Daniela Zedda – Senes

Informazioni Evento

Luogo
NONOSTANTE MARRAS
via Cola di Rienzo, 8 , Milano, Italia
Date
Dal al

da lunedì a sabato, 10.00 – 19.00; domenica 12.00 – 19.00

Vernissage
22/03/2016

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Daniela Zedda
Curatori
Francesca Alfano Miglietti
Uffici stampa
MARIA BONMASSAR
Generi
fotografia, personale
Loading…

Undici ritratti, undici centenari che raccontano l’omaggio della fotografa alla Sardegna e alla longevità dei suoi abitanti.

Comunicato stampa

Martedì 22 marzo 2016 alle ore 19.00 presso lo spazio espositivo NONOSTANTE MARRAS inaugura la mostra Senes di Daniela Zedda, a cura di Francesca Alfano Miglietti, all’interno del programma espositivo che quest’anno è dedicato al tema L’aldilà e l’aldiquà.

In mostra per la prima volta le foto, tutte di grande formato (225 x 150 cm), della nuova serie di Daniela Zedda per il progetto Senes, voluto e promosso dalla famiglia di produttori vinicoli Argiolas in omaggio alla Sardegna e alla longevità dei suoi abitanti. La fotografa sarda indaga il tema della senilità con un tatto e una partecipazione straordinari, alla ricerca del segreto dell’elisir di lunga vita.

Gli scatti fotografici sono stati concepiti per il libro Senes, con testi curati dallo scrittore Marcello Fois e dalla giornalista Manuela Arca, che sarà presentato in occasione dell’inaugurazione della mostra.

Un’immersione nei ritratti di undici persone, tra questi ospite d’onore Antonio Argiolas, il centenario fondatore dell’azienda, che affermano la propria esistenza attraverso lo sguardo vivo e l’operosità del proprio fare: il carattere segna il volto di ognuno dei protagonisti e tutti sembrano sul punto di raccontare una storia, di intessere una relazione.

L’artista cagliaritana risponde, come suggerisce la curatrice Francesca Alfano Miglietti, al bisogno intuito ed ancora inespresso, di una necessità poetica, che eviti lo spreco di modelli culturali ormai palesemente insostenibili.

La sua fotografia stupisce per il modo di immortalare persone e situazioni, che costringe lo spettatore a mettersi in contatto con un “vedere non abituale”. Per Daniela Zedda la fotografia non è né strumento di comunicazione né di informazione, diventa piuttosto un atto di resistenza che rivendica la necessità di cose vere, intense, coinvolgenti, che parlino di sensibilità, di bellezza, di dignità.

Fotografare per l’artista significa tradurre in fotografia la personalità e non un’espressione, coglierne l’essenza vitale o la malinconia, in ogni caso, è sempre il risultato di un’alchimia complessa in cui giocano curiosità, rispetto, capacità di introspezione e possibili affinità esistenziali. La storia di ogni foto è la storia di un incontro unico e irripetibile che diviene ritratto.

L’unicità e, al tempo stesso, l’ambivalenza della fotografia della Zedda si inseriscono perfettamente nel tema de L’aldilà e l’aldiquà scelto dal team di NONOSTANTE MARRAS per il programma espositivo del 2016. Il programma, cominciato a febbraio 2016 con la mostra di Thomas Qualmann, si snoda tra le esposizioni di artisti internazionali – tra cui Clemens Parrocchetti, Zanele Muholi, Elisa Guzzo Vaccarino, Franko B, Pietro Sedda –, presentazioni di libri e rassegne cinematorgrafiche alla ricerca di un ponte che colleghi il futuro e il passato, l’aldilà, all’immanenza dell’istante presente, l’aldiquà.

La mostra è inserita in Ritorni al futuro, palinsesto tematico della primavera 2016 proposto dal Comune di Milano partendo dalla volontà di interpretare la città in un momento di fermento culturale e sociale che guarda appunto al futuro. Un percorso ragionato tra le iniziative che si terranno o saranno in corso a Milano tra il 22 marzo e il 31 maggio prossimi metterà al centro della riflessione pubblica l’idea di futuro che abbiamo oggi, confrontandola con quelle che hanno abitato il pensiero creativo in altre stagioni della storia. Un centinaio circa le iniziative selezionate, tra mostre, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, incontri e tanto altro. A fare da capofila è la mostra dedicata a Umberto Boccioni che si tiene a Palazzo Reale, la cui opera è in qualche modo emblematica della tensione del presente verso il futuro. Accanto a questa mostra segnaliamo alcune altre esposizioni o manifestazioni tra le più significative del palinsesto.

A proposito di Senes:
Argiolas – la Cantina che da più di un secolo è sinonimo di eccellenza nella produzione enologica sarda – celebra il primato di longevità della sua regione e il contributo essenziale del suo vino simbolo, il Cannonau, nelle pagine di un libro fotografico che raccoglie le storie di 11 centenari, ritratti dall’obiettivo di Daniela Zedda, raccontati dalla prosa di Marcello Fois e Manuela Arca, che accompagna il suo nuovo Cannonau riserva in un cofanetto in edizione limitata. Nei 377 comuni della Sardegna vivono mediamente 373 centenari, 22 ogni 100.000 abitanti, secondo quanto censito nell’archivio di longevità del progetto AKeA dell’Università di Sassari. Numerosi studi hanno dimostrato che il vitigno autoctono sardo Cannonau è significativamente il più ricco di polifenoli. Bere Cannonau è uno dei segreti di lunga vita del popolo sardo.