta attraverso film e fotografie una parte della mostra Eine bessere Geschichte – Nr. 2 [Una storia migliore – nr. 2], che a sua volta è parte di una serie di lavori sulle tendenze attuali dell’architettura: produzioni di utopie, costruzione/creazione di storia (dei Balcani e dell’Europa) e del loro ruolo all’interno della storia nazionale. L’attenzione dell’artista si concentra su un grande cantiere a Skopje. Inoltre, Softić mostra lavori appartenenti ad un altro ciclo sul fenomeno dell’esilio, esaminando le situazione di “Heimat”, migrazione, esodo in una fase in cui la politica ancora non può avere luogo.

Architettura:
Anna Kubelík è un architetto che lavora con installazioni performative e cinetiche con temi musicali-scientifici. Durante gli Open Studios presenta un suo nuovo studio work in progress sull’acqua, in specifico sulla presenza dell’acqua a Roma. Inoltre, espone un grande modello ligneo, che a sua volta è uno studio per un lavoro più grande intitolato Evertable Space.

Composizione:
Torsten Herrmann presenta il brano Vier Inventionen [Quattro invenzioni] per violoncello solo (2002-2003) interpretato dalla violoncellista Heike Schuch.
Lisa Streich propone al pubblico romano la composizione Existenser per pianoforte ed elettronica, interpretato dal pianista Christoph Stöber. Attraverso il suo lavoro work in progress ZUCKER for motorized ensemble invita le persone a improvvisare su tre strumenti motorizzati, messi a disposizione degli ospiti: un violino e una chitarra che pendono dal soffitto e un pianoforte. Inoltre, sarà possibile ascoltare altre sue composizioni attraverso una stazione audio.

Letteratura:
Heike Geißler legge da Saisonarbeit [lavoro stagionale], un romanzo tra il reportage e il saggio, che ripercorre il periodo in cui la scrittrice lavorava presso Amazon durante il natale del 2010.
Nina Jäckle mostra la sua video-installazione VM1, un lavoro work in progress incominciato a Villa Massimo, e legge dal romanzo Der lange Atem [Il lungo respiro, 2014].
Hartmut Lange legge Die Heiterkeit des Todes [la gioia della morte] dalla raccolta Gesammelte Novellen del 1984.
Le tre letture sono in lingua tedesca e italiana e la versione italiana viene letta da Lorenzo Profita.

Arti pratiche:
I due registi Susann Schimk e Iain Dilthey proiettano in lingua tedesca due film. Das Verlangen [Il desiderio, 2002 – 94’], film di Iain Dilthey, vincitore di vari premi, fra cui del Pardo d'oro, il principale premio del Festival internazionale del film di Locarno. Il documentario 7 Brüder [7 fratelli, 2003, 84’] di Sebastian Winkels è anche vincitore di vari premi ed è stato prodotto da credo:film, casa di produzione fondata da Susann Schimk insieme a Jörg Trentmann.