Hide and seek

Informazioni Evento

Luogo
FUSION ART GALLERY
Piazza Amedeo Peyron 9G, Torino, Italia
Date
Il
Vernissage
08/12/2015

ore 18.00-23.00

Contatti
Sito web: http://www.torinoperformanceart.com
Curatori
Cristina Marinelli, Manuela Macco, Guido Salvini
Generi
performance - happening, serata - evento, video
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Fusion Art Gallery in collaborazione con tpa torinoPERFORMACEART presenta: hide and seek.

Comunicato stampa

ARCHIVIO tpa video performance 2012-14
a cura di Manuela Macco e Guido Salvini

artisti: Chika Matsuda, Chun Hua Catherine Dong , Tatiana Fiodorova, Frantisek Pavucek, Jai du, Maya Quattropani, Raphael Couto

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2 VIDEO PERFORMANCE
a cura di Cristina Marinelli

artisti: Manuela Macco, Guido Salvini

L’8 dicembre dalle h.18.00 alle ore 23.00 Fusion Art Gallery in collaborazione con tpa (torinoPERFORMANCEART) presenta HIDE AND SEEK, video screening in due parti.
La selezione di sette video performance dall’archivio tpa 2012-14 a cura di Manuela Macco e Guido Salvini, sarà affiancata da due opere video degli stessi Macco e Salvini a cura di Cristina Marinelli.

La serata che si propone di presentare il tpa attraverso una selezione di video proiettati in loop sarà anche l’occasione per conoscere i suoi curatori nella veste di artisti. Durante l’evento sarà divulgata la recente intervista al tpa dell’antropologa Alicja Khatchikian che si interessa e segue il progetto da oltre un anno.

COS'E' tpa

tpa è un progetto curato e diretto da Manuela Macco e Guido Salvini.
Nato nel 2012 come festival indipendente dedicato alla promozione e alla diffusione della performance art contemporanea internazionale, tpa si presenta oggi come un progetto aperto e in continua trasformazione che attraverso l’organizzazione e la produzione di eventi, quali mostre, proiezioni, artist talk, workshop, incontri multidisciplinari, si interroga sulle pratiche della performance art e dell’arte visiva in genere, creando occasioni di scambio tra artisti e tra artisti e pubblico.
tpa è un progetto itinerante che non avendo ancora trovato un sostegno economico è supportato esclusivamente dal lavoro di volontari. Il team è costituito da artisti e amici che credono fortemente nel reciproco scambio.
Gli eventi sono stati ospitati dal 2012 ad oggi in differenti spazi pubblici e privati tramite collaborazioni temporanee. Tra le realtà del territorio e non, che hanno accolto il progetto nei loro spazi, ci sono tra le altre Greenbox, Atelier Giorgi, Accademia Albertina, Fondazione Pistoletto, Galleria Moitre, The Others Fair, Marble Weeks (Carrara), Fusion Art Gallery .

Oltre a un festival diviso in due sezioni, una live e una dedicata alla video performance, che ha coinvolto ad oggi un centinaio di artisti provenienti da ogni parte del mondo, tpa ha organizzato diversi video screenings, tavole rotonde e scambi (tpa exchange) con festival internazionali quali il festival argentino “Videoplay”.
tpa collabora in una dimensione di scambio continuo con curatori esterni, studiosi e artisti impegnati nell’approfondimento della performance art e delle tematiche ad essa correlate.
tpa intede ampliare lo sguardo e la discussione sulla performance art intendendola come tecnica che non riguarda solo l’evento dal vivo e scegliendo quindi di confrontarsi con tutto il processo di creazione: ricerca, scrittura, documentazione, interiorizzazione, ibridazione, confini…

I CURATORI

I curatori del tpa sono a loro volta artisti che lavorano con la performance e non solo.
La loro collaborazione artistica è iniziata intorno al 2000 e ha portato alla realizzazione, oltre che di diverse opere a quattro mani, anche di “Progetto Aut-Aut”, iniziativa dedicata allo scambio e alla collaborazione tra artisti che è stata attiva dal 2008 al 2010. Per circa due anni gli artisti hanno aperto le porte del loro studio nel centro di Torino e hanno organizzato una serie di artist talk aperti al pubblico, coinvolgendo artisti torinesi e di passaggio. “Aut-Aut” ha rappresentato un primo tentativo da parte di Macco e Salvini di attivare un dialogo con la realtà artistica indipendente locale e internazionale. Dalle ceneri di questo primo esperimento è nato, nel 2012, da un’idea di Manuela Macco, il progetto tpa, che dalla sua seconda edizione, ha visto la presenza di Guido Salvini come co-direttore e co-curatore.

Manuela Macco, fondatrice del progetto tpa, vive e lavora tra Torino e Berlino. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Univeristà di Torino lavora come artista visiva, a partire dal 2000, con la performance, il video, la fotografia e l’installazione.
Durante gli anni di formazione in storia dell’arte ha condotto ricerche su body art e studi di genere. Parallelamente ha compiuto un intenso percorso di indagine teorico e pratico sul movimento che l’ha portata ad esplorare il corpo nei diversi campi dell’espressione, dalla coreografia alla performance, dalla meditazione alle teorie femministe. Ha tenuto seminari sulla performance art presso diverse sedi tra cui l’Università di Torino, L’Accademia di Belle Arti di Torino, l’Accademia di Belle Arti di Annecy. Come curatrice ha ideato e organizzato eventi dedicati alla performance e mostre incentrate su tematiche di genere.

Guido Salvini, co-curatore del progetto tpa, vive e lavora a Torino. Compiuti studi artistici, dal 1980 si dedica alla fotografia, realizzando ritratti, foto pubblicitarie, ricerca personale e parallelamente occupandosi di fotografia di scena in teatro. In seguito alla collaborazione con la scuola “Ipotesi Cinema” diretta da Ermanno Olmi, inizia un duraturo percorso nella fotografia di scena, che lo porterà a lavorare sul set di numerosi film italiani e stranieri e lo vedrà vincitore di numerosi premi. Dal 2000 lavora anche con il video e, oltre a realizzare numerosi back stage per il cinema e la televisione, inizia una personale ricerca artistica che spazia dalla video arte all’installazione, nello stesso periodo inizia a interessarsi di performance art. Oltre a utilizzare l’azione come strumento espressivo indaga e approfondisce i temi relativi alla documentazione dell’opera performativa.