Radici

Informazioni Evento

Luogo
PODERI GIANNI GAGLIARDO
Borgata Serra dei turchi 88, 12064 , La Morra, Italia
Date
Dal al

La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 18,00 in BORGATA SERRA DEI TURCHI 88 – 12064 LA MORRA (CN)

Vernissage
25/09/2016

ore 18,30 su invito

Curatori
Ermanno Tedeschi
Generi
arte contemporanea, collettiva
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I Poderi Gianni Gagliardo organizzano la seconda mostra d’arte contemporanea in cantina, dopo In Vino Veritas nel 2015, quest’anno la collettiva avrà il suggestivo titolo RADICI. La mostra è curata da Ermanno Tedeschi e avrà come artista di punto lo scultore Riccardo Cordero.

Comunicato stampa

Un legame involontario, tra le opere di Ricardo Cordero e questa mostra: una scoperta a posteriori, di come le opere, fisicamente ed emotivamente, abbiano un’appartenenza al territorio delle Langhe. Sono le “radici” comuni che portano l’artista di fama internazionale, ad esporre per la prima volta in una cantina, a La Morra, a una manciata di chilometri ondeggianti dalla città natale, Alba. E Radici è il titolo dell’esposizione curata da Ermanno Tedeschi nei Poderi Gianni Gagliardo dal 26 settembre al 16 ottobre.

“Il lavoro di Riccardo Cordero è geometria ed estetica. Ha il grande potere di suggestionare i luoghi con la sua presenza. Proprio per dare questo netto segno al visitatore è stato scelto uno dei suoi giganti d’acciaio ET, per l’area esterna con affaccio sulle colline del Barolo – osserva Ermanno Tedeschi - ”è un modo per entrare prepotentemente nel vivo e predisposi a scoprire, negli spazi più misteriosi e intesi della cantina, le opere di quattro artisti che hanno lavorato sul tema del vino Gianni De Paoli, Francesca Duscià, Brigitta Limentani e Barbara Nejrotti.”

Il fattore bellezza è di queste terre patrimonio Unesco. Le Langhe hanno scalato le vette dei luoghi meta ambita per un turismo di amanti del vivere bene, del buon cibo e del buon vino di cui il Barolo è il più noto portavoce. Grazie ad un immenso lavoro sul territorio, all’armonia dei vitigni, al racconto dei valori e della storia, quest’angolo di Piemonte è oggi un esempio del costruire e del rinnovarsi nel segno dell’eccellenza. Per questo il connubio con l’arte è naturale.
“L’idea è nata nel 2015, abbiamo pensato a far vivere questi luoghi di lavoro e di fascino anche attraverso l’arte contemporanea, questa è la seconda mostra nella nostra cantina – informa Stefano Gagliardo – Con Cordero abbiamo immediatamente capito che in fondo facciamo la stessa cosa, ma con linguaggi molto diversi: portiamo nutrimento per la mente e la cultura enogastronomica ed artistica in giro per il mondo.”

Sette le scultore del maestro albese che ama i luoghi non accademici per esporre e suggerire così, un senso di contrasto, un forzare un campo visivo diverso, attraverso le sue forme metalliche, spesso circolari, che si rincorrono e rappresentano tra le altre la Luna, l’Equilibrio, il Grande Sole, soggetti che sono nel DNA della cultura contadina da tempi ancestrali.
Alla simbologia di una storia a ritroso si è ispirata Francesca Duscià, artista romana, che ha scelto il sacro e profano con Dionisio nell’oscurità, Il Colore della Verità è una delle due opere dedicate di Barbara Nejrotti che propone la varietà dei calici e Radici avventizie delle viti, Gianni Depaoli in cromia di rossi ha realizzatoTeuthoidea4 e Becchi Rossi, l’artista austriaca Brigita Limentani lavora sui temi della natura come prediletti, usando nei suoi collage materiali che creano la sostanza in vari strati di ondeggianti rossi.